Dietro il sorriso contagioso e la comicità brillante di Giorgio Panariello si cela una storia familiare complessa e toccante. Cresciuto dai nonni materni, il celebre comico italiano ha scoperto solo in seguito la verità sui suoi genitori biologici.
Un'infanzia segnata dall'abbandono, ma anche dall'amore incondizionato dei nonni che lo hanno cresciuto come un figlio.
Giorgio Panariello è nato il 30 settembre 1960 a Firenze. Pochi giorni dopo la sua nascita, la madre, troppo giovane per occuparsi di lui, lo affidò ai suoi genitori, i nonni materni, che lo allevarono a Cinquale, una frazione di Montignoso.
Per molti anni, Giorgio credette che i nonni fossero i suoi genitori. Come ha raccontato in un'intervista, li chiamava "Il Bà e la Mà", scoprendo solo più tardi la verità sulla sua famiglia biologica.
La madre di Giorgio, Raffaella, è stata una presenza sporadica nella sua vita. Si presentava raramente, spesso durante le festività, accompagnata da uomini diversi, e per molto tempo Giorgio non ha mai saputo che fosse sua madre.
Del padre biologico, invece, non ha mai avuto notizie. In un'intervista del 28 ottobre 2020 a Vanity Fair, Panariello ha dichiarato:
Non solo, il fatto che la donna abbia abbandonato lui e il fratello più piccolo, Franco - poi morto per ipotermia dopo un malore a soli 50 anni - ha cancellato per sempre qualsiasi tentativo di ricostruire un rapporto.
In particolare, infatti, il rapporto con la madre, Raffaella, è stato pressoché inesistente per tutta la vita del comico, che in un'intervista al Corriere della Sera, ha dichiarato:
Raffaella? È la madre ufficiale, ma è solo un sostantivo
La madre ha abbandonato l'attore fiorentino ad appena un anno, lasciandolo, però, alle cure dei genitori, ovvero i nonni materni. Peggiore, purtroppo, è stato il destino del fratello Franco, che appena nato è stato affidato a un collegio, dove è rimasto fino ai 12 anni.
Tuttavia, la famiglia che aveva deciso di adottarlo, ha voluto revocare l'adozione a causa dei problemi comportamentali dell'adolescente, che, inevitabilmente, è finito nel vortice delle famiglie affidatarie e, poi, sulla terribile strada della dipendenza dalle droghe. Abbandonato da qualsiasi famiglia e persino dal fratello Giorgio, che per lungo tempo non ha voluto avere a che fare con il ragazzo per non farsi trascinare nella tossicodipendenza.
Nonostante l'abbandono da parte dei genitori biologici, Giorgio Panariello ha sempre parlato con affetto dei nonni che lo hanno cresciuto. In un'intervista, ha affermato:
La nonna, chiamata Bona, e il nonno Raffaello sono stati per lui figure genitoriali fondamentali, che gli hanno offerto stabilità e affetto in un periodo delicato della sua vita, crescendolo con amore e con quei valori che il comico porta avanti ancora oggi.