A poche ore dall’inizio del Conclave, ad agitare le acque in Vaticano ci pensa il cardinale africano John Njue che, in un’intervista rilasciata al quotidiano Daily Nation, ha affermato di non essere in precarie condizioni di salute e ha accusato il Vaticano di non averlo invitato a Roma, per partecipare all’elezione del successore di Papa Francesco.
Le sue affermazioni sono state prontamente smentite dall’Arcidiocesi di Nairobi con un comunicato ufficiale, ma ormai le polemiche avevano preso il largo, tanto che è dovuto intervenire addirittura il direttore della Sala Stampa Vaticana per smentire le accuse.
Materiale prezioso per alimentare i numerosi e fortunati rumors su complotti e veleni che da sempre accompagnano le elezioni dei papi. Il cardinale keniota era già finito al centro delle cronache per il mistero intorno alla sua data di nascita.
Ecco chi è il cardinale John Njue e perché ha accusato il Vaticano di averlo escluso dal Conclave.
John Njue è un cardinale keniota, arcivescovo emerito di Nairobi. È nato il 1° gennaio del 1946 a Kiriari Village nel distretto di Embu. Ha quindi 79 anni e risulterebbe tra i cardinali elettori ammessi a partecipare al Conclave, che domani si aprirà nella Cappella Sistina.
L’età di Njue, però, è stata a di recente al centro di numerose speculazioni, dal momento che inizialmente sembrava fosse nato nel 1944, ma nella biografia presente sul sito della Sala Stampa Vaticana e sull’Annuario Pontificio, dal 2024 risulta essere nato il primo giorno dell’anno 1946.
E' diventato sacerdote nel 1973 e nel 1986 Papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo di Embu in Kenya. Nel 2007 è stato elevato cardinale da Papa Benedetto XVI con il titolo del Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo.
È membro della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli e della Congregazione per l’educazione cattolica e del Dicastero per la comunicazione. Ha partecipato, quindi, al conclave per l’elezione di Papa Francesco nel 2013, ma lo scorso 2 maggio è stato annunciato che, per motivi di salute, non parteciperà al conclave che eleggerà il successore di Bergoglio.
E proprio intorno alla presunta rinuncia al Conclave per motivi di salute dell’unico porporato in vita del Kenya che in queste ore sembra infittirsi il giallo. Sì, perché in un’intervista rilasciata oggi al quotidiano africano Daily Nation, Njue ha smentito avere problemi di salute e ha accusato la Santa sede di non averlo invitato il Conclave.
“Non sono stato invitato al prossimo Conclave che eleggerà il successore di Papa Francesco”, ha dichiarato il cardinale, affermando di non comprenderne il motivo.
Il cardinale ha anche ricordato di aver partecipato al conclave del 2013, sottolineando come, a differenza di allora, questa volta non avrebbe ricevuto alcun invito ufficiale.
"Coloro che si recano lì per l'elezione ricevono solitamente inviti ufficiali e questo non è avvenuto nel mio caso. Non è per motivi di salute, davvero, è difficile commentare".
L'assenza del porporato keniota, nei giorni scorsi, era stata motivata da problemi di salute.
Tuttavia, l'arcivescovo di Nairobi, Philip Anyolo, ha smentito le affermazioni del cardinale, precisando che Njue è stato invitato tramite la Nunziatura apostolica in Kenya, ma che non può partecipare a causa delle sue condizioni di salute.
“Il cardinale John Njue è stato invitato ufficialmente attraverso la Nunziatura apostolica in Kenya ma a causa delle attuali condizioni di salute sua eminenza, non è in grado di viaggiare verso Roma e di partecipare al Conclave".
Si legge nella comunicazione ufficiale della Curia africana.
CONCERNS REGARDING THE PARTICIPATION OF HIS EMINENCE JOHN CARDINAL NJUE, EMERITUS ARCHBISHOP OF NAIROBI, IN THE CONCLAVE SET TO BEGIN TOMORROW. pic.twitter.com/euvGfJi0VP
— Archdiocese of Nairobi- ADN (@NairobiArchdioc) May 6, 2025
Anche il direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni, ha ribadito che i cardinali elettori non necessitano di inviti formali per partecipare al conclave, ma che è il cardinale decano a verificare con le nunziature l’effettiva possibilità di partecipazione. In questo caso, la Nunziatura aveva informato il Vaticano dell'impossibilità di Njue di recarsi a Roma.
"I cardinali elettori non hanno bisogno di un invito per andare al Conclave ma sono ammessi de iure".
Ha chiarito Bruni ai giornalisti nel consueto briefing quotidiano in Vaticano.
La vicenda sta sollevando dubbi e perplessità, ma dalla Santa Sede si conferma che non c’è stata alcuna esclusione formale. Njue rimane dunque formalmente eleggibile, ma impossibilitato a partecipare per ragioni logistiche e mediche.
Il cardinale keniano John Njue smentisce di essere malato: “Non sono stato invitato al Conclave”. Unico porporato in vita del Kenya, è al centro di polemiche per un “ringiovanimento” anagrafico. A questo punto, forse serve un chiarimento dalla Sala Stampa Vaticana. #Conclave
— Vatican Report (@VaticanReportIt) May 6, 2025