È un weekend storico quello che si appresta a vivere il tennis italiano agli Internazionali d’Italia. Per la prima volta in assoluto, un tennista italiano e una tennista italiana giocheranno le rispettive finali nello stesso torneo professionistico: Jannik Sinner, numero due del mondo, e Jasmine Paolini, sorpresa del circuito WTA, porteranno i colori azzurri nell’atto conclusivo del torneo romano.
È un traguardo che va oltre i risultati: rappresenta una svolta nella percezione e nel posizionamento del tennis italiano nel panorama mondiale. E se l’attesa sportiva è già altissima, anche i numeri legati all’audience televisiva e alle presenze sul campo sono estremamente promettenti, segno che il movimento tennistico italiano sta facendo passi da gigante negli ultimi anni. Merito di Sinner, ovvimente, ma anche di tutti gli altri azzurri che ce la stanno mettendo tutta per elevare il nome dell'Italia a livello internazionale.
La risposta del pubblico è stata travolgente, sia davanti agli schermi che tra gli spalti del Foro Italico. Gli incontri di Paolini e Sinner hanno attirato complessivamente oltre un milione di spettatori televisivi in diretta tra Sky e SuperTennis, secondo i dati riportati da Digital News e Oasport.
Particolarmente rilevante è stato anche l’interesse per il doppio femminile con Sara Errani e Jasmine Paolini, che ha superato i 320.000 spettatori con uno share superiore al 3%. E il trend è stato in crescita costante: le fasi finali della cavalcata di Paolini hanno visto un picco di quasi 400.000 spettatori con uno share del 4,72%, cui vanno sommati i numeri della pay TV.
Anche dal vivo il successo è tangibile: si sono già superate 350.000 presenze complessive al Foro Italico, e si prevede un’ulteriore impennata in vista delle due finali. È un segnale fortissimo: il tennis in Italia non è mai stato così seguito e amato. Questo potrebbe portare anche a un apliamento delle strutture del Foro Italico, che ha ricevuto qualche piccola critica a causa delle sue dimensioni ridotte.
Se Jannik Sinner e Jasmine Paolini dovessero vincere entrambi i loro match, ci troveremmo di fronte a un’impresa senza precedenti. Due vittorie italiane nelle finali maschile e femminile dello stesso torneo di prestigio, un Masters 1000 per l’ATP e un WTA 1000, non si sono mai viste nella storia del tennis professionistico. Ma si tratta di un'impresa tutt'altro che semplice, sia per Paolini che per Sinner.
L'altoatesino sta disputando un torneo straordinario, ma è risaputo che la terra rossa non sia la sua superficie preferita: più lenta, più faticosa, meno adatta al suo gioco esplosivo. Dall’altra parte della rete, con ogni probabilità, ci sarà Carlos Alcaraz, autentico specialista del rosso, capace di trasformare ogni scambio in una trappola per l’avversario. Paolini, invece, sta sorprendendo per solidità e lucidità, e se manterrà il livello mostrato finora, potrà giocarsi le sue carte fino in fondo.
Al di là del risultato finale, gli Internazionali d’Italia 2025 segnano un punto di svolta per il tennis italiano. La crescita di pubblico, il livello altissimo degli atleti in gara e l’entusiasmo collettivo che si respira a Roma sono tutti segnali di un movimento maturo, ambizioso e pronto a dominare.
Con tre finali su quattro a tinte azzurre, Sinner, Paolini e il doppio femminile con Errani, il bilancio è già eccezionale. Se a questo si aggiungesse la consacrazione in finale, il Foro Italico si trasformerebbe in un teatro di gloria sportiva come mai prima d’ora. L’Italia tennistica, oggi più che mai, guarda tutti dall’alto. Se solo Musetti avesse staccato il pass per la finale, ora si parlerebbe dell'ennesimo record.