Whitney Houston è passata alla storia, sia per la sua voce incredibile, che per la tragica morte che l'ha vista sfortunata protagonista. Eppure, in casa Houston non è stata l'unica stella della famiglia.
Dietro la diva dalla voce d’oro c’erano due fratelli: Gary e Michael Houston. Due figure meno note al grande pubblico, ma fondamentali nella sua vita - e non solo in positivo. Uno l’ha affiancata sul palco, l’altro ha fatto una confessione sconvolgente che ha gettato luce sulle ombre dietro al mito.
Scopriamo insieme chi sono davvero i fratelli della grande Whitney.
Whitney Houston è nata il 9 agosto 1963 a Newark, nel New Jersey, da Cissy Houston e John Russell Houston Jr. Ma non era figlia unica: aveva due fratelli maggiori, Gary Garland - poi Houston - e Michael Houston.
Gary è il figlio biologico di Cissy e di un’altra relazione, ma adottato da John Houston dopo il matrimonio. Ex giocatore di basket professionista, è noto per essere poi diventato cantante e corista, seguendo la sorella in diversi tour.
Michael, invece, è il figlio biologico di Cissy e John, quindi fratello pieno della leggendaria cantante. A lungo è rimasto lontano dai riflettori… fino a un’intervista che ha fatto scalpore.
Entrambi, a modo loro, hanno avuto un ruolo importante nella vita - e nel destino - della sorella.
Gary Garland-Houston, nato nel 1957, ha avuto una carriera interessante ma mai luminosa come quella della sorella. Negli anni '70 e '80 ha giocato a basket alla DePaul University e, dopo il ritiro dallo sport, si è dedicato alla musica.
La sua voce e la sua presenza scenica non sono passate inosservate: è stato uno dei coristi della sorella e l’ha seguita per anni durante i suoi tour mondiali. Insieme a sua moglie, Pat Houston, che è diventata la manager di Whitney, ha fatto parte dell’entourage familiare che circondava la cantante.
Secondo il documentario "Whitney: Can I Be Me", rilasciato nel 2017, Gary è stato spesso presente nei momenti più delicati della vita della sorella, anche se non sempre con effetti positivi. Alcune fonti, infatti, riportano tensioni interne alla famiglia e un forte desiderio di controllo sulla carriera della pop star.
Nonostante tutto, Gary ha sempre parlato pubblicamente della sua sorellina con affetto e rispetto, ricordandola come "una sorella dal talento unico e dall’animo fragile".
Michael Houston è rimasto nell’ombra per anni. O, almeno, fino al 2013, quando ha fatto una rivelazione che ha scioccato il mondo. In un’intervista esclusiva al programma televisivo condotto da Oprah Winfrey, "Oprah’s Next Chapter", ha confessato di essere lui ad aver introdotto Whitney alla cocaina, quando erano ancora molto giovani:
Secondo il suo racconto, infatti, negli anni ’80, quando Whitney Houston era all’apice della carriera, la droga era ovunque. Tutti ne facevano uso e le informazioni riguardo gli effetti collaterali scarseggiavano. C'era droga "nei backstage, nei party, nelle stanze d’albergo".
Michael, tra lacrime e rimorsi, ha spiegato di aver fatto uso di cocaina insieme a lei, inconsapevole all’epoca delle conseguenze devastanti.
La sua testimonianza ha confermato quanto già suggerito da altre fonti: che la dipendenza della celeberrima cantante non sia nata con Bobby Brown, diventato poi suo marito e padre di Bobbi Kristina, ma molto prima. Una verità che ha ribaltato molte delle narrative più comuni, che per anni hanno speculato sulla cattiva influenza dell'ex marito della cantante.
Gary e Michael Houston non sono solo "i fratelli di Whitney". Sono due uomini che hanno vissuto all’ombra di una superstar, beneficiando talvolta della sua fama ma anche pagandone il prezzo. Gary ha condiviso il palco, Michael ha condiviso segreti troppo pesanti.
Tuttavia, entrambi, oggi, portano il peso di ciò che è stata la loro vita, sotto e lontano le luci dei riflettori, tra ricordi dolci e rimorsi amari. Figli d'arte, pur non riuscendo a godere appieno della fama, che forse averebbero tanto desiderato.
E mentre il mondo ricorda Whitney Houston per la sua voce eterna, i due fratelli Houston ci ricordano che dietro ogni leggenda c’è una famiglia fatta di legami profondi, ma non per questo privi di risvolti negativi.