Sono giorni in cui è frequente una domanda: spetta la Naspi a 15 anni? I chiarimenti sono arrivati direttamente dal Ministero del Lavoro e delle Politiche con la circolare del 31 marzo 2025.
Dalla Dichiarazione di Immediata Disponibilità all’indennità di disoccupazione, in questo articolo vedremo quali sono tutte le novità da sapere.
Uno dei documenti principali per essere considerati formalmente disoccupati e avere diritto alla Naspi è la Dichiarazione di Immediata Disponibilità (DID). Si tratta della dichiarazione con cui un lavoratore si rende disponibile a lavorare e aderire a misure di politica attiva.
Quando si perde involontariamente il lavoro e si presenta la domanda per la Naspi o la Dis-Coll, la DID viene considerata automaticamente compilata.
Tale dichiarazione riveste un’importanza non da poco conto per la domanda che ci siamo posti perché può essere rilasciata solo al compimento dei 16 anni d’età. Si tratta di un limite legato all’obbligo scolastico che, in Italia, in base alla legge n. 297/2006 termina a 16 anni.
La stessa regola trova applicazione per la stipula del Patto di Servizio. Considerando l’età anagrafica, chi ha meno di 16 anni non può essere considerato disoccupato per legge e neppure accedere alle indennità di disoccupazione. Tuttavia, c’è una deroga a questa regola.
Considerando la legge sull’obbligo scolastico, in Italia si può iniziare a lavorare a partire dai 16 anni d’età.
Solo con il contratto di apprendistato di primo livello si può iniziare già a 15 anni. Si tratta di un contratto particolare e anche molto diffuso che, infatti, permette di studiare e lavorare contemporaneamente.
Pensato per aiutare i giovani, il contratto di apprendistato permette di ottenere una qualifica o un diploma lavorando.
L’età minima per avere la Naspi resta comunque quella dei 16 anni, come chiarito dal messaggio n. 750 dell’Inps, a seguito di una richiesta di chiarimenti da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
A quanto detto c’è un caso limite. Infatti, la nuova circolare ministeriale ha chiarito che alcuni casi emersi nell’ambito del Programma GOL e del Rafforzamento sistema duale hanno delineato l’esigenza di un intervento per normare il contratto di apprendistato di primo livello che può essere firmato anche a partire dal 15° anno d’età.
La questione sta iniziando a prendere forma e stiamo cominciando a comprendere il ragionamento fatto fino a ora.
Proprio per questo motivo è necessario prevedere la possibilità di una presa in carico da parte dei servizi per l’impiego al compimento dei 15 anni.
Ovviamente, si deve rimanere nell’ambito di una casistica eccezionale e ben limitata e, soprattutto, finalizzata all’assolvimento del diritto di istruzione formazione nell’ambito dei percorsi di formazione professionalizzante in modalità duale. La presa in carico deve essere mirata all’inserimento lavorativo con un contratto di apprendistato di primo livello.
La misura è ideata per sostenere iniziative collegate al Programma GOL e per potenziare il sistema duale, come previsto dal PNRR, favorendo l'integrazione tra istruzione e mondo del lavoro in un unico percorso formativo.
Tornando alla Naspi, rispondiamo alla domanda riprendendo direttamente la circolare:
La Naspi, l'indennità di disoccupazione, può essere richiesta solo a partire dai 16 anni, poiché è necessario presentare la Dichiarazione di Immediata Disponibilità (DID), che può essere rilasciata solo a chi ha compiuto 16 anni.
Tuttavia, esistono delle eccezioni, come nel caso del contratto di apprendistato di primo livello, che consente ai giovani di iniziare a lavorare a 15 anni. Recenti chiarimenti ministeriali precisano che, sebbene il contratto di apprendistato possa essere stipulato a 15 anni, la Naspi rimane accessibile solo a chi ha almeno 16 anni. Un’ulteriore deroga riguarda la possibilità di avviare percorsi formativi duali per ragazzi di 15 anni, sempre in casi eccezionali.