Lorenzo Musetti continua a confermarsi protagonista assoluto della primavera tennistica italiana. Dopo la prestigiosa finale raggiunta al Masters 1000 di Montecarlo, persa solo contro un sontuoso Carlos Alcaraz, il talento di Carrara prosegue il suo percorso di crescita con un’altra impresa sul rosso iberico.
A Madrid, infatti, Musetti ha conquistato un posto in semifinale, battendo con autorità Gabriel Diallo e mantenendo vive le speranze italiane in un torneo che, orfano dell’infortunato Jannik Sinner, attende proprio il ritorno del suo numero uno agli Internazionali di Roma. Nell’attesa, è il classe 2002 a tenere alta la bandiera tricolore, mostrando solidità mentale e colpi da fuoriclasse in un torneo che lo sta vedendo sempre più protagonista.
La partita contro il canadese Gabriel Diallo, valida per i quarti di finale, ha messo in luce le doti migliori di Musetti: lucidità, pazienza e capacità di cambiare marcia nei momenti chiave. E dire che l’inizio non era stato dei più semplici. Diallo, infatti, era riuscito a portarsi avanti 4-2 nel primo set, sfruttando un leggero passaggio a vuoto dell’azzurro.
Ma da lì in poi, Musetti ha alzato il livello: ha infilato quattro giochi consecutivi, annullando anche quattro palle break cruciali, e ha chiuso il primo parziale 6-4. Il secondo set è stato ancora più autoritario: nessuna palla break concessa e due su tre convertite, la prima delle quali gli ha subito regalato il vantaggio, la seconda gli ha consegnato il match.
Un’ora e mezza di partita, punteggio finale 6-4, 6-3 e semifinale conquistata con merito. “Non ho giocato il mio miglior tennis, ma sono rimasto concentrato fino alla fine”, ha dichiarato il numero 11 del mondo, già pronto ad affrontare Jack Draper, suo prossimo ostacolo verso la finale.
Se Musetti continua a brillare, non è stata una giornata felice per Matteo Arnaldi. Il sanremese si è arreso nei quarti di finale contro Jack Draper, subendo un pesante 6-0, 6-4. Il britannico ha dominato con il servizio e ha messo costantemente in difficoltà Arnaldi, che non è mai riuscito a procurarsi una palla break e ha spesso faticato anche nei turni di battuta.
Il primo set è stato un monologo dell’inglese, capace di strappare tre volte il servizio all’azzurro. Nel secondo, Arnaldi ha provato a reagire, riuscendo a tenere più spesso il servizio, ma senza mai invertire la rotta. Draper ha trovato comunque il break decisivo e ha chiuso l’incontro senza troppi patemi. Resta comunque positiva la campagna spagnola di Arnaldi, che ha mostrato sprazzi di ottimo tennis e potrà dire la sua nei prossimi tornei, a cominciare proprio da Roma.
Con l’uscita di scena di Arnaldi, sarà dunque Lorenzo Musetti l’unico italiano ancora in corsa al Masters 1000 di Madrid. Il suo prossimo avversario, Jack Draper, rappresenta una vera sfida: il britannico non è mai stato battuto dal carrarese, ma Musetti è determinato a cambiare la storia. “C’è sempre una prima volta, spero accada qui”, ha detto sorridendo. I due si conoscono bene, sono cresciuti tennisticamente insieme e si rispettano molto, ma in campo sarà battaglia vera. In palio, la finale di uno dei tornei più prestigiosi della stagione.
L’altro semifinalista uscirà dal confronto tra Francisco Cerundolo e Casper Ruud. Qualunque sarà il verdetto, Musetti ha già dimostrato di poter competere con i grandi e di essere, in attesa del rientro di Sinner, il volto guida del tennis italiano. A Roma, il tricolore potrà contare su una squadra ambiziosa, ma intanto Madrid potrebbe essere teatro di un altro capitolo memorabile della sua scalata.