30 Apr, 2025 - 12:05

Chi è Cyrus e qual è il suo vero nome? Tutto sul rapper che aprirà il Concerto del 1° maggio

Chi è Cyrus e qual è il suo vero nome? Tutto sul rapper che aprirà il Concerto del 1° maggio

Chi è davvero Cyrus Yung, il nome che vedremo aprire il Concertone del Primo Maggio 2025? No, non ha niente a che fare con la famiglia di Miley.

Dietro a questo pseudonimo tagliente si cela un artista romano con il fascino da rocker metropolitano e una biografia che mescola musica, viaggi internazionali, sogni infranti (ai confini dell’aeroporto) e un’estetica da artista introspettivo che non ha paura di sporcarsi l’anima. Ecco tutto quello che (forse) non sapevi su Cyrus.

Un nome d’arte, un’identità segreta e tanta Roma dentro

Dietro al nome Cyrus Yung si nasconde Orlando De Geronimo, classe 1997, romano verace con lo sguardo rivolto verso il mondo. Sì, il cognome suona aristocratico, ma lui ha scelto un nome d’arte con un retrogusto internazionale, perché nel suo DNA scorre la linfa delle grandi metropoli musicali - e di certo non solo italiane.

La musica lo ha accompagnato sin da bambino: Pink Floyd e Queen nel lettore CD, Mina e Rino Gaetano in sottofondo a casa, come colonna sonora di una formazione sonora tutt’altro che banale. Un mix culturale che oggi si riflette nella sua produzione artistica, sospesa tra atmosfere dark e testi dall’anima fragile.

Dalla scena romana agli ambienti underground di Londra e Los Angeles, Cyrus ha sempre avuto le cuffie pronte e il passaporto a portata di mano.

Il collettivo che ha cresciuto anche tha Supreme

Se sei un fan dell’urban italiano, questo nome non ti suonerà nuovo: Young Minds. No, non è un progetto scolastico, ma un collettivo di giovanissimi talenti (molti dei quali oggi noti) nato nelle camerette di Roma tra basi trap e sogni molto grandi. Cyrus ha condiviso beat e microfoni con artisti come tha Supreme, Nomercy Blake, Commodo, Cuzna, Noone e altri ancora.

Non era solo una crew musicale, era un vero e proprio laboratorio di suoni, stili e personalità. Un ambiente fertile da cui Cyrus ha attinto tanto, mantenendo però sempre un profilo più riservato rispetto ad altri colleghi più "rumorosi".

Nel 2019 fa il salto ufficiale: Gionnyscandal lo vuole nel suo album "Black Mood" (Universal), e nella traccia "triste e famoso" si fa notare per la sua voce malinconica e tagliente. Un feat non da poco, che ha messo Cyrus sotto i riflettori.

"Refused": quando gli Stati Uniti gli hanno chiuso le porte

Qui la trama si fa più cinematografica. Anno 2018, Cyrus vola a Los Angeles insieme al fidato producer Maestro per lavorare a una serie di brani in inglese. L’obiettivo? Fare il grande salto, portare la propria musica fuori dai confini italiani. Ma qualcosa va storto: all’arrivo in aeroporto, a entrambi viene negato l’ingresso negli USA per problemi burocratici. Il giorno dopo, rimpatrio forzato.

Una botta che avrebbe scoraggiato chiunque. Ma non Cyrus, che da quell’esperienza tira fuori il suo primo album ufficiale, "Refused", rilasciato nel 2020. Un titolo che è tutto un programma, carico di rancore ma anche di rinascita.

L’album, distribuito da Universal per AAR Music, è un manifesto personale: un viaggio in 11 tracce in cui Cyrus si racconta senza sconti, tra smarrimento, alienazione e rabbia generazionale. La produzione è firmata in gran parte da Maestro, con l’eccezione di "Crematory" e "1997", prodotte da Meteora.

Il disco passa forse sotto silenzio per il grande pubblico, ma diventa oggetto di culto tra i fan del genere e lo consolida come artista da tenere d’occhio.

Un ritorno silenzioso, poi l’annuncio bomba del Concertone

Dopo un periodo di silenzio, Cyrus ha scelto la via misteriosa del comeback. Nessuna dichiarazione epica, nessun battage mediatico: solo un nuovo singolo, "De-Generazione", uscito il 18 ottobre con videoclip firmato Borotalco.tv. Un ritorno cupo, poetico, con immagini urbane e parole che raccontano il disagio esistenziale della Gen Z - ma senza cadere nei cliché.

E poi, la bomba: il 1° maggio 2025 Cyrus aprirà il Concertone di Piazza San Giovanni. Un palco che ha lanciato carriere e consacrato nomi. Un debutto ufficiale davanti a tutta Italia, dopo anni passati tra collettivi, viaggi negati e scelte artistiche lontane dai riflettori.

Chi lo conosce sa che Cyrus non è da slogan facili né da balli su TikTok. È più il tipo da versi criptici e atmosfere da soundtrack post-apocalittica. Ma proprio per questo, potrebbe essere la sorpresa più interessante del Concertone.

Il mistero di Cyrus è tutto qui: non è ancora una star da gossip, ma ha tutte le carte in regola per diventarlo.

AUTORE
foto autore
Ilenia Scollo
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE