Una volta erano inseparabili. Marco Baldini e Rosario Fiorello formavano una delle coppie più affiatate della radio e della televisione italiane: divertenti, ironici, travolgenti. Sembrava impossibile pensare all’uno senza l’altro. E invece oggi, a distanza di anni, quel sodalizio artistico si è spezzato.
Ma cosa è davvero successo tra i due amici di lunga data? A raccontarlo è stato lo stesso Baldini, che in una recente intervista al Corriere della Sera ha fatto i conti con i suoi fantasmi del passato. E con un’amicizia che non tornerà più come prima.
Così affiatati sul set, da portare il loro rapporto d'amicizia anche al di fuori degli studi televisivi, eppure la rottura è arrivata anche per lo storico duo composto da Marco Baldini e Rosario Fiorello. La storia, però, è più intricata di quanto sembri. Marco Baldini, voce storica della radio, ha attraversato un periodo nero, nerissimo, fatto di problemi economici, raggiri, minacce e, stando a quanto dice, anche legami con ambienti malavitosi.
In principio si parlava di ludopatia: Baldini ha dichiarato di essere affetto da una dipendenza dal gioco d’azzardo, una confessione che ha fatto scalpore e che è finita anche in un libro autobiografico - "Il giocatore (ogni scommessa è debito)" - e persino in un film, "Il mattino ha l’oro in bocca".
Ma oggi, a distanza di anni, la verità sembra ben diversa: "La storia della ludopatia me la sono inventata con il mio avvocato per coprire problemi ben più gravi": a confessarlo lo stesso conduttore, con un mea culpa senza precedenti. Altro che cavalli e schedine: dietro c'erano investimenti sbagliati, usurai, e una truffa immobiliare da due miliardi di lire. Insomma, un disastro annunciato.
Nel mezzo di questo vortice, Baldini ha anche detto cose che non avrebbe mai dovuto dire. E - purtroppo - c'è andato di mezzo anche il suo amico e collega, visto che ne ha dette di cotte e di crude persino su Fiorello, durante una telefonata intercettata. Parole pesanti, dette in un momento di rabbia e disperazione, in cui Baldini accusava l’amico di non pagarlo abbastanza, di far guadagnare solo "briciole" a chi gli stava intorno. Uno sfogo velenoso che, inevitabilmente, ha lasciato il segno.
Fiorello, da parte sua, ha cercato di stargli accanto, gli ha dato tempo e fiducia. Ma alla fine ha detto basta. Non per cattiveria, ma perché "non c’era più ciccia", come ha raccontato Baldini. In altre parole: il rapporto professionale era ormai logoro, compromesso.
Oggi, Baldini non cerca scuse: "Ho sbagliato io. È tutta colpa mia". Eppure, nonostante la consapevolezza, sa che un ritorno con Fiorello non potrà mai esserci. I due si sentono ogni tanto, ma il gelo resta. La fiducia si è spezzata. "Una persona fa fatica a fidarsi di chi parla di te in un certo modo", ha detto con amara lucidità.
Nonostante tutto, però, Baldini non serba rancore. Anzi, è quasi grato che Fiorello lo abbia perdonato "umanamente", se non professionalmente. Ma il tempo delle risate condivise e dei record d’ascolto è ormai alle spalle. E non tornerà più. Adesso, però, il conduttore radiofonico ha lo sguardo proiettato sul presente (e i conti - sfortunatamente - ancora in rosso). Oggi Marco Baldini ha 65 anni, una compagna molto più giovane di lui – 26 anni di differenza – e un figlio piccolo da crescere. Lavora ancora, in piccole emittenti come Lazio TV e Radio Roma Sound, dove conduce programmi minori.
Racimola "uno stipendiuccio", come dice lui stesso, e cerca di tirare avanti. "Ho 29 euro sul conto", ha rivelato senza giri di parole. Un contrasto drammatico se si pensa che, ai tempi d’oro, arrivava a guadagnare fino a 800 mila euro l’anno. Ma ora quel passato sembra appartenere a un’altra vita, sebbene Baldini non rinneghi nulla, nemmeno i momenti in cui "faceva il cretino per soldi", come dice ironicamente. L’importante, per lui, è pensare al presente. E al figlio Leonardo, la sua priorità assoluta.
Il vero dramma, però, è che il passato non lo molla. E non tanto per i soldi, ma per la reputazione: "La gente ci pensa non due, ma venti volte prima di darmi una mano". È lo stigma del "bugiardo redento": prima ha raccontato di essere un ludopatico, poi ha detto che era tutto inventato. Come fidarsi ora?
"Mi sono documentato per scrivere il libro, ma ne sapevo poco o nulla - ha raccontato - e nella ricerca per essere credibile… ci sono cascato davvero". Una sorta di "metodo Stanislavskij" al contrario e decisamente andato male, dove la finzione è diventata realtà. Ma non fino in fondo: "Non ho mai perso 40 milioni in una giocata, come avevo scritto". La realtà era più dura, e molto più pericolosa.
E Fiorello? Cosa resta oggi? Una vita ricostruita a fatica, tanti rimpianti: "È impossibile una reunion. Ho fatto errori imperdonabili", ripete Baldini. Ma sotto sotto si percepisce il dispiacere, forse anche il desiderio inespresso di una seconda possibilità. Che, però, difficilmente arriverà. Lui lo sa. E forse è proprio questo il peso più grande da portare. Perché si può sbagliare, si può cadere e anche rialzarsi. Ma certe ferite, specie quelle inferte alle persone che ci hanno voluto davvero bene, lasciano cicatrici che non guariscono mai del tutto.