La morte di Papa Francesco ha riaperto una domanda che da tempo circolava tra fedeli, osservatori e media: Papa Francesco diventerà santo? Il tema, tutt’altro che banale, intreccia storia, diritto canonico, memoria collettiva e la percezione popolare della santità. Analizziamo il percorso che porta un pontefice agli altari e vediamo quante volte, nella storia della Chiesa, un papa è stato proclamato santo.
Fin dai primi giorni del suo pontificato, Papa Francesco è stato accompagnato da una forte acclamazione popolare: il suo stile semplice, la vicinanza agli ultimi, la rinuncia ai privilegi e la forza dei suoi gesti hanno suscitato una diffusa percezione di santità. Il grido “Santo subito”, già emerso per Giovanni Paolo II, ha accompagnato anche la figura di Bergoglio, soprattutto nei momenti più significativi del suo ministero.
Tuttavia, la canonizzazione non è automatica. Non basta l’amore dei fedeli: occorre che la Chiesa riconosca ufficialmente l’eroicità delle virtù, la fama di santità duratura e almeno un miracolo avvenuto dopo la morte, come segno della sua intercessione presso Dio. Nel caso di Papa Francesco, la sua eredità è stata anche motivo di dibattito e divisione all’interno della Chiesa: le sue scelte pastorali, l’apertura verso alcune tematiche sociali e il dialogo con il mondo moderno hanno suscitato entusiasmi ma anche critiche, rendendo il cammino verso un’eventuale canonizzazione meno “scontato” rispetto a figure come Giovanni Paolo II.
Nella Chiesa cattolica, la santità non è solo una questione di fama o di acclamazione popolare. Esiste un iter rigoroso, articolato in diverse fasi. Il processo si apre su iniziativa del vescovo del luogo dove la persona è morta, che raccoglie testimonianze sulla vita, le virtù e la fama di santità del candidato. Se la causa viene accolta, il candidato diventa "servo di Dio". La documentazione passa poi alla Congregazione per le Cause dei Santi, a Roma, dove viene valutata l’eroicità delle virtù e la conformità della vita al Vangelo. Solo dopo il riconoscimento di un miracolo attribuito all’intercessione del candidato, si può procedere alla beatificazione; un secondo miracolo è generalmente richiesto per la canonizzazione, cioè la proclamazione ufficiale della santità.
Esistono eccezioni, come la canonizzazione equipollente, che permette al Papa di proclamare santo qualcuno senza il requisito dei miracoli, in virtù di una fama di santità consolidata e di un culto diffuso.
La storia della Chiesa conta oggi 83 papi santi su 266 pontefici, secondo i dati aggiornati al 2018. La maggior parte di questi santi risale ai primi secoli del cristianesimo, quando la canonizzazione era spesso il riconoscimento di una morte in odium fidei, cioè in odio alla fede, e molti papi furono martiri.
Nei primi mille anni della Chiesa, la santità papale era quasi la norma: i primi 35 papi sono tutti riconosciuti santi, 31 dei quali martiri. Dopo il VI secolo, però, il numero di papi canonizzati si riduce drasticamente. Solo sette papi sono stati canonizzati dall’XI secolo in poi: Benedetto IX, Gregorio VII, Gregorio X, Pio V, Pio X, Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II e Paolo VI (canonizzato nel 2018). Nel XX secolo, la canonizzazione di papi è tornata a essere un fenomeno significativo: Pio X, Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II sono stati proclamati santi, mentre Giovanni Paolo I è stato beatificato e Pio XII è venerabile.
Secolo | Papi canonizzati | Note principali |
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I-VI | Quasi tutti | Molti martiri, canonizzazione “spontanea” |
XI-XX | 7 | Canonizzazione formale, processo più rigoroso |
XX | 4 | Pio X, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo II |
I tempi possono variare molto. Nel caso di Giovanni Paolo II, il processo fu rapidissimo: canonizzato nel 2014, solo nove anni dopo la morte, grazie anche al fortissimo sostegno popolare e a una procedura accelerata voluta da Benedetto XVI. Altri papi, come Pio X, Giovanni XXIII e Paolo VI, sono stati canonizzati a circa 40 anni dalla morte. La rapidità dipende sia dalla fama di santità sia dalla presenza di miracoli riconosciuti e dal consenso ecclesiale.
Papa Francesco ha lasciato un segno profondo nella Chiesa e nel mondo. La sua attenzione ai poveri, il suo stile di governo, la riforma della Curia e il dialogo con le periferie esistenziali hanno segnato il suo pontificato. Tuttavia, la canonizzazione richiede che la sua fama di santità resista al tempo e che si verifichino miracoli attribuiti alla sua intercessione dopo la morte.
La sua figura, amata da milioni di fedeli ma anche oggetto di discussione, potrebbe essere oggetto di una causa di canonizzazione nei prossimi anni. Ma, come la storia insegna, la proclamazione della santità di un papa non è mai scontata e segue criteri rigorosi, al di là dell’emozione del momento.