03 Apr, 2025 - 19:16

Pensione anticipata, ecco chi la può ottenere dal 2026

Pensione anticipata, ecco chi la può ottenere dal 2026

L’INPS, attraverso il messaggio n. 801 del 5 marzo 2025, ha fornito le direttive per la presentazione delle domande finalizzate al riconoscimento dell’attività lavorativa particolarmente faticosa e pesante, ai fini del pensionamento anticipato. La scadenza per l’inoltro della richiesta è fissata al 1° maggio 2025 e riguarda i lavoratori che matureranno i requisiti per la pensione nel corso del 2026.

La misura si rivolge ai lavoratori che hanno svolto mansioni ritenute usuranti, offrendo loro la possibilità di accedere al pensionamento con un regime agevolato, a condizione che rispettino determinati requisiti anagrafici e contributivi.

Pensione anticipata, chi può ottenerla?

L’INPS specifica che questa agevolazione è rivolta a diverse categorie di lavoratori, tra cui:

  • Coloro che hanno svolto mansioni particolarmente usuranti, riconosciute come tali dalla normativa vigente.
  • Operai addetti alla catena di montaggio, la cui attività è caratterizzata da ritmi lavorativi intensi e ripetitivi.
  • Conducenti di mezzi adibiti al trasporto pubblico collettivo, soggetti a elevati livelli di stress e responsabilità.
  • Lavoratori notturni, ossia coloro che hanno prestato servizio in turni notturni per un numero minimo di giorni lavorativi annui, secondo fasce di riferimento.

L’accesso al beneficio è esteso anche ai lavoratori dipendenti del settore privato che hanno accumulato contributi nelle gestioni speciali per lavoratori autonomi, purché raggiungano il diritto alla pensione attraverso il cumulo dei contributi versati.

Requisiti richiesti per il pensionamento anticipato

Per ottenere il riconoscimento dell’attività gravosa ai fini pensionistici, è necessario rispettare alcune soglie di anzianità contributiva e di età anagrafica, diverse a seconda della tipologia di lavoro e della frequenza dei turni notturni:

  • Lavoratori con mansioni usuranti, operai della catena di montaggio, conducenti di trasporto pubblico e lavoratori notturni con almeno 78 turni l'anno:
  • Lavoratori dipendenti: almeno 35 anni di contributi, 61 anni e 7 mesi di età, con raggiungimento della quota 97,6 (somma di età e contributi).
  • Lavoratori autonomi: almeno 35 anni di contributi, 62 anni e 7 mesi di età, con raggiungimento della quota 98,6.
  • Lavoratori notturni con un numero di turni compreso tra 64 e 71 giorni l’anno:
  • Dipendenti: almeno 35 anni di contributi, 63 anni e 7 mesi di età, con raggiungimento della quota 99,6.
  • Autonomi: almeno 35 anni di contributi, 64 anni e 7 mesi di età, con raggiungimento della quota 100,6.
  • Lavoratori notturni con turni compresi tra 72 e 77 giorni l’anno:
  • Dipendenti: almeno 35 anni di contributi, 62 anni e 7 mesi di età, con raggiungimento della quota 98,6.
  • Autonomi: almeno 35 anni di contributi, 63 anni e 7 mesi di età, con raggiungimento della quota 99,6.

Tempistiche e modalità di presentazione della domanda

Per chi maturerà i requisiti pensionistici nel corso del 2026, la richiesta di accesso al beneficio deve essere inoltrata entro e non oltre il 1° maggio 2025.

⚠️ Attenzione ai ritardi!

Nel caso in cui la domanda venga presentata oltre la scadenza prevista, si verificherà un differimento della decorrenza della pensione:

  • Ritardo fino a un mese → slittamento di 1 mese della decorrenza.
  • Ritardo tra 1 e 3 mesi → slittamento di 2 mesi della decorrenza.
  • Ritardo superiore a 3 mesi → slittamento di 3 mesi della decorrenza.

La domanda deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica e accompagnata dalla documentazione necessaria, tra cui il modulo denominato “AP45”, che attesta lo svolgimento dell’attività usurante o gravosa.

Esito della domanda: cosa comunica l’INPS

Dopo aver ricevuto la richiesta, l’INPS effettuerà le dovute verifiche e informerà il richiedente dell’esito attraverso una delle seguenti modalità:

  • Accoglimento della domanda → se la verifica dei requisiti è positiva, verrà indicata la prima decorrenza utile della pensione.
  • Accertamento positivo con differimento della decorrenza → qualora vi sia insufficiente copertura finanziaria, l’INPS comunicherà il riconoscimento del beneficio, ma la data di effettiva decorrenza della pensione potrebbe essere posticipata. Successivamente, sarà inviata un’ulteriore comunicazione per indicare la prima data disponibile per il pensionamento.
  • Rigetto della domanda → in caso di esito negativo, l’INPS fornirà la motivazione del mancato riconoscimento del beneficio.

Per coloro che presentano la domanda entro il 1° maggio 2025, ma che perfezionano i requisiti solo nel 2026, l’INPS emetterà una comunicazione di accoglimento con riserva. L’effettiva validità della decisione sarà subordinata alla conferma del raggiungimento dei requisiti entro il 31 dicembre 2026.

Conclusioni: cosa fare per non perdere il beneficio

Il riconoscimento del pensionamento anticipato per lavori usuranti e gravosi rappresenta un'opportunità importante per coloro che hanno svolto attività particolarmente impegnative. Tuttavia, è fondamentale:

✅ Verificare il proprio diritto al beneficio, controllando se il proprio lavoro rientra tra quelli considerati usuranti o gravosi.
✅ Rispettare i requisiti anagrafici e contributivi previsti per la propria categoria lavorativa.
✅ Presentare la domanda entro la scadenza del 1° maggio 2025, evitando ritardi che potrebbero posticipare la data di pensionamento.
✅ Predisporre tutta la documentazione necessaria, compreso il modulo AP45, per dimostrare l’attività svolta.

Per qualsiasi dubbio o per ricevere assistenza nella presentazione della domanda, è possibile rivolgersi ai patronati, ai CAF o consultare direttamente il sito dell’INPS.

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