03 Jun, 2025 - 12:13

Il mio ex è un narcisista! Sarà vero? Come riconoscerlo

In collaborazione con
Simona Ledda
Il mio ex è un narcisista! Sarà vero? Come riconoscerlo

In un'epoca in cui la psicologia è entrata nel linguaggio quotidiano (e nei feed di Instagram), una delle etichette più inflazionate è quella di narcisista. È bastato che ti offendesse, che sparisse senza spiegazioni o che ti sminuisse durante una discussione per convincerti che fosse affetto da disturbo narcisistico di personalità. Ma siamo davvero sicuri che sia così? Dare del narcisista a chi ci ha fatto soffrire può diventare un modo per mettere distanza tra noi e il dolore. Ma tra un vero narcisista clinico e un partner egoista, immaturo o semplicemente un po’ str***, c’è una differenza sostanziale — e ignorarla può diventare un boomerang.

Narcisismo: quando è un disturbo, non solo un insulto

Avere dei tratti narcisistici più o meno spiccati fa parte di moltissime personalità del tutto funzionali: riguarda l'autostima, il desiderio di piacere e di essere riconosciuti. Diventa un problema quando si trasforma in un funzionamento rigido e disfunzionale, in cui l'altro è visto solo come strumento di gratificazione. La persona con disturbo narcisistico di personalità manifesta la sua grandiosità a seguito di una ferita, un vuoto perenne che cerca di colmare nutrendosi di gratificazioni materiali, complimenti e convinzioni riguardo la propria autostima proprio in quanto questa autostima è inconsistente. Secondo il DSM-5, il disturbo narcisistico di personalità comporta un pattern pervasivo di grandiosità, bisogno di ammirazione e mancanza di empatia che causano compromissione significativa del funzionamento. Il DSM-5 è un testo per psicologi e psichiatri e prevede una serie di sintomi e criteri che il soggetto narcisista deve manifestare e che solo un clinico, un esperto della materia, può riconoscere e individuare. Non è sufficiente leggere la definizione di un manuale per poter identificare un disturbo mentale.

Narcisismo covert, overt e maligno: non sono tutti uguali

Nel parlare comune, spesso si confondono i tipi di narcisismo, rendendo la diagnosi ancora più difficile. Ecco alcune sfumature secondo uno dei massimi studiosi della personalità narcisista, Otto Kernberg:

  • Narcisismo overt: il termine significa “aperto”, è un soggetto che manifesta apertamente il proprio senso di grandiosità; è il classico "pavone", arrogante, egocentrico, sempre al centro della scena. Un esempio noto nei casi di cronaca nera di questa tipologia di narcisismo è Alessandro Impagnatiello, barman milanese condannato per aver ucciso a coltellate la sua compagna, Giulia Tramontano incinta di 7 mesi.
  • Narcisismo covert: significa “coperto”, “nascosto”, è un soggetto più subdolo, sensibile al rifiuto, passivo-aggressivo. Appare timido, ma anch’egli vive con un senso grandioso di sé seppur nascosto. Filippo Turetta, noto alla cronaca per aver ucciso Giulia Cecchettin , la ragazza che lo aveva lasciato, corrisponde a questo tipo di profilo personologico.
  • Narcisismo maligno: la forma più grave, spesso associata a tratti antisociali, manipolativi e ad aggressività distruttiva. Capire quale forma di narcisismo si ha davanti richiede competenze cliniche, non semplici test online o reel motivazionali.

Il narcisista in amore: è possibile riconoscere un narcisista dai messaggi?

Frasi come “i narcisisti non sanno amare” o “ti conquistano per poi annientarti” sono ovunque: nei reel virali, nei post sui social, nei blog che promettono di aiutarti a riconoscere un partner “tossico” in tre semplici mosse. Ma la realtà è molto più sfumata. Anche chi presenta tratti narcisistici o un disturbo narcisistico di personalità può provare forme di attaccamento e desiderio di connessione anche se in modo disfunzionale. Tuttavia, questo non significa che ogni partner che si è rivelato egoista, ambiguo o instabile debba essere catalogato come “narcisista patologico”. In molte relazioni complesse si intrecciano fattori come l'immaturità affettiva, la scarsa consapevolezza emotiva, oppure semplicemente una comunicazione rovinata da frustrazione e delusioni. Online si trovano elenchi di “frasi tipiche del narcisista”: “Senza di me non sei nulla”, “Ti inventi tutto”, “Esageri sempre”. Sono affermazioni gravi, certo, ma non sono la prova automatica di un disturbo di personalità. Potrebbero essere espressione di rabbia, insicurezza, incapacità di gestire il conflitto, o anche modelli relazionali interiorizzati nel tempo. È importante distinguere tra un vero quadro clinico — che richiede diagnosi e valutazione professionale — e un’esperienza relazionale dolorosa, che merita ascolto e rielaborazione, ma senza etichette affrettate.

Narcisista manipolatore: ma lo fa sempre apposta?

La manipolazione è una delle accuse più frequenti. Ma attenzione: non tutti i manipolatori sono narcisisti, e non tutti i narcisisti sono pienamente consapevoli delle proprie strategie. Alcuni agiscono per difesa, per paura del rifiuto o per modelli appresi nell’infanzia. Del resto il vero narcisista spesso è una persona che agisce con modalità manipolatorie proprio perché ha vissuto situazioni familiari traumatiche a cui ha reagito costruendo di sé un’immagine grandiosa proprio per proteggersi da tali fallimenti genitoriali e dalla sofferenza. Definire l'altro come “narcisista manipolatore” senza un’analisi approfondita può ridurre la complessità della relazione a uno stereotipo. Etichettare il proprio ex come narcisista può avere una funzione protettiva, attribuire all’altro un disturbo ci solleva dall’approfondire la relazione, ma non sempre ci aiuta davvero a guarire. Comprendere i meccanismi di coppia, i propri schemi affettivi e i segnali di allarme è molto più utile che cercare una diagnosi fai-da-te. Se una relazione ti ha ferito profondamente, cerca supporto. Uno psicologo può aiutarti a distinguere tra un legittimo bisogno di tutela e il rischio di trasformare la sofferenza in un’etichetta troppo facile. Perché a volte, sì, l’ex era davvero una persona negativa. Ma non necessariamente un narcisista.

 A cura di Simona Ledda

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