Doveva essere la partita della svolta, quella in cui il Lecce avrebbe finalmente dato un segnale forte in chiave salvezza: e invece, il Via del Mare si è trasformato in un teatro di incubi. Il Como, con una facilità disarmante, ha passeggiato sui "resti" della squadra di Giampaolo, imponendosi con un netto 3-0 che ha fatto infuriare i tifosi e acceso nuove tensioni con la società. I salentini non solo hanno fallito l’occasione di staccare le dirette concorrenti, ma hanno anche mostrato segni preoccupanti di fragilità mentale e tecnica.
La zona retrocessione ora è pericolosamente vicina: appena un punto sopra Empoli e Venezia, con un calendario da brividi e una squadra in totale confusione. A tenere ancora a galla il Lecce è solo il pareggio tra toscani e lagunari, che ha evitato un immediato sorpasso in classifica. Ma la domanda che aleggia tra tifosi e addetti ai lavori è sempre la stessa: Marco Giampaolo sarà ancora l’allenatore del Lecce?
No, a quanto pare: nonostante il tracollo interno e le voci insistenti di un possibile esonero, la società ha scelto la strada della continuità. Dopo una giornata di riflessioni e riunioni, l’U.S. Lecce ha emesso un comunicato ufficiale con cui conferma piena fiducia al tecnico abruzzese, estendendola anche al suo staff e a tutta la rosa.
L’obiettivo resta chiaro: raggiungere la salvezza, senza ulteriori scossoni. Per preparare al meglio la trasferta contro l’Atalanta, è stata anche anticipata la partenza per Bergamo, dove la squadra svolgerà un ritiro. Una scelta che cerca di ricompattare il gruppo e di blindare l’ambiente in vista di un finale di campionato che si preannuncia infuocato. Resta però il dubbio: questa fiducia è un atto di coraggio o una mossa disperata?
Il match contro il Como ha messo a nudo tutte le debolezze del Lecce: i giallorossi sono scesi in campo con mordente, ma incapaci di reagire di fronte al primo gol subito. La squadra di Fabregas, invece, ha colpito con lucidità e classe. Nico Paz ha acceso la gara con una giocata da fuoriclasse, servendo il primo gol a Diao, poi autore anche del definitivo 3-0. In mezzo, il colpo di testa vincente di Goldaniga ha certificato il tracollo.
In casa Lecce, nessuno ha brillato. Krstovic è stato isolato e poco servito, mentre Pierotti, Helgason e Morente hanno faticato a trovare spazi e idee. Difensivamente, le scelte di Giampaolo – con Veiga e Gallo titolari – non hanno pagato, e la squadra ha concesso troppo facilmente occasioni nitide. Il Como, ora in piena zona playoff, ha dato una lezione di compattezza e identità. Il Lecce, invece, sembra smarrito. Serve una scossa immediata, oppure la Serie B diventerà presto una certezza più che un incubo.
E dunque si prosegue con la stessa linea tecnica, fermo restando che a sole cinque giornate dalla fine sarebbe quasi inutile far insedire un nuovo mister: ora giampaolo deve rimboccarsi le maniche per cavare i punti necessari dal calendario: intanto alla prossima c'è l'atalanta di Gasperini, che dopo la vittoria a Milano non ha nessuna intenzione di fermarsi per blindare il terzo posto in classifica.
Due sfide durissime aspettano i giallorossi, che tra Atalanta e Napoli dovranno ottenere almeno due pareggi, sperando che Empoli e Venezia continuino a fare passi falsi fino a fine campionato. Le uniche due partite abbordabili sono quelle contro il Torino (in casa) e contro il Verona al Bentegodi, dove il Lecce potrà tirare fuori almeno una vittoria, anche se a giudicare dagli ultimi trend, ormai ottenere tre punti è diventato quasi impossibile in casa salentina.