Con due sole giornate al termine, la stagione di Serie A si prepara a vivere un finale al cardiopalma, dove tutto è ancora possibile sia in vetta che in coda alla classifica. In alto, Inter e Napoli sono separate da un solo punto, con due impegni durissimi che potrebbero rimescolare completamente le carte. Lo scudetto potrebbe decidersi all’ultima curva, o addirittura attraverso uno spareggio.
In basso, la situazione non è meno tesa: Empoli e Lecce sono appaiate a quota 28, Venezia è fuori a 29, e il Parma, apparentemente più sereno con i suoi 32 punti, rischia grosso con due partite sulla carta proibitive contro Napoli e Atalanta. Se i risultati si allineassero, potremmo trovarci davanti a uno storico doppio spareggio: uno per il titolo, l’altro per evitare la retrocessione in Serie B.
La grande novità degli ultimi regolamenti FIGC è lo spareggio per stabilire chi vince lo scudetto o chi retrocede, ma le modalità non sono identiche nei due casi. Lo spareggio Scudetto è una gara secca, in campo neutro: una partita senza appello, in caso di parità si va direttamente ai rigori, senza supplementari.
Lo spareggio Salvezza, invece, è articolato in due match: andata e ritorno. La squadra con il miglior piazzamento secondo la classifica avulsa ospiterà il ritorno, che può essere decisivo. A sua volta, la classifica avulsa si determina con cinque criteri in ordine gerarchico: punti negli scontri diretti tra le squadre a pari punti, differenza reti negli scontri diretti, differenza reti generale, gol segnati nel campionato, sorteggio.
Anche qui, se il punteggio complessivo tra andata e ritorno è pari, si va direttamente ai rigori, senza tempi supplementari, e non vale più la regola del gol in trasferta, ormai abolita come nelle coppe europee.
Nella bagarre salvezza, la situazione è estremamente fluida. Lecce, Empoli e Venezia sono tutte a un passo l’una dall’altra e potrebbero facilmente chiudere a pari punti. Se due squadre dovessero arrivare appaiate al 17° posto, scatterebbe, come abbiamo detto, lo spareggio. In tal caso, i salentini sembrano in vantaggio: il Lecce ha ottenuto risultati positivi negli scontri diretti sia contro l’Empoli che contro il Venezia, oltre ad avere una situazione favorevole anche con il Parma. Questo significa che, in caso di pari punti, la formazione di Giampaolo avrebbe la precedenza nella classifica avulsa e quindi il diritto a giocare il ritorno in casa nello spareggio.
Se invece le squadre a pari punti fossero tre, il discorso si complica. Si applicherebbero gli stessi criteri per determinare le due “migliori” tra le tre (o più), che andrebbero a giocarsi lo spareggio. Anche qui, il Lecce risulterebbe favorito, seguito probabilmente dal Venezia, mentre l’Empoli sembra avere lo svantaggio maggiore nei confronti diretti. Il Parma, che al momento ha 32 punti, non può considerarsi al sicuro: i prossimi due impegni sono contro Napoli e Atalanta, e lo spettro di fare zero punti è concreto. Basterebbe che le tre rivali dirette raccogliessero quattro punti ciascuna nelle ultime due giornate per trascinare anche i crociati nello scontro salvezza.
La possibilità di vivere sia uno spareggio Scudetto che uno per la salvezza nella stessa stagione sarebbe un evento storico per la Serie A. Mai come quest’anno il nuovo regolamento si sta dimostrando determinante, portando la tensione competitiva a livelli altissimi fino all’ultimo minuto della 38ª giornata.
Inter e Napoli si giocano la gloria, Lecce, Empoli, Venezia (e forse anche il Parma) lottano per non sprofondare nell’incubo della retrocessione. In mezzo, migliaia di tifosi con il fiato sospeso. Prepariamoci: potremmo assistere a un finale che entrerà di diritto nella storia del calcio italiano.