09 May, 2025 - 14:35

Papa Leone e il suo amore per i cavalli, il tennis e la Roma

Papa Leone e il suo amore per i cavalli, il tennis e la Roma

Papa Leone XIV è pontefice da solo un giorno e sta già conquistando il mondo con la sua umanità.

Oltre al suo impegno spirituale e pastorale, il nuovo pontefice ha raccontato di amare profondamente i cavalli, di giocare discretamente a tennis e, secondo prelati a lui vicini, sarebbe un tifoso della Roma.

Insomma una personalità moderna e autentica, che parla alla gente anche attraverso le piccole cose che fanno parte della vita quotidiana. Scopriamo i dettagli di queste sue passioni.

Papa Leone XIV tifa Roma

Chi conosce "Padre Bob" ne descrive bene il lato umano. Padre Giuseppe Pagano, che ha studiato e lavorato con lui, lo ricorda come una persona curiosa, desiderosa di imparare, con molti hobby, tra cui la passione per la guida e per lo sport – è un grande tifoso della Roma.

Pagano ha persino raccontato un aneddoto scherzoso: dopo una vittoria della Roma sulla Fiorentina, Prevost avrebbe commentato: "La vittoria della Roma è il primo miracolo di Francesco dopo la sua morte", rivelando anche un senso dell'umorismo che ben si sposa con la sua indole riflessiva e la sua apertura al dialogo.

Le immagini che lo ritraggono da giovane studente, in missione o persino a cavallo (un'attività che sembra apprezzare, stando ad alcune foto), completano il ritratto di un uomo dai molti interessi.

Andare a cavallo è un'attività che il Papa ha svolto non solo per piacere e passione, ma anche per necessità. Infatti in Perù, dove ha servito per anni come missionario, era necessario spostarsi con questo mezzo per raggiungere villaggi remoti.

Molti, infatti, lo ricordano a cavallo, mezzo con cui percorreva decine e decine di chilometri per raggiungere le remote regioni rurali. 

Chi è Robert Prevost

Nato a Chicago il 14 settembre 1955 da genitori immigrati di origini francesi, italiane e spagnole, il giovane Robert, presto conosciuto come "Padre Bob", ha mostrato fin da subito una vivace intelligenza.

Il suo primo servizio alla Chiesa fu come chierichetto nella parrocchia di St. Mary of the Assumption. Gli studi lo videro eccellere: diplomatosi con lode alla St. Augustine Seminary High School nel 1973, conseguì poi una laurea in Matematica alla Villanova University nel 1977

La sua vocazione lo portò a entrare nell'Ordine di Sant'Agostino, dove pronunciò i voti nel 1978 e venne ordinato sacerdote nel 1982. Poco dopo l'ordinazione, una foto lo ritrae mentre saluta Papa Giovanni Paolo II, un primo, inconsapevole contatto con il cuore della Chiesa che un giorno avrebbe guidato.

Poliglotta di talento, Papa Leone XIV parla correntemente inglese, spagnolo, italiano, francese e portoghese, e comprende latino e tedesco – abilità che si riveleranno preziose nel suo ministero universale.

La sua vita in Perù

Nel 1985, si unì a una missione agostiniana, dedicando molti anni al servizio delle comunità locali, in particolare dirigendo un seminario a Trujillo, nel nord-ovest del paese.

Il suo impegno con le fasce più emarginate della popolazione gli valse un profondo affetto e il riconoscimento della cittadinanza peruviana, un legame che ha voluto sottolineare nel suo primo discorso da Papa.

Francesco lo nominò vescovo di Chiclayo, in Perù, e successivamente lo chiamò a Roma per ricoprire il ruolo di alto profilo di prefetto del Dicastero per i Vescovi, un incarico cruciale per la selezione e la supervisione dei vescovi, specialmente in America Latina.

Nel 2023, fu elevato arcivescovo e, pochi mesi dopo, nominato cardinale dallo stesso Papa Francesco, che gli impose la berretta rossa in Piazza San Pietro.

Sebbene considerato da alcuni osservatori più tradizionalista di Francesco, non è visto come un conservatore intransigente.

L'elezione di Papa Leone XIV apre un nuovo capitolo per la Chiesa Cattolica, con un leader che porta con sé l'esperienza del Nuovo Mondo, la profondità della formazione europea e il cuore missionario forgiato in America Latina. Il suo pontificato sarà osservato con grande attenzione. Chissà come plasmerà il futuro della Chiesa universale. 

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Immacolata Duni
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