25 Apr, 2025 - 08:48

Nuovo lavoro mentre percepisci la Naspi? Ecco cosa devi dire all’Inps (e perché)

Nuovo lavoro mentre percepisci la Naspi? Ecco cosa devi dire all’Inps (e perché)

Nel momento in cui si inizia una nuova attività lavorativa, i percettori della Naspi devono farne immediata comunicazione all’Inps.

Si tratta di un adempimento, spesso trascurato, ma fondamentale per una corretta erogazione della prestazione ed evitare di dover restituire quanto percepito indebitamente nel prossimo futuro.

Perché si deve comunicare all’Inps? In che modo? In questo articolo, rispondiamo alle domande, in una guida semplice e chiara sulla disciplina.

Come comunicare l’inizio di un nuovo lavoro all’Inps

La comunicazione relativa all'inizio di un nuovo lavoro mentre si percepisce la Naspi deve essere effettuata online, utilizzando il servizio Naspi-Com disponibile sul sito ufficiale dell'Inps.

Il beneficiario può scegliere di procedere autonomamente con la comunicazione, oppure avvalersi dell'assistenza dei CAF o di un patronato, che offriranno supporto nella gestione della pratica.

In alternativa, è possibile contattare il Contact Center dell'Inps, chiamando il numero 803 164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164 164 (da cellulare), per ricevere informazioni o assistenza nella comunicazione della variazione lavorativa.

Cosa succede alla Naspi all’inizio di un nuovo lavoro

Quando si intraprende una nuova occupazione mentre si è ancora beneficiari della Naspi, le modalità di gestione della prestazione variano in base a diversi fattori, tra cui la tipologia del contratto di lavoro e l’ammontare del reddito annuale che si prevede di percepire.

In base alla normativa attuale, la Naspi può subire modifiche, che si traducono in una sospensione, una riduzione o addirittura nella decadenza del diritto all’indennità, a seconda delle circostanze specifiche legate al nuovo impiego.

Lavoro a tempo determinato e indeterminato: le conseguenze sulla Naspi

Occorre fare le dovute differenze tra i lavori a tempo indeterminato e a tempo determinato. Ciascuno di essi, infatti, comporterà conseguenze diverse sull’indennità di disoccupazione.

L’assunzione con contratto a tempo indeterminato comporta la decadenza automatica della Naspi, indipendentemente dal fatto che il lavoro sia soggetto a un periodo di prova.

La ragione di ciò è che, con la firma del contratto, si perde lo status di disoccupato, che è un requisito fondamentale per poter ricevere l'indennità.

Si applicano regole completamente diversi ai contratti determinati di durata inferiore a 6 mesi. Il parametro da considerare non è solo la durata, ma anche il reddito percepito.

Se il reddito annuo previsto dal nuovo impiego è inferiore a 8.145 euro, la Naspi non viene sospesa, ma l’importo della prestazione subisce una riduzione. In questo caso, il lavoratore è obbligato a comunicare all’Inps, entro 30 giorni, il reddito presunto attraverso il servizio online NaspiCom.

Invece, se il reddito annuo supera la soglia di 8.145 euro, la Naspi viene sospesa durante l’intera durata del contratto di lavoro. Al termine del contratto, l’erogazione della prestazione riprende automaticamente, senza la necessità di presentare una nuova domanda.

Cosa succede alla Naspi per i contratti superiori a 6 mesi

Lo stesso principio dei contratti a tempo indeterminato si applica anche ai contratti a tempo determinato che superano i sei mesi di durata. In questi casi, è la durata del contratto a determinare la perdita del diritto alla Naspi, non la durata effettiva dell’impiego.

Se il periodo di prova non viene superato, si può presentare una nuova domanda, poiché ciò è considerato come una cessazione del rapporto di lavoro, analoga a un licenziamento.

Quando si decade dalla Naspi

L'avvio di un lavoro a tempo indeterminato o il superamento di una determinata soglia di reddito annuo comportano la cessazione del diritto alla Naspi.

La prestazione viene infatti sospesa quando il contratto diventa stabile e il reddito guadagnato è sufficiente a garantire l’autosufficienza economica del lavoratore.

In tal caso, l’indennità non viene più erogata perché si considera che il lavoratore non sia più in stato di disoccupazione, venendo meno il requisito necessario per beneficiare della prestazione.

Per riassumere

Quando si inizia un nuovo lavoro durante la percezione della Naspi, è obbligatorio comunicare l'evento all'Inps, sia autonomamente tramite il servizio online Naspi-Com, che con l'assistenza di CAF o patronati.

Le modalità di gestione della prestazione variano in base al tipo di contratto e al reddito annuale previsto. Se si viene assunti a tempo indeterminato o con un reddito superiore a una certa soglia, il diritto alla Naspi decade.

Nel caso di contratti a tempo determinato, la Naspi può essere sospesa o ridotta a seconda della durata e del reddito percepito.

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Sara Bellanza
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