Jasmine Paolini e Sara Errani hanno scritto una pagina memorabile del tennis italiano: dopo il trionfo nel singolare contro Coco Gauff, Paolini ha completato uno straordinario “en plein” vincendo anche il torneo di doppio in coppia con Sara Errani. Le due azzurre hanno battuto in finale il duo composto da Veronika Kudermetova ed Elise Mertens con il punteggio di 6-4 7-5, al termine di un match bellissimo che le ha viste rimontare da 0-4 in entrambi i set. Il match point è arrivato sul 40 pari, e a chiuderlo è stata ancora una volta Paolini, con una freddezza da veterana.
Una prestazione di carattere, lucidità e grande sintonia, che ha consegnato all’Italia un successo che mancava da 35 anni: l’ultima a vincere sia il singolo che il doppio al Foro Italico era stata Monica Seles. Perché nel doppio, Sara Errani è una garanzia? Basta guardare la sua carriera per capirlo.
Con la vittoria di oggi, Sara Errani raggiunge quota 34 titoli WTA in doppio, un traguardo impressionante che la consacra come una delle più vincenti tenniste italiane di sempre. Di questi, ben 7 sono arrivati insieme a Jasmine Paolini, con cui ha vinto anche due titoli nel 2025.
Ma la sua collezione di trofei non si ferma qui: Errani ha vinto anche 9 titoli in singolare, per un totale di 43 titoli WTA in carriera. I successi in doppio, però, rappresentano il cuore pulsante della sua carriera: tra i più prestigiosi, spiccano 5 titoli del Grande Slam e un oro olimpico.
A questi si aggiungono numerosi successi in competizioni minori e internazionali, costruiti grazie a una solidità tecnica, una determinazione feroce e una comprensione del gioco in coppia davvero unica. Anche a 38 anni, Errani continua a essere protagonista nei grandi tornei, dimostrando che la classe non ha età.
Oltre ai trofei, la carriera di Sara Errani è costellata da una serie di record che ne certificano l’immensità. È l’unica tennista italiana ad aver vinto 687 incontri in singolare (dato aggiornato al 30 ottobre 2024) e a essere rimasta in Top 10 per ben 94 settimane consecutive. Nel 2012 ha vinto 4 titoli WTA in una sola stagione (Acapulco, Barcellona, Budapest e Palermo) e ha chiuso l’anno in Top 10, risultato replicato anche nel 2013. Sempre nel 2012 ha raggiunto la finale in singolare e in doppio al Roland Garros, impresa eguagliata soltanto da Jasmine Paolini nel 2024.
È stata testa di serie numero 4 agli US Open 2013 (eguagliata da Paolini all’Australian Open 2025) e ha partecipato per due anni consecutivi alle WTA Finals sia in singolare che in doppio. In carriera ha disputato 60 finali WTA tra singolo e doppio, vincendo almeno un titolo ogni stagione per 11 anni consecutivi. Con Roberta Vinci ha completato il Career Grand Slam in doppio e ha raggiunto anche il Career Golden Slam grazie all’oro olimpico.
Nel 2024, insieme ad Andrea Vavassori, ha vinto lo US Open in doppio misto, diventando la prima italiana a conquistare una finale Slam mista con un connazionale. Infine, in Fed Cup (oggi Billie Jean King Cup), ha totalizzato 28 vittorie con la maglia azzurra.
Il successo odierno non è soltanto un altro trofeo nella ricca bacheca di Sara Errani, ma anche un riconoscimento simbolico per una carriera costruita sulla costanza, sul lavoro e su una visione del gioco che ha pochi eguali. Al suo fianco, Jasmine Paolini ha vissuto una settimana da sogno, centrando il prestigioso doppio successo agli Internazionali d’Italia, proprio come Monica Seles nel 1990.
Un’impresa che racconta molto del momento d’oro del tennis italiano femminile. E mentre le luci del Foro Italico si abbassano sul trionfo azzurro al femminile, già si accendono per la sfida di questa sera: la finale del singolare maschile tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Un altro capitolo della nuova rivalità del tennis mondiale, e chissà che non sia un'altra serata storica per il tricolore.