Federico Dimarco è vicino al rientro in campo, e per l’Inter si tratta di una notizia dal peso letteralmente enorme: il terzino sinistro nerazzurro si era infortunato a inizio marzo, durante Napoli-Inter. In quell’occasione, Dimarco aveva avvertito un fastidio muscolare alla coscia sinistra che lo aveva costretto a chiedere il cambio nel primo tempo. Dopo il rientro a Milano, gli esami strumentali avevano evidenziato una lesione di basso grado al bicipite femorale, che lo ha tenuto lontano dai campi per più di due settimane.
Lo staff medico dell’Inter ha seguito un percorso di recupero prudente, evitando qualsiasi forzatura, vista anche l’importanza del giocatore nel sistema di Simone Inzaghi. Dopo alcuni giorni di lavoro personalizzato e un programma di potenziamento muscolare, Dimarco ha iniziato gradualmente ad aumentare i carichi, fino ad allenarsi oggi parzialmente con il resto del gruppo. L’allenamento odierno, svolto ad Appiano Gentile sotto gli occhi attenti di Inzaghi e del suo staff, ha confermato i progressi già notati nei giorni precedenti. La condizione atletica è in netta risalita, così come le sensazioni del giocatore, che si dice fiducioso e motivato. Il suo rientro in campo appare ormai imminente.
Il calendario nerazzurro non concede pause: sabato pomeriggio arriverà il Cagliari, e mercoledì sarà la volta del Bayern Monaco per il ritorno dei quarti di Champions League. Due partite radicalmente diverse, ma ugualmente importanti per due competizioni che contano tanto in casa nerazzurra. Contro i sardi l’Inter ha la possibilità di consolidare il primato in classifica e avvicinare ulteriormente la conquista dello scudetto, mentre la gara di San Siro contro i bavaresi sarà un banco di prova estremo per le ambizioni europee della squadra.
In questo contesto, Dimarco potrà tornare subito utile. Inzaghi lo valuterà giorno per giorno, ma l’idea è quella di averlo già tra i convocati contro il Cagliari. Un impiego graduale, magari partendo dalla panchina, potrebbe rappresentare il passaggio ideale per riacquisire ritmo partita in vista del ritorno europeo.
Il Bayern, reduce da un’annata altalenante ma sempre pericoloso, resta uno degli avversari più insidiosi del panorama europeo. Servirà una prestazione impeccabile da parte di tutti, e la presenza di un giocatore come Dimarco, con la sua esperienza internazionale e la sua capacità di alzare il livello nei momenti chiave, potrebbe risultare decisiva.
L’importanza di Dimarco per l’Inter va ben oltre il dato numerico delle presenze o dei gol. Il classe ’97 milanese, cresciuto nel vivaio nerazzurro e tornato alla base dopo esperienze formative a Verona e Parma, è diventato un pilastro tattico nel sistema di Inzaghi.
Nel 3-5-2 dell’allenatore piacentino, Dimarco non è un semplice esterno: funge da regista laterale, in grado di avviare l’azione dal basso ma anche di rifinire negli ultimi metri. Il suo piede mancino è uno dei più educati del campionato, capace di servire cross millimetrici per le punte e di calciare con pericolosità da fuori area. Inoltre, è uno dei principali battitori di calci piazzati, contribuendo anche in fase realizzativa.
Dal punto di vista difensivo, ha mostrato una crescita notevole nell’ultimo anno: più attento nei ripiegamenti, più forte nei duelli individuali, più consapevole nella lettura delle situazioni. Non a caso, è stato utilizzato anche come braccetto sinistro in difesa, ruolo in cui può esaltare la sua visione di gioco e la capacità di impostare.
Dimarco torna nel momento più caldo della stagione, quando ogni errore pesa il doppio e ogni giocata può cambiare il destino di una stagione. L’Inter ha saputo reggere senza di lui, ma è evidente che la sua presenza in campo rappresenti un valore aggiunto sotto ogni punto di vista: tecnico, tattico, emotivo.
Con lo scudetto ormai sempre più vicino e con la Champions League ancora tutta da giocare, Inzaghi sa che dovrà gestire le energie in modo intelligente. In un’Inter sempre più convinta dei propri mezzi, il ritorno del suo numero 32 rappresenta un tassello prezioso nella corsa verso la gloria. Il conto alla rovescia è partito.