Si chiamava Robcornelis Maria Huijben Uiben e aveva 39 anni. È lui l'ottava vittima, seppur indiretta, del superyacht Bayesian, affondato lo scorso agosto al largo di Porticello, nel Palermitano.
Il sub specializzato era impegnato nelle attività di recupero del relitto insieme ad altri colleghi quando, secondo una prima ricostruzione, è rimasto vittima di un incidente. Quindi a ucciderlo non sarebbe stato un malore, come si era detto nei primi momenti.
Robcornelis Maria Huijben Uiben era di nazionalità olandese e lavorava per la Tmc Marine, società britannica che si sta occupando del recupero dello yacht, colato a picco la notte tra il 18 e il 19 agosto 2024 al largo della costa siciliana.
Una tragedia costata la vita a sette delle 22 persone a bordo, tra cui il magnate inglese Mike Lynch, che ne era il proprietario, e sulla quale si continua a indagare. La Procura di Termini Imerese ha aperto un fascicolo e sono ancora diverse le domande senza risposta.
Secondo quanto emerso, il sommozzatore era sceso con alcuni colleghi per effettuare il taglio del boma (ossia la trave orizzontale attaccata all'albero di una barca a vela e che sostiene la vela principale, ndr), un'operazione preliminare per rimuovere l'albero del veliero.
A questo punto sarebbe rimasto vittima di un incidente e non di un malore, come si era ipotizzato inizialmente. Per lui i soccorsi si sono rivelati inutili. C'è già chi parla di una "maledizione del Bayesian".
Stando a quanto ricostruito i sub, non essendo riusciti con le chiavi inglesi a tagliare il boma, erano quindi scesi con una sorta di fiamma ossidrica. Una volta tagliato, il boma sarebbe schizzato e un pezzo di metallo avrebbe colpito Huilben Uiben.
Le riprese dell'intervento si sono quindi interrotte e sono stati avviati i soccorsi. Il recupero del veliero potrebbe quindi allungarsi nel tempo, dato che la procura di Termini Imerese ha avviato una nuova indagine. Sul molo di Porticello si è recato lo stesso pm che coordina l'inchiesta principale, Raffaele Cammarano.
Sul corpo di Robcornelis Maria Huijben Uiben potrebbe essere disposta l'autopsia nelle prossime ore.
La società britannica Tmc Marine ha diffuso un comunicato per esprimere cordoglio e sottolineare che offrirà "piena collaborazione" per fare luce su quanto accaduto.
si legge sulla nota.
Intanto i lavori sono stati sospesi e potrebbero essere disposti nuovi sopralluoghi sul luogo dell'incidente, oltre che verifiche sulle attrezzature e sulle misure di sicurezza adottate.
Il Bayesian, yacht di lusso di 56 metri, è affondato dopo una violenta tempesta, in appena 16 minuti. Realizzato dai cantieri Perini Navi di Viareggio, era caratterizzato da un albero maestro in alluminio di 75 metri: il secondo più alto al mondo.
Secondo le indagini il veliero - considerato 'inaffondabile' - potrebbe essere colato a picco così velocemente a causa di un "downburst", ossia di una discesa di aria fredda che avrebbe dato origine a venti orizzontali molto forti.
Alcuni esperti hanno però sollevato dubbi sul maltempo come la sola causa per quanto avvenuto mentre, stando a un'inchiesta del New York Times, proprio l'albero di 75 metri lo avrebbe reso vulnerabile al ribaltamento. Alcuni dettagli progettuali, inoltre, avrebbero aumentato il rischio che imbarcasse acqua se, colpito da una tempesta, si fosse adagiato su un lato.
Oltre a presunte criticità tecniche e al forte maltempo, alla base del disastro potrebbero esserci anche negligenze ed errori umani: tre membri dell'equipaggio sono stati infatti iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Termini Imerese.
A distanza di meno di un anno, un altro nome si è purtroppo aggiunto alla lista delle vittime del disastro.