La stagione del Como di Cesc Fàbregas è iniziata tra mille difficoltà. Dopo un’estate movimentata e una rosa rinnovata, le aspettative erano alte, ma i risultati iniziali sono stati deludenti. Il club lariano è rapidamente scivolato nei bassifondi della classifica, rischiando di rimanere impantanato nella lotta per non retrocedere.
Incertezze tattiche, poca incisività offensiva e una difesa troppo spesso distratta avevano fatto temere il peggio. Ma con il passare delle giornate è emerso il vero potenziale della squadra: Fàbregas ha saputo trovare il giusto equilibrio tra qualità e solidità, valorizzando i talenti a disposizione e trasformando il Como in una delle squadre più in forma del momento. Ora, con la salvezza in tasca e un entusiasmo ritrovato, il Como guarda in alto: il decimo posto, che sembrava un miraggio, è diventato realtà.
I talenti erano presenti nell'organico di Fabregas, ma forse i lariani avevano solo bisogno di tempo per creare un'identità di squadra che ora, finalmente, sembra essersi consolidata.
L’ultima vittima del momento d’oro del Como è il Parma di Chivu, sconfitto 1-0 al Tardini grazie a una rete decisiva di Gabriel Strefezza al 79’. La partita, equilibrata per larghi tratti, ha visto un primo tempo combattuto e privo di grandi emozioni, con il Como più propositivo e il Parma troppo impreciso sotto porta.
Dopo una traversa colpita da Pellegrino e un eurogol sfiorato da Nico Paz, la svolta è arrivata nel finale: prima un contropiede sprecato da Ondrejka, poi il gol partita di Strefezza, entrato da pochi minuti e bravo a capitalizzare l’assist di Douvikas. Clamorosa, nel recupero, l’occasione fallita da Man, che da pochi passi ha sparato alto il possibile pareggio.
Questo successo è la quinta vittoria consecutiva per i lariani, dopo i trionfi contro Lecce, Torino, Verona e Sassuolo: una serie che certifica il cambio di passo e l’autorevolezza con cui il Como sta chiudendo il campionato.
Il Como non vuole fermarsi qui. Con la salvezza ormai assicurata e una posizione nella parte sinistra della classifica raggiunta, l’obiettivo dichiarato è concludere il campionato nel miglior modo possibile. Fàbregas ha trasmesso alla squadra una mentalità ambiziosa e propositiva, che si riflette non solo nei risultati, ma anche nell’atteggiamento in campo.
La decima posizione, raggiunta scavalcando il Torino, è il premio per un gruppo che non si è mai arreso e che ha saputo reagire alle difficoltà. Ma i comaschi non si accontentano: le prossime gare saranno l’occasione per consolidare il piazzamento e magari puntare a qualcosa di ancora più prestigioso, in attesa di capire se la società vorrà investire ulteriormente per trasformare questo progetto in qualcosa di più strutturato in vista del prossimo anno. I progetti per il prossimo anno sono solidi, e la società lombarda ora può già ragionare sul campionato che verrà.
Il successo di Parma è più di una semplice vittoria: è il simbolo della trasformazione di una squadra che ha saputo cambiare marcia nel momento più delicato della stagione. Da un avvio stentato a una fase finale da protagonista, il Como ha riscritto la propria narrativa con orgoglio e determinazione.
Merito di Fàbregas, che ha saputo costruire un’identità tattica solida e vincente, ma anche di un gruppo di giocatori che ha risposto con professionalità e voglia di emergere. In un campionato equilibrato e incerto, la continuità fa la differenza, e il Como è l’emblema di quanto si possa cambiare destino con lavoro, fiducia e talento. I tifosi possono finalmente tornare a sognare: il Como è vivo, ambizioso e pronto a continuare il suo percorso di crescita.