L’ennesimo disastro. Non si possono usare altri termini per descrivere l’ultima, deludente prestazione della Ferrari nelle qualifiche del Gran Premio di Imola 2025. Sul tracciato di casa, l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, il Cavallino Rampante è clamorosamente crollato in Q2, con Charles Leclerc e Lewis Hamilton che hanno chiuso rispettivamente all’11° e al 12° posto.
Una batosta inaspettata, che sa di umiliazione soprattutto davanti ai tifosi italiani accorsi numerosi per sostenere la Scuderia. A questo punto della stagione, ogni scusa sembra aver perso peso: la Ferrari non è semplicemente in difficoltà, è tecnicamente e strategicamente indietro. Gli aggiornamenti promessi non hanno portato i frutti sperati, e le rivali, McLaren in primis, sembrano aver fatto un balzo in avanti che Maranello non è riuscita a seguire.
La delusione è palpabile nei volti e nelle parole dei protagonisti. Charles Leclerc, amareggiato e visibilmente scosso, ha espresso un forte senso di frustrazione, sottolineando come la vettura non abbia il potenziale necessario per competere e che la prestazione odierna è semplicemente inaccettabile.
Il monegasco ha criticato anche le soluzioni tecniche del team, ribadendo che, a prescindere dalla gestione delle gomme, la monoposto non risponde come dovrebbe. Lewis Hamilton, alla sua prima stagione in rosso, si è detto distrutto e incapace di spiegare cosa non abbia funzionato. Nonostante la sensazione di aver fatto tutto il possibile nel proprio giro veloce, la macchina non è stata in grado di capitalizzare la gomma nuova. Secondo lui, il problema principale resta l’incapacità cronica di sfruttare al meglio gli pneumatici.
Frédéric Vasseur, team principal Ferrari, ha provato a mantenere una certa lucidità, ma ha ammesso che la situazione è molto simile a quella vista a Miami. Per lui, la squadra paga un doppio limite: da un lato un deficit di potenziale puro della macchina, dall’altro un’esecuzione insufficiente durante le qualifiche. Ha riconosciuto che se tutto fosse andato per il verso giusto, il massimo risultato possibile sarebbe stato un quarto o quinto posto. Non abbastanza per una scuderia come Ferrari.
Mentre la Ferrari affonda, la McLaren si conferma la sorpresa più brillante del weekend emiliano. Nella seconda sessione di prove libere, Oscar Piastri ha segnato il miglior tempo con un eccellente 1:15.293, precedendo di soli 25 millesimi il compagno di squadra Lando Norris. Una doppietta che certifica lo stato di forma straordinario della monoposto di Woking, capace di adattarsi perfettamente al layout tecnico e veloce del circuito di Imola.
Dietro alle due McLaren, sorprende la Alpine di Pierre Gasly, che con un ottimo 1:15.569 ha conquistato il terzo tempo, dimostrando una competitività inaspettata rispetto a quanto visto nelle FP1. In quella sessione, infatti, era stato Carlos Sainz a chiudere in terza posizione, prima che la Ferrari sprofondasse nella realtà amara del sabato.
Il Gran Premio di Imola 2025 rischia di passare alla storia non per un trionfo del Cavallino Rampante, ma per una delle sue peggiori figure sul suolo di casa. Le parole di Leclerc e Hamilton hanno un tono rassegnato, e Vasseur non è riuscito a mascherare il disagio di un’intera squadra che sembra aver perso la bussola.
Le scuse ai tifosi sono doverose, ma ora è il momento di dare risposte concrete. Il potenziale, come ripetuto dal team principal, forse c’è, ma non si vede. Le avversarie continuano a migliorare, mentre la Ferrari gira a vuoto. Imola, che avrebbe dovuto essere una vetrina, è diventata uno specchio crudele. E finché la realtà non cambierà in pista, ogni parola rischia di diventare solo rumore.