08 May, 2025 - 10:24

Cosa cambia con la legge sull'obesità in Italia?

Cosa cambia con la legge sull'obesità in Italia?

Finalmente una svolta importante in Italia sul fronte dell'obesità. È arrivata una nuova legge che affronta questa condizione non più solo come una questione di stile di vita o di "forza di volontà", ma come una vera e propria malattia cronica.

Questo cambia tutto, perché spesso chi ne soffre non si sente solo a disagio, ma anche incompreso.

Ma cosa significa, nel concreto, questa novità per le persone obese? A quali cure potranno accedere gratuitamente? 

Cosa cambia con la legge sull'obesità in Italia?

L'Italia ha fatto un passo da gigante, uno di quelli che potrebbero davvero cambiare la vita di molte persone. La Camera dei Deputati ha approvato una proposta di legge che, se passerà anche al Senato, renderà il nostro Paese il primo al mondo ad avere una normativa specifica sull'obesità.

Ma cosa significa questo, in parole povere? Significa che l'obesità non sarà più vista solo come una conseguenza di scelte sbagliate o scarsa volontà, ma verrà finalmente riconosciuta per quello che è: una malattia cronica, progressiva e che tende a ripresentarsi.

L'iniziativa, portata avanti con tenacia dall'Onorevole Roberto Pella (Forza Italia), Presidente dell'Intergruppo parlamentare "Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili", mira a un approccio completo.

Non si tratta solo di curare chi già soffre di obesità, ma di prevenire, curare e sensibilizzare tutta la società.

Le cure (che fino ad adesso sono a pagamento) saranno carico del Servizio Sanitario Nazionale, garantendo a tutti un accesso più equo.

È stato anche istituito un fondo per la cura e la prevenzione dell'obesità

A dare manforte a questa legge, c'è anche un altro importante traguardo raggiunto a dicembre: l'istituzione di un Fondo specifico per la cura e la prevenzione dell'obesità.

Si parla di 1 milione di euro all'anno per il 2025, 2026 e 2027, a cui si aggiungeranno altri fondi, arrivando a un totale di 1,2 milioni nel 2025, 1,3 milioni nel 2026 e 1,7 milioni dal 2027 in poi. Soldi che serviranno a finanziare programmi concreti.

I numeri, del resto, parlano chiaro: in Italia circa il 12% degli adulti è obeso (parliamo di circa 6 milioni di persone) e un altro 40% è in sovrappeso. In pratica, più della metà degli adulti ha un problema di peso. E la situazione non è rosea nemmeno tra i più piccoli: circa un bambino su tre in Europa è in sovrappeso o obeso, e l'Italia è in linea con questa preoccupante media.

L'Onorevole Pella ha dichiarato che questo è un segnale forte che l'Italia vuole affrontare l'obesità come una priorità nazionale. Ha ringraziato i colleghi, il governo e ha ricordato con affetto il supporto di Silvio Berlusconi. L'obiettivo ora è una rapida approvazione al Senato, per poi portare questo modello anche in Europa

Grande soddisfazione anche da parte delle associazioni di pazienti. Iris Zani, Presidente di Amici Obesi e della FIAO (Federazione Italiana Associazioni Obesità), ha definito l'approvazione un messaggio importantissimo: l'obesità non è colpa del paziente, ma una malattia da affrontare con cure adeguate.

Questa legge, secondo Zani, aprirà le porte a un migliore accesso alle cure e a finanziamenti per la prevenzione, soprattutto nelle scuole, e per campagne di sensibilizzazione rivolte sia ai pazienti, spesso inconsapevoli, sia alla collettività. 

Ma cosa prevede la legge nel dettaglio?

Si compone di 6 articoli:

Articolo 1: definisce l'obesità come malattia progressiva e recidivante e stabilisce le finalità della legge (tutela della salute, miglioramento della vita dei pazienti).

Articolo 2: garantisce ai pazienti obesi l'accesso alle prestazioni dei LEA.

Articolo 3: autorizza i finanziamenti per un programma nazionale di prevenzione e cura. Questi fondi saranno usati per: prevenire sovrappeso e obesità (specie infantile), sostenere l'allattamento al seno, responsabilizzare i genitori sull'alimentazione, facilitare l'inserimento di persone obese in attività scolastiche e lavorative, promuovere sport e corretta alimentazione nelle scuole, diffondere informazioni tramite i media, educare sulla profilassi e far conoscere i centri specializzati. Prevede anche 400mila euro annui dal 2025 per la formazione di medici e personale sanitario.

Articolo 4: istituisce presso il Ministero della Salute un Osservatorio per lo studio dell'obesità.

Articolo 5: autorizza 100mila euro annui dal 2025 per campagne di informazione e sensibilizzazione su corretta alimentazione e attività fisica.

Articolo 6: specifica come verranno coperte le spese previste.

Una legge, insomma, che promette di cambiare radicalmente l'approccio all'obesità in Italia, con un occhio di riguardo alla prevenzione, alla cura e, non meno importante, alla dignità delle persone.

AUTORE
foto autore
Immacolata Duni
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE