07 Apr, 2025 - 13:09

Qualcuno nel Pd sta boicottando il campo largo: l'accusa del big fedelissimo di Schlein

Qualcuno nel Pd sta boicottando il campo largo: l'accusa del big fedelissimo di Schlein

Qualcuno nel Pd starebbe boicottando il campo largo dall’interno? Ne è convinto l’ex ministro del Lavoro, Andrea Orlando, che lo ha dichiarato a chiare lettere in un’intervista al Corriere della Sera.

L’ex parlamentare del Partito Democratico – ora capogruppo dell’opposizione al Consiglio Regionale della Liguria, vicinissimo alla segretaria Elly Schlein - invece, è tra i più convinti sostenitori della via unitaria. Il ‘testardamente unitari’ che vorrebbe tenere insieme Pd, M5s, Avs e Italia Viva.

A creare attriti all’interno del partito questa volta è stata la scelta della segretaria Pd di inviare una delegazione alla manifestazione del Movimento 5 Stelle contro il riarmo europeo, risultata indigesta a molti.

Un atto d’accusa chiaro quello di Andrea Orlando quando parla di un "insistente boicottaggio da pezzi del Pd”. A chi si riferisce l'ex ministro dem?

L'accusa di Orlando ai compagni: "C'è chi boicotta il campo largo"

Sabato 5 aprile, il processo di costruzione del campo largo di centrosinistra è entrato in una nuova fase. Giuseppe Conte con il suo Movimento 5 Stelle ha portato in piazza 100mila persone al grido ‘No alle Armi”.

A quella manifestazione c’erano i leader degli altri partiti del campo largo, tra cui Angelo Bonelli e Nicola Fraotianni. Non c’era, però, la segretaria del Pd Elly Schlein che, invece, ha mandato una delegazione. Il motivo è evidente: evitare di aggravare la spaccatura all’interno del partito, dove sul tema del riarmo europeo gli animi sono molto divisi.

Eppure, anche la sola presenza di una delegazione ha scontentato l’ala più critica del partito quella, per intenderci, che al Parlamento Europeo ha votato l’appoggio al ReArm Eu proposta da Ursula von der Leyen.

L’alleanza con Giuseppe Conte e il Movimento 5 Stelle non è mai piaciuta e continua a non piacere, soprattutto adesso che, dopo l’exploit di sabato, comincia a fare paura in ottica leadership.

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“Vedo un insistente boicottaggio del cosiddetto campo largo anche da pezzi del Pd”,

ha dichiarato l’ex ministro del Lavoro, Andrea Orlando che ha criticato le parole di molti esponenti del suo partito circa la presenza del PD nella piazza del Movimento 5 Stelle.

Per Orlando l’obiettivo è quello di esasperare la distanza con i pentastellati senza, però, un’alternativa.

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“Nel 2022 abbiamo visto la rottura con i 5 st4elle come è andata a finire. C’è un altro schema di gioco? Lo si dica”.

Chi sta cercando di boicottare il campo largo nel Pd?

Un atto d’accusa molto chiaro e circostanziato quello dell’esponente della segreteria democratica che, pur non facendo nomi e cognomi, sembra avere destinatari precisi.

Per individuare i possibili bersagli delle parole di Andrea Orlando non è necessario andare molto lontano, basta ritornare a due sabati fa e al parterre del congresso romano di Azione. In prima fila ad applaudire all’attacco di Carlo Calenda al Movimento 5 Stelle, c’erano nomi illustri del partito come Pina Picierno e Paolo Gentiloni.

Non sono un segreto per nessuno, infatti, i dubbi di una certa parte del Pd sull'alleanza con il partito di Giuseppe Conte.

E’ proprio Pina Picierno ha criticato aspramente la manifestazione organizzata da Giuseppe Conte, e di conseguenza la scelta del PD di essere presente seppur con una delegazione e senza l’intervento della segretaria.

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“Nei titoli del Tg del primo canale di Stato russo si rivendica che in questi giorni in Italia ci sarebbe stata una ribellione contro l’Unione Europea. Non aver pronunciato parole chiare di condanna verso l’aggressione criminale di Putin al popolo ucraino è stato un grave errore.”

Scrive la vicepresidente del Parlamento Europeo sui suoi canali social all’indomani della manifestazione di Roma contro le armi, sottolineando l’ambiguità nei confronti del sostegno all’Ucraina e alla condanna a Putin.

L’altro PD, quello che non è d’accordo con la linea del Movimento 5 Stelle è sceso in piazza il giorno dopo a Bologna. In collegamento c’è stato anche il padre storico dei democratici, Romano Prodi.

L’opposizione interna al progetto di un campo largo con il Movimento 5 Stelle esiste, e con il passare dei giorni e delle settimane acquista sempre più vigore, in proporzione diretta alle prese di posizione di Giuseppe Conte contro il riarmo.

Qualcuno sta boicottando il Pd in 5 punti salienti:

  1. Boicottaggio interno al PD: Andrea Orlando accusa alcuni esponenti del Partito Democratico di boicottare il progetto di "campo largo" con il Movimento 5 Stelle, che mira a unire diversi partiti di centrosinistra.
  2. Disaccordo sulla manifestazione del M5S: La segretaria Elly Schlein ha inviato una delegazione del PD alla manifestazione del M5S contro il riarmo europeo, suscitando malumori soprattutto tra la parte del partito favorevole al sostegno all'Ucraina.
  3. Tensioni nel PD: L'alleanza con il M5S è stata criticata da settori del PD che hanno manifestato dubbi sulla presenza del partito alla manifestazione contro le armi, accusando di ambiguità la posizione sulla guerra in Ucraina.
  4. Paura di Conte: Il successo della manifestazione del M5S, con 100.000 partecipanti, ha aumentato le preoccupazioni nel PD, dove si teme che la leadership di Giuseppe Conte possa guadagnare terreno a discapito della segreteria Schlein.
  5. Crescenti divisioni interne: La resistenza interna al progetto di alleanza con il M5S si sta intensificando. Accentuando la spaccatura nel PD riguardo alla collaborazione con il Movimento 5 Stelle.

 

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Maria Rita Esposito
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