L’exploit del Partito Democratico e del centrosinistra al primo turno delle elezioni amministrative 2025 si riflette anche nei primi sondaggi politici post voto. In attesa di conoscere gli esiti dei ballottaggi e della partita decisiva dei referendum abrogativi sul lavoro e la cittadinanza di domenica 8 e lunedì 9 giugno, il partito di Elly Schlein riprende a crescere dopo settimane di cali nei sondaggi.
Un piccolo balzo in avanti che al Nazareno sperano possa rappresentare l’inizio della rimonta sul partito della presidente Giorgia Meloni, stabilmente sopra il 30%.
I prossimi sette giorni saranno decisivi per il centrosinistra, più che per il centrodestra: la manifestazione pro-Gaza in programma sabato 7 giugno a Roma - senza un pezzo della coalizione (Azione e Italia Viva) - e il voto del fine settimana, indicheranno alla leader del campo largo se proseguire sulla strada finora tracciata o se modificare traiettorie e strategie.
Dopo settimane di segno negativo, il Partito Democratico ritorna a crescere nei sondaggi, trascinando il centrosinistra nei consensi. È quanto è emerso dal sondaggio realizzato da Swg per il Tg di La7.
Il partito di Elly Schlein guadagna lo 0,3% salendo al 23,1%, guadagnando un po' di terreno nell’inseguimento di Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni che resta ampiamente il primo partito d’Italia con il 30,5%.
Il Pd è, tuttavia, l’unico a crescere nel campo largo: il Movimento 5 Stelle registra una brusca frenata (stabile al 12,4%), dopo settimane di sondaggi in crescita. I risultati tutt’altro che entusiasmanti del primo turno delle amministrative si riflettono anche nel giudizio degli intervistati. Scende anche Alleanza Verdi e Sinistra (-0,1%) al 6,4%.
Il centrosinistra ha una base più compatta, ma ancora troppo debole per sfidare da solo il centrodestra. L'alleanza con M5S o Terzo Polo è quasi obbligata per essere competitivi nei collegi uninominali.
Nella coalizione di maggioranza, preoccupa la Lega che continua a perdere consensi. Questa settimana il partito di Matteo Salvini cede lo 0,2% scivolando all’8,2%. Consolida la sua corsa per diventare il secondo partito della coalizione, invece, Forza Italia di Antonio Tajani che sale dello 0,1% e oggi vale l’8,1%.
Il dualismo Forza Italia e Lega evidenzia un trend costante che potrebbe indicare un travaso di preferenze interno al centrodestra tra i due partiti.
Stabile e leader indiscusso nelle preferenze degli italiani, Fratelli d’Italia si tiene anche questa settimana abbondantemente sopra il 30%, trascinando la coalizione di maggioranza, vicino alla soglia del 50%.
In un sistema misto come quello italiano, questo può bastare a vincere in molti collegi uninominali, garantendo una maggioranza parlamentare, specialmente se l'opposizione resta divisa. La leadership di Meloni è salda.
E al Centro? Il dinamismo che da settimane caratterizza i partiti di centro si riflette anche nei sondaggi. La reunion di scopo tra Matteo Renzi e Carlo Calenda per Gaza, fa sognare i nostalgici del Terzo Polo.
I due leader, un tempo alleati e oggi nemici, si ritroveranno sullo stesso palco per la contromanifestazione sulla guerra in Medioriente, in programma venerdì 6 giugno a Milano.
Azione continua a crescere e sale al 3,3%, mentre Italia Viva perde un decimale scendendo al 2,5%. Cala anche +Europa ora all’1,5% (-0,2) e che spera in un boost di consensi dal referendum sulla Cittadinanza italiana di cui è promotore.
Se si votasse domani i partiti sotto il 3% sarebbero fuori dal Parlamento in base all’attuale legge elettorale, a meno che non si alleassero. Uno scenario che comprende campo largo (PD, M5S e AVS) e Terzo Polo, rappresenta, tuttavia l’unico scenario possibile per il centrosinistra per battere la corazzata Meloni.