Nella stagione di Serie A in corso, uno dei punti fermi della Fiorentina è stato senza dubbio Dodô: il terzino brasiliano ha saputo imporsi come una presenza costante e determinante nello scacchiere tattico della squadra toscana. In un’annata in cui la Viola ha alternato fasi di gioco spumeggianti a momenti di maggiore difficoltà, Dodô ha rappresentato una sicurezza sulla fascia destra, offrendo qualità, dinamismo e una notevole dose di esperienza.
Con 41 presenze stagionali all’attivo, il classe ’98 di Taubaté si è rivelato non solo affidabile ma anche prolifico in zona offensiva, mettendo a referto cinque assist. La sua capacità di coniugare spinta offensiva e copertura difensiva lo ha reso un elemento imprescindibile per la Fiorentina. Prestazioni di livello, unite a una crescente maturità tattica, non sono passate inosservate: diversi top club europei hanno già posato gli occhi su di lui, e uno in particolare sembra pronto a fare sul serio.
Il club più deciso a puntare su Dodô è il Barcellona, alla ricerca di un’alternativa credibile e di qualità a Jules Koundé per la corsia destra. Secondo quanto riportato da AS, il direttore sportivo blaugrana Deco avrebbe già avviato i primi contatti nelle scorse settimane, incontrando più agenti per sondare il terreno. Tra i vari nomi emersi, proprio quello del brasiliano ha rapidamente guadagnato terreno, posizionandosi in cima alla lista delle priorità estive.
Il contratto di Dodô con la Fiorentina scade nel 2027, ma le trattative per un eventuale rinnovo sono attualmente ferme, e il club toscano sarebbe disposto a lasciarlo partire di fronte a un’offerta di circa 25 milioni di euro. Nonostante l’interesse anche di squadre del calibro di Tottenham, Atlético Madrid, Milan e Juventus, è il Barcellona a trovarsi attualmente in pole position. Il profilo del brasiliano, d’altronde, si sposa perfettamente con l’identikit tracciato da Deco: abile tecnicamente, propositivo in fase di spinta e solido in difesa.
L’importanza di Dodô per la Fiorentina non si limita ai numeri, pur significativi, ma si riflette soprattutto nel modo in cui è riuscito a interpretare il ruolo di terzino in maniera moderna e totale. Intoccabile per l’allenatore Raffaele Palladino, ha garantito un equilibrio prezioso tra copertura e proiezione offensiva. Con una media di sette recuperi a partita e un’efficacia del 63% nei duelli difensivi, il brasiliano ha dimostrato grande affidabilità anche nella fase di non possesso.
In avanti, invece, il suo contributo si è tradotto non solo in assist, ma in una costante superiorità numerica creata sulla fascia grazie a un tasso di dribbling riusciti pari al 53% e a una capacità di crossare che ha messo in difficoltà molte difese. La sua duttilità e intelligenza tattica lo hanno reso uno degli esterni più completi del campionato italiano, tanto da essere considerato da molti il miglior terzino brasiliano attualmente in attività in Europa, sebbene finora non sia stato preso in considerazione dal commissario tecnico Dorival Junior.
Con l’Europeo e il Mondiale 2026 all’orizzonte, Dodô è intenzionato a giocarsi le sue carte per guadagnarsi un posto nella Seleção, e un eventuale passaggio in un club di primissima fascia come il Barcellona potrebbe rappresentare il trampolino perfetto. I catalani, in fase di ricostruzione tecnica e strategica, vedono nel brasiliano il profilo ideale per rinforzare la fascia destra, offrendo nuove soluzioni tattiche a Xavi.
Ma molto dipenderà anche dalla volontà della Fiorentina di monetizzare e dal pressing delle altre pretendenti. Quel che è certo è che Dodô non è più un segreto: il suo nome circola ormai con insistenza nei corridoi del calciomercato europeo, e l’estate 2025 potrebbe segnare per lui l’inizio di una nuova avventura.