Quella andata in scena ieri sera all’Allianz Arena è stata una di quelle partite che i tifosi dell’Inter ricorderanno a lungo, e che, se vogliamo, rievoca nell'ambiente nerazzurro il profumo della finale del 2010. Contro ogni pronostico e nonostante le assenze pesanti, la squadra di Simone Inzaghi ha compiuto una vera e propria impresa, imponendosi per 2-1 sul campo del Bayern Monaco nell’andata dei quarti di finale di Champions League. Una prestazione solida, matura e coraggiosa, costruita su una difesa attenta, ripartenze efficaci e grande spirito di sacrificio. Il successo in terra tedesca mette i nerazzurri in una posizione favorevole in vista del ritorno a San Siro e accende il sogno semifinale, un traguardo che manca dal 2010, anno dell’ultima Champions vinta.
Ma al di là della vittoria in sé, c’è un dato che rende ancora più clamoroso il risultato: il Bayern non perdeva in casa in Champions League da quattro anni. In quell'occasione chi trafisse i bavaresi tra le mura amiche?
La notte che segnò l’ultima sconfitta casalinga del Bayern in Champions prima di quella contro l’Inter risale al 7 aprile 2021. Era l’andata dei quarti di finale dell’edizione 2020-21, e a far visita ai tedeschi fu il PSG. In un’Allianz Arena coperta da una suggestiva coltre di neve, la formazione parigina colpì a freddo i campioni d’Europa in carica grazie a una prestazione scintillante di Kylian Mbappé, autentico mattatore della serata.
Il fuoriclasse francese sbloccò il risultato dopo pochi minuti, complice una non impeccabile risposta di Neuer, poi Marquinhos firmò il raddoppio per gli ospiti. Il Bayern, come da copione, reagì con forza e cuore: prima Choupo-Moting accorciò le distanze, poi Müller siglò il 2-2. Ma proprio quando i padroni di casa sembravano aver preso il controllo del match, fu ancora Mbappé, con una delle sue micidiali accelerazioni, a beffare difesa e portiere per il definitivo 3-2. Una partita spettacolare, giocata a ritmi folli e ricca di occasioni da una parte e dall’altra, che premiò la cinicità e la qualità del PSG, guidato anche da un super Keylor Navas tra i pali.
Per il Bayern Monaco l’Inter rappresenta una sorta di maledizione: i precedenti tra le due squadre in Champions League non sorridono ai tedeschi, che spesso hanno visto i nerazzurri festeggiare. Il ricordo più dolce per i tifosi interisti risale ovviamente al 22 maggio 2010, come abbiamo detto in precedenza, quando la squadra allora guidata da José Mourinho vinse la finale di Madrid per 2-0, conquistando la terza Coppa dei Campioni della propria storia grazie alla doppietta di Diego Milito. Una notte magica, che mise fine a un digiuno lungo 45 anni.
Ma anche nei confronti successivi l’Inter ha continuato a essere un avversario ostico per il Bayern. Negli ottavi di finale della stagione 2010-11, i nerazzurri si imposero all’Allianz Arena per 3-2, ribaltando il ko dell’andata a San Siro e passando il turno in modo rocambolesco. E ora, nel 2024, un’altra vittoria a Monaco potrebbe aprire le porte a un’altra grande impresa. In Champions, contro i tedeschi, l’Inter sembra avere un conto aperto con la storia.
L’Inter è riuscita là dove per 22 partite europee consecutive avevano fallito tutte le altre squadre: espugnare l’Allianz Arena. Un risultato che assume contorni ancora più significativi alla luce delle difficoltà vissute dalla squadra nelle ultime settimane e delle tante defezioni che hanno condizionato la vigilia. Eppure, ancora una volta, la Champions ha dimostrato di essere il palcoscenico ideale per esaltare lo spirito interista.
Il Bayern resta una corazzata temibile, e al ritorno farà di tutto per ribaltare il risultato. Ma questa Inter, per maturità tattica e mentalità, sembra pronta per affrontare qualsiasi ostacolo. Dopo l’impresa di Monaco, i nerazzurri non possono più nascondersi: la semifinale è vicina, e il sogno di tornare tra le grandi d’Europa non è mai stato così concreto.