L’elezione di un nuovo Papa porta con sé non solo domande sul futuro della Chiesa, ma anche curiosità e simbolismi legati alle sue scelte personali. Tra queste, una delle più osservate è la decisione sulla residenza: Papa Leone XIV, appena eletto, seguirà la tradizione degli appartamenti papali nel Palazzo Apostolico o sceglierà, come Papa Francesco, la sobrietà della Casa Santa Marta?
Appena dopo la sua elezione, Papa Leone XIV – al secolo Robert Francis Prevost – ha compiuto un gesto significativo: si è recato nel Palazzo del Sant’Uffizio, dove risiedeva dal 2023 come prefetto del Dicastero per i Vescovi. Qui ha salutato il personale, si è lasciato fotografare e ha impartito la sua prima benedizione da Pontefice, mostrando un atteggiamento cordiale e vicino alle persone. Questo ritorno “a casa” ha il sapore di un gesto personale, ma anche di continuità con uno stile di vita semplice e poco incline ai fasti.
Tuttavia, la notte successiva al conclave, Leone XIV l’ha trascorsa – come da prassi – nella Casa Santa Marta, la residenza vaticana che ha ospitato i cardinali elettori durante il conclave e che, negli ultimi dodici anni, era stata la scelta di Papa Francesco per la sua vita quotidiana. Qui Leone XIV ha condiviso la cena con i cardinali e, almeno per ora, vi ha lasciato i suoi effetti personali.
Tradizionalmente, i papi hanno vissuto nel Palazzo Apostolico, il cuore del potere vaticano, con i suoi mille ambienti, la Cappella Sistina e le celebri Stanze di Raffaello. Dal 1870, dopo la fine del potere temporale dei papi, il Palazzo Apostolico è diventato la residenza ufficiale del Pontefice, simbolo della continuità istituzionale e della solennità del ministero petrino.
Tuttavia, nel 2013, Papa Francesco ha rotto questa tradizione scegliendo di vivere stabilmente nella Casa Santa Marta, una struttura moderna, più sobria e meno isolata, costruita nel 1996 per ospitare cardinali e prelati in visita. Questa scelta ha segnato una svolta simbolica, sottolineando la volontà di un papato più vicino alla gente, meno legato ai privilegi e alla distanza del potere.
Casa Santa Marta è un edificio di cinque piani, con 105 camere e 26 stanze singole, oltre a un appartamento di rappresentanza. Offre ambienti comuni, una cappella e una sala da pranzo, riflettendo uno stile di vita comunitario e sobrio. Durante il conclave, ospita i cardinali elettori in isolamento; nei periodi ordinari, è un albergo per prelati e, dal 2013 al 2025, è stata la residenza di Papa Francesco, che vi ha abitato fino alla sua morte.
La scelta di Francesco era motivata dal desiderio di evitare l’isolamento e la solennità degli appartamenti papali, preferendo la vicinanza con collaboratori e ospiti, in uno spirito di servizio e semplicità.
Al momento, Papa Leone XIV non ha ancora ufficializzato la sua decisione definitiva sulla residenza. Secondo quanto riportato dalla Sala Stampa vaticana, il nuovo Pontefice trascorrerà i primi giorni a Casa Santa Marta, come fecero anche i suoi predecessori subito dopo l’elezione, in attesa di decidere dove esercitare stabilmente il suo ministero. Nei prossimi giorni, Leone XIV dovrà compiere scelte di grande valore simbolico: tra queste, la residenza sarà una delle più osservate.
Il ritorno al Palazzo del Sant’Uffizio subito dopo l’elezione suggerisce una certa affezione per la sobrietà e la normalità della vita quotidiana, valori che hanno caratterizzato anche la sua formazione agostiniana e il suo ministero precedente. Tuttavia, la storia insegna che la scelta della residenza papale non è mai solo una questione personale: è un segnale per la Chiesa e il mondo.
La decisione di Leone XIV sarà letta come un primo segnale dello stile del suo pontificato. Un ritorno agli appartamenti papali del Palazzo Apostolico potrebbe essere interpretato come un richiamo alla solennità della tradizione; la permanenza a Santa Marta, invece, confermerebbe la linea di semplicità e vicinanza inaugurata da Francesco.
In ogni caso, la scelta avrà un forte valore simbolico, capace di influenzare la percezione del papato e il rapporto tra il Pontefice e la comunità dei fedeli. Nei prossimi giorni, il mondo osserverà con attenzione: dove andrà a vivere Papa Leone XIV? Sarà la prima, piccola-grande decisione che racconterà molto del nuovo Papa e del suo modo di essere pastore della Chiesa universale.