Chi ha un Isee sotto i 20.000 euro può beneficare di numerosi bonus e agevolazioni. A partire dal 3 aprile, dopo mesi di attesa, dal calcolo dell’indicatore sono esclusi buoni fruttiferi postali, libretti di risparmio e titolo di stato.
In questo modo, potrebbero determinarsi molti cambiamenti perché avrebbero accesso ai bonus molti più cittadini.
In questo articolo, vedremo quali sono tutti i bonus con Isee sotto 20.000 euro, spiegandone caratteristiche e particolarità.
Nel 2025, sono attivi diversi bonus rivolti ai nuclei familiari e, in generale, ai cittadini con Isee sotto i 20.000 euro.
Le misure sono:
Di seguito, spiegherò una per una le misure.
Dal 1° aprile 2025, è scattato un contributo straordinario una tantum da 200 euro, pensato per alleggerire ulteriormente il peso delle bollette elettriche. Questa misura è rivolta a un bacino più ampio di famiglie, ovvero quelle con un Isee fino a 25.000 euro.
Questa integrazione si aggiunge al bonus sociale già esistente e rientra in un pacchetto di interventi messi in campo per contrastare il caro energia e proteggere i redditi più fragili, in un contesto in cui il costo della vita continua a rappresentare una delle principali preoccupazioni per molte famiglie italiane.
Nel panorama degli aiuti economici destinati alle famiglie italiane in difficoltà, uno strumento merita particolare attenzione: la Carta Dedicata a Te.
La Carta Dedicata a Te è una carta prepagata del valore di 500 euro, destinata alle famiglie con un Isee non superiore a 15.000 euro. L’iniziativa consente di acquistare beni di prima necessità. Si tratta di un contributo una tantum. I beneficiari non devono fare domanda: la selezione avviene automaticamente sulla base dei dati Isee disponibili e delle indicazioni fornite dai Comuni.
È stato recentemente sbloccato un nuovo incentivo destinato alle famiglie che scelgono di sostituire i vecchi elettrodomestici con modelli più efficienti e sostenibili. Il bonus elettrodomestici 2025, sotto forma di sconto in fattura, punta a promuovere il risparmio energetico attraverso l'acquisto di prodotti di classe energetica A o superiore.
L’agevolazione prevede un rimborso pari al 30% della spesa sostenuta, con un massimo di 100 euro per ogni apparecchio acquistato. Per i nuclei familiari con un Isee inferiore a 25.000 euro, il contributo può salire fino a 200 euro, rendendo l’incentivo ancora più vantaggioso per le famiglie con redditi medio-bassi.
Oltre alle misure nazionali di sostegno al reddito, esiste un contributo specifico rivolto alle madri che non beneficiano di altre indennità di maternità. Si tratta dell’Assegno di maternità di base, meglio conosciuto come Assegno di maternità dei Comuni, perché la richiesta deve essere presentata presso il Comune di residenza.
Questa misura, pur essendo gestita localmente, è finanziata e pagata dall’Inps. Il regolamento per la presentazione della domanda può variare da Comune a Comune, ma l’importo dell’assegno e i requisiti economici sono gli stessi su tutto il territorio nazionale.
L’assegno è destinato alle madri disoccupate o inoccupate, che non hanno diritto ad altre forme di tutela economica per la maternità. Possono richiederlo le cittadine italiane, comunitarie o extracomunitarie in possesso di regolare permesso di soggiorno, purché residenti in Italia e con un Isee inferiore a 20.382,90 euro.