Nell’epoca della digitalizzazione e dell’innovazione continua, il settore spaziale rappresenta per i giovani italiani una delle frontiere più affascinanti e promettenti. Non si tratta solo di sogni da fantascienza: lo spazio è sempre più percepito come un'opportunità concreta di crescita, lavoro e ricerca.
Secondo il Rapporto Giovani 2024 dell’Osservatorio Giovani, i ragazzi tra i 18 e i 34 anni mostrano un crescente interesse per le tematiche spaziali, con il 52% favorevole ad aumentare gli investimenti pubblici nella space economy. È una percentuale tra le più alte mai registrate, a conferma di un entusiasmo che unisce curiosità scientifica, desiderio di futuro e ambizione professionale.
Il coinvolgimento dei giovani nel settore spaziale va ben oltre l’interesse accademico. Sempre più studenti universitari scelgono corsi in ingegneria aerospaziale, informatica, fisica e data science. Parallelamente, tra il 2020 e il 2024, in Italia sono nate numerose startup aerospaziali fondate da under 35.
Secondo il Space Economy Evolution Lab della SDA Bocconi, gli investimenti in questo ambito sono aumentati del 70%, superando i 170 milioni di euro, e coinvolgono ambiti come l’osservazione della Terra, le telecomunicazioni, il turismo spaziale e la sostenibilità ambientale.
La space economy, oggi valutata 630 miliardi di dollari (dati World Economic Forum), potrebbe raggiungere i 1.800 miliardi entro il 2035. In questo contesto, le professioni spaziali stanno cambiando volto: nascono figure ibride come data analyst spaziali, ingegneri di bordo esperti in AI, spatial UX designer e persino space hospitality manager per i futuri hotel orbitali. Una curiosità: sempre più giovani partecipano a progetti spaziali attraverso hackathon, programmi di università internazionali e iniziative promosse dall’ESA, contribuendo con idee creative e prototipi innovativi. Anche il ruolo delle donne sta diventando sempre più centrale.
Crescono le iscrizioni femminili nei percorsi STEM legati allo spazio, supportate da programmi di mentoring e inclusione. Università e centri di ricerca italiani promuovono attivamente la partecipazione femminile in tutti gli ambiti della ricerca aerospaziale.
L’Italia si conferma tra i Paesi leader della space economy: è il terzo maggior contributore dell’Agenzia Spaziale Europea con oltre 3 miliardi di euro stanziati nei prossimi cinque anni.
A gennaio 2025 è stata lanciata la missione LuGRE, realizzata in collaborazione con la NASA, con un payload progettato in Italia per testare sistemi GNSS sulla Luna nell’ambito del programma ARTEMIS. Investire nello spazio oggi significa investire nei giovani. Significa dare loro le competenze per affrontare il futuro, creare nuove professioni e contribuire attivamente alla transizione tecnologica.
Lo spazio non è più solo una destinazione: è un nuovo ambiente in cui vivere, lavorare e innovare. E le nuove generazioni sono pronte a guidare questa trasformazione.
A cura di Ilenia Zambonin