04 May, 2025 - 16:36

Inter-Barcellona, ci sono polemiche sull'arbitraggio: a dirigere il match sarà il polacco Marciniak

Inter-Barcellona, ci sono polemiche sull'arbitraggio: a dirigere il match sarà il polacco Marciniak

Martedì sera a San Siro andrà in scena il ritorno della semifinale di Champions League tra Inter e Barcellona, in una cornice carica di aspettative, tensione e, inevitabilmente, polemiche. Dopo il pirotecnico 3-3 dell’andata, tutto è ancora apertissimo: i nerazzurri partono con un leggero vantaggio psicologico per la prestazione convincente al Camp Nou, ma il Barcellona sa che nulla è compromesso e si affiderà all’orgoglio e alla qualità dei suoi uomini migliori per provare a conquistare la finale. 

Una partita di questo livello, in una competizione dove ogni dettaglio può fare la differenza, richiede sangue freddo e lucidità. Tuttavia, già dai giorni precedenti al match, a catalizzare l’attenzione mediatica e dei tifosi blaugrana non è solo la preparazione tattica o lo stato di forma degli uomini di Xavi. A far discutere, infatti, è un nome ben preciso, legato alla direzione della gara. Senza ancora scendere nei particolari, in Catalogna è partita una vera e propria campagna preventiva, segno di quanto il clima intorno alla partita sia già infuocato.

Marciniak, polemiche sull'arbitraggio di Inter-Barcellona

A dirigere Inter-Barcellona sarà il polacco Szymon Marciniak, uno degli arbitri più esperti del panorama internazionale, con alle spalle finali di Champions, Mondiali e competizioni UEFA. Ma proprio questa esperienza, anziché tranquillizzare l’ambiente, ha alimentato le critiche. Marciniak, secondo una parte della stampa catalana, non sarebbe una figura imparziale: da tempo viene etichettato come “vicino”, se non addirittura “simpatizzante”, del Real Madrid.

Non si tratta di semplici percezioni, ma di accuse accompagnate da riferimenti precisi: il quotidiano Sport lo ha definito senza mezzi termini “il madridista Marciniak”, mentre Mundo Deportivo ha sottolineato come esistano “prove” della sua presunta vicinanza ai blancos. Tra queste, una foto che lo ritrae con una pochette recante lo stemma del Real Madrid e una serie di decisioni arbitrali in partite chiave che avrebbero favorito la squadra di Florentino Pérez.

L’esempio forse più emblematico risale alla semifinale della scorsa Champions League tra Real e Bayern Monaco, quando al 103’ Marciniak fischiò un fuorigioco molto dubbio prima ancora che De Ligt potesse segnare il gol del pareggio. Una chiamata affrettata, che di fatto impedì l’intervento del VAR, lasciando spazio a molte recriminazioni.

Il derby di Madrid, un esempio dei "favoritismi" di Marciniak

A rendere ancora più incandescente il dibattito attorno alla figura di Marciniak è stato un episodio recente, datato ottavi di finale di questa stessa Champions League. Protagoniste, ancora una volta, Real Madrid e Atletico Madrid, nel derby europeo che ha tenuto incollati milioni di spettatori.

Dopo una partita tiratissima e conclusasi ai rigori, gran parte delle polemiche si sono concentrate su un momento preciso: il rigore trasformato da Julian Álvarez per l’Atletico, poi annullato da Marciniak per un presunto doppio tocco. Un episodio ai limiti dell’inverosimile, che ha scatenato la furia dei tifosi colchoneros, convinti che il direttore di gara avesse influenzato la gara in favore del Real.

A questo si sono aggiunti altri episodi minori, ma comunque interpretati dalla critica iberica come segnali di una certa tendenza: ammonizioni risparmiate, falli fischiati con eccessiva severità, gestione dei tempi favorevole a una sola squadra. Il sospetto, insomma, è diventato per molti una certezza, e il nome di Marciniak è entrato ufficialmente nella lista nera del tifo anti-madridista.

Tensione alle stelle: ma la Champions si decide sul campo

Nel calcio moderno, soprattutto in partite di tale caratura, ogni elemento può diventare motivo di polemica. È comprensibile che i tifosi, e in certi casi anche la stampa, cerchino nella designazione arbitrale un alibi o una fonte di pressione preventiva.

Ma per quanto comprensibili siano le paure di una parte dell’ambiente blaugrana, la realtà è che Marciniak resta uno degli arbitri più rispettati d’Europa. La sua carriera parla chiaro, e il fatto che UEFA continui ad affidargli gare di altissimo livello è un segnale inequivocabile della fiducia che gode presso i vertici del calcio europeo. 

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Luca Liaci
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