Jannik Sinner continua la sua marcia trionfale agli Internazionali d’Italia. Dopo aver dominato De Jong al debutto, lasciando appena due giochi all’olandese, il numero uno del mondo ha superato senza grandi difficoltà anche Francisco Cerúndolo e il norvegese Casper Ruud, mostrando una condizione fisica e mentale impressionante. Ora, però, lo attende la prova del nove: la semifinale contro Tommy Paul, attualmente numero 12 del ranking ATP e secondo statunitense in classifica dopo Taylor Fritz. Si tratta di un match che promette spettacolo, tra due giocatori in grande forma e dal gioco molto diverso. Ma chi è Tommy Paul? E soprattutto: si sono già incrociati in passato questi due giocatori?
Classe 1997, Tommy Paul è un tennista statunitense di 27 anni che ha conosciuto una crescita costante nel corso delle ultime stagioni. Alto 185 cm per 82 kg, Paul è un giocatore completo: solido da fondo, rapido nelle discese a rete, aggressivo quanto basta per mettere in difficoltà anche i migliori del circuito.
Originario del New Jersey, ha fatto parlare di sé già nel 2015 quando vinse il Roland Garros a livello juniores, ma è stato solo dal 2021 in poi che ha iniziato a ritagliarsi un posto stabile tra i grandi. In quattro anni ha scalato oltre 30 posizioni nel ranking ATP, fino a raggiungere il best ranking, la posizione numero 9, lo scorso gennaio. Curiosamente, proprio in quel mese aveva già affrontato Jannik Sinner in un match molto atteso agli US Open: un precedente che potrebbe portare fortuna all'altoatesino, che nel torneo ottenne una vittoria schiacciante contro l'americano.
Tommy Paul vanta quattro titoli ATP in carriera, tutti conquistati tra il 2021 e il 2024. Il primo successo risale allo Stockholm Open, dove nel 2021 sconfisse Denis Shapovalov in finale. Quello è stato il trampolino di lancio per un 2024 memorabile, l’anno della sua definitiva consacrazione: ha vinto tre tornei, tra cui il prestigioso Queen’s Club Championships, primo titolo sull’erba e unico ATP 500 del suo palmarès, battendo Lorenzo Musetti in due set.
A seguire è arrivata la vittoria sul cemento indoor a Dallas, e infine il bis a Stoccolma, dove ha superato Grigor Dimitrov in finale con un netto 6-4, 6-3. In ambito Slam, il suo miglior risultato resta la semifinale agli Australian Open 2023, persa contro Novak Djokovic. Nei Masters 1000, invece, ha raggiunto quattro semifinali, tra cui due volte consecutive a Roma, impresa non da poco, oltre a Indian Wells 2024 e al Canadian Open 2023. Da ricordare anche la medaglia di bronzo vinta alle Olimpiadi nella finale per il terzo posto giocata in doppio con Taylor Fritz. Nonostante qualche battuta d’arresto, come le uscite premature a Cincinnati e Montreal, Paul si è imposto come uno degli avversari più temibili del circuito.
La semifinale tra Jannik Sinner e Tommy Paul si preannuncia come un match certamente non scontato. Sinner parte favorito, forte del suo status di numero uno del mondo e di una forma scintillante, ma Paul rappresenta un ostacolo tutt’altro che semplice: è veloce, ha esperienza, e ha già affrontato (e conosce) le caratteristiche dell’altoatesino.
E poi la sua capacità di adattarsi a diverse superfici lo rende pericoloso anche sulla terra rossa del Foro Italico. Se Jannik vuole raggiungere la finale del Masters 1000 romano, dovrà mantenere alta la concentrazione e sfruttare al massimo i suoi punti di forza. Per Tommy Paul, invece, è l’occasione per centrare la sua prima finale in un torneo di questo livello. Un match che può dire molto non solo sul presente, ma anche sul futuro di entrambi.