07 Apr, 2025 - 11:20

Influenza aviaria, preoccupante ricomparsa in USA

In collaborazione con
Luisa Boi
Influenza aviaria, preoccupante ricomparsa in USA

Negli Stati Uniti, una settimana fa i test effettuati in un allevamento di polli nel Mississipi, hanno accertato la presenza di casi di influenza aviaria H7N9 .

L’ONU e la FAO riferiscono un aumento delle infezioni tra il 2013 e il 2021 pari a 1668 casi e 616 decessi. In un allevamento di polli negli USA si sta combattendo una epidemia di H5N1 Il rapporto dell’OMS riferisce che

virgolette
 l’influenza aviaria altamente patogena (HPAI) H7N9 di origine nordamericana, associata agli uccelli selvatici, è stata rilevata in un allevamento di polli da carne da riproduzione commerciali nel Mississippi, presente a Noxubee.

Non si verificava un caso simile dal 2017. Allora si parlava del ceppo H5N9.

Influenza aviaria: 616 morti 

Sono stati abbattuti oltre 47.600 polli e "l'Animal and Plant Health Inspection Service (APHIS) del Dipartimento dell'agricoltura degli Stati Uniti, assieme ai funzionari statali della salute animale e della fauna selvatica, stanno conducendo un'indagine epidemiologica approfondita e rafforzando la sorveglianza", ha aggiunto la WHOA (Organizzazione mondiale per la salute animale). Il ceppo H7N9 può causare gravissimi problemi respiratori. L’ONU riferisce che il virus ha causato 1668 persone infettate e 616 decessi.

Nuove varianti del virus

Sono state identificate in Nevada varianti del virus con genotipo diverso. Ciò suggerisce una continua evoluzione del virus.

Primo decesso umano A gennaio del 2025 un uomo di 65 anni della Louisiana e con preesistenti patologie è stato ricoverato in gravi condizioni per influenza aviaria H5N1. Si ritiene che questa infezione sia accaduta attraverso il contatto con uccelli malati o morti presenti nel suo cortile. Report epistemologici sospesi I media americani riportano, dopo un primo licenziamento voluto dal presidente Trump, dovuto ad una riduzione del personale, che il Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti, ha richiamato una parte di questi per a????rontare la lotta contro l’influenza aviaria. La preoccupazione è ulteriormente rafforzata dalla mancanza di comunicazione da parte delle autorità federali che hanno sospeso i rapporti epidemiologici con la venuta di Donald. Si teme che questa influenza aviaria si possa diffondere ulteriormente. L’unica certezza, per ora, è che la stessa non è trasmissibile da uomo a uomo.

A cura di Luisa Boi

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Redazione Tag24
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