All'indomani della solenne parata militare di Mosca per le celebrazioni del Giorno della Vittoria, a Kiev è arrivata la cosiddetta 'coalizione dei volenterosi': Francia, Inghilterra, Germania e Polonia.
Emmanuel Macron, Friedrich Merz, Keir Starmer e Donald Tusk sono stati accolti dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky e dalla moglie Olena, in occasione della prima visita congiunta di questi quattro leader europei nella capitale ucraina.
Assente l'Italia. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni sarà presente in videoconferenza da Roma, come annunciato, nella serata di ieri, con una nota ufficiale di Palazzo Chigi. Questa scelta ha suscitato numerose speculazioni sulla reale posizione del governo italiano riguardo al conflitto russo-ucraino.
L'assenza dell'Italia dal tavolo dei leader europei viene indicata dall'opposizione come un segnale di debolezza da parte della presidente del Consiglio italiana.
Ma cosa sta succedendo in queste ore a Kiev e perché Giorgia Meloni ha deciso all'ultimissimo momento di non partecipare?
Il treno notturno su cui hanno viaggiato il presidente francese, Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il premier britannico Keir Starmer e il primo ministro polacco Donald Tusk, è arrivato alla stazione di Kiev poco dopo le 7 (ora italiana). I leader UE sono stati accolti dal presidente Volodymyr Zelensky e dalla moglie Olena.
Il viaggio, il primo congiunto dei quattro leader, ha come l'obiettivo di ribadire l'appoggio dell'Europa al governo ucraino e alla proposta di un cessate il fuoco di 30 giorni, già concordato tra Kiev e Washington, che però Mosca ancora non ha accettato.
In parallelo, il viaggio rappresenta anche un tentativo europeo di rafforzare la propria influenza nella risoluzione del conflitto, recuperando terreno rispetto al ruolo dominante degli Stati Uniti.
Hanno dichiarato i quattro leader europei. Una dichiarazione a cui il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha risposto affermando che la Russia accetterà il cessate il fuoco solo se gli alleati sospenderanno le forniture di armi all'Ucraina.
Soirée pyjamas des 3 zozos va-t-en guerre #Macron #Merz et #Starmer dans un train en direction de Kiev ! ????????♂️ (cf vidéo ⤵️)
— Florian Philippot (@f_philippot) May 10, 2025
Combien de milliards vont-ils encore claquer là-bas aujourd’hui ?
Macron a-t-il l’autorisation des Français pour envoyer des troupes ? Non !
Parlementaires… pic.twitter.com/KFxAs8teK7
Dalla capitale ucraina continuano ad arrivare immagini dei quattro leader europei insieme al presidente Zelensky.
Dopo la foto nella Basilica di San Pietro ai funerali di Papa Francesco tra Donald Trump, Macron, Starmer e Zelensky, Giorgia Meloni non figurerà neanche nella foto di Kiev, che sancisce ulteriormente la saldatura dell'asse Francia-Germania. A cui si uniscono anche Inghilterra e Polonia.
Nella serata di ieri, Palazzo Chigi ha diramato una nota ufficiale in cui si informava che la Presidente del Consiglio avrebbe partecipato all'incontro, ma in video collegamento.
Nonostante il sostegno costante dimostrato fin dall'inizio del conflitto, Meloni ha deciso di non unirsi alla delegazione a Kiev. La scelta potrebbe essere legata alla formula dell’incontro, definito “coalizione dei volenterosi”, espressione che la premier ha più volte evitato di sottoscrivere. Zelensky stesso, il giorno prima, aveva dichiarato:
“In Ucraina ci stiamo preparando a incontrare i leader della coalizione dei volenterosi”.
Sulla scelta della presidente del Consiglio, potrebbero aver influito anche i rapporti sempre più tesi con la Francia, oltre a una strategia di prudenza politica: partecipare da remoto consente all’Italia di manifestare sostegno senza un’esposizione diretta. In caso di successo del vertice, Roma potrà rivendicare il proprio contributo; in caso contrario, avrà evitato un coinvolgimento troppo visibile.
Nella scia delle speculazioni sull'assenza dell'Italia al vertice di Kiev si inseriscono i leader di opposizione che accusano la presidente Meloni di aver isolato l'Italia in ambito internazionale, facendole perdere il ruolo di guida in Europa.
Secondo il centrosinistra l'atteggiamento del governo è un danno per il Paese che da protagonista si è trasformato in spettatore.
Ha attaccato Matteo Renzi sui suoi canali social.
ha dichiarato, invece, la vicepresidente PD della commissione Esteri della Camera, Lia Quartapelle, che posta la foto di Draghi, Macron e Scholz in treno verso l’Ucraina a confronto con quella della recente visita a Kiev di Macron, Merz, Starmer e Tusk sulla quale, per l'esponente dem, "pesa l’assenza dell’Italia".
È molto più che una foto sulla strada verso Kyiv. L’invasione russa contro l’Ucraina sta ridisegnando l’Europa e accelerando l’integrazione europea.
— Lia Quartapelle (@LiaQuartapelle) May 10, 2025
Fa male da italiana constatare che tre anni fa l’Italia era al centro di questo impegno, e che oggi non c’è. pic.twitter.com/E9npnMjKi9
Più duro di tutti è l'attacco del leader M5s, Giuseppe Conte, che ha definito fallimentare la strategia del Governo in Ucraina con “Meloni che prima ha sbagliato tutto e ora resta a guardare le scelte degli altri o li ascolta da remoto, collegata da Chigi in videoconferenza".