L’Empoli di Roberto D’Aversa continua a sprofondare: la sconfitta casalinga contro la Lazio guidata da Marco Baroni, arrivata con l’ennesima prestazione opaca, pesa come un macigno sul morale della squadra e sulla classifica. I toscani, infatti, sono scivolati al 19° posto in Serie A, superati anche dal Venezia, che nel frattempo ha racimolato un altro punto prezioso in casa del Torino.
A quattro giornate dalla fine, la salvezza è ancora aritmeticamente possibile, ma il cammino si fa sempre più impervio. L’Empoli non è riuscito a capitalizzare nemmeno il fattore campo contro una Lazio che, pur non irresistibile, ha trovato i varchi giusti per colpire. E mentre la pressione aumenta, il trend negativo che perseguita gli azzurri da mesi comincia a sembrare qualcosa di più di un semplice passaggio a vuoto. Soprattutto se si considera da quanto tempo manca una vittoria, e in particolare una vittoria davanti al proprio pubblico.
I numeri sono impietosi: l’ultima vittoria in campionato dell’Empoli risale all’8 dicembre 2024, quando gli uomini di D’Aversa si imposero per 4-1 sul campo del Verona grazie ai gol di Colombo, Cacace e una doppietta di Esposito. Da allora, il vuoto. Sono passate 20 giornate senza successi, praticamente un intero girone. In questo periodo i toscani hanno collezionato appena sei pareggi a fronte di ben tredici sconfitte.
Ancora più preoccupante è il rendimento casalingo: al “Castellani”, l’ultimo successo risale al 4 novembre, contro il Genoa nella 11ª giornata. In casa, dunque, l’Empoli non vince da oltre sei mesi, un dato allarmante per una squadra che si gioca la salvezza. Nel 2025, inoltre, non è arrivata nemmeno una vittoria in campionato, un’astinenza che alimenta frustrazione e paura all'interno dell’ambiente. Il bottino totale in questo periodo è desolante, e le prossime gare assumono contorni sempre più drammatici.
Il crollo dell’Empoli è figlio anche di limiti strutturali evidenti. La squadra segna poco, troppo poco per sperare di restare in Serie A. L’attacco fatica a rendersi pericoloso con continuità, e le occasioni create spesso non vengono concretizzate. Esposito ha provato a trascinare i compagni, ma è spesso rimasto isolato, orfano di un supporto adeguato.
A peggiorare la situazione, una lunga serie di infortuni che ha colpito giocatori chiave, privando D’Aversa di soluzioni valide sia in difesa che a centrocampo. A questo si è aggiunta una buona dose di sfortuna: pali colpiti nei momenti cruciali, errori arbitrali, episodi sfavorevoli che, sommati, hanno contribuito a un clima di sfiducia generale.
Anche la tenuta mentale della squadra sembra compromessa: appena subisce un gol, l’Empoli tende a disunirsi e a non riuscire a reagire con lucidità. Il mix tra inefficacia offensiva, fragilità difensiva e difficoltà psicologiche ha portato a una spirale negativa che sembra non avere fine.
Ora il calendario propone un vero e proprio tour de force per i toscani. Domenica prossima ospiteranno il Parma, altra squadra impegnata nella lotta salvezza, prima di affrontare Monza in trasferta e Verona in casa nelle ultime due giornate. Ogni partita sarà uno scontro diretto, ogni punto potrebbe fare la differenza tra la permanenza in Serie A e la retrocessione.
Ma per sperare, l’Empoli dovrà spezzare il digiuno di vittorie che lo attanaglia da troppo tempo. Servirà una scossa, un cambio di mentalità, e forse anche un pizzico di fortuna. I margini ci sono, ma il tempo stringe. Dopo quattro stagioni consecutive in massima serie, il club rischia seriamente di salutare la categoria. E solo un finale di campionato perfetto potrebbe tenere accese le speranze di salvezza.