Patty Smith, nata Patricia Lee Smith il 30 dicembre 1946 a Chicago, Illinois, è una delle esponenti più influenti del panorama musicale e culturale degli ultimi decenni. La sua figura emerge come quella di una cantante, autrice, poeta e attivista, capace di combinare con maestria generi musicali come il rock, il punk e la poesia, creando un linguaggio unico e riconoscibile nel corso della sua eccezionale carriera negli ultimi 50 anni di storia.
Patty Smith si trasferisce a New York nel 1967, entrando in contatto con il fermento artistico della città. È nel Village, tra i club di Soho e Greenwich Village, che inizia a farsi conoscere come poetessa e performer. La sua svolta avviene negli anni ’70, grazie alla pubblicazione del suo primo album, Horses, nel 1975. Considerato uno degli album più importanti della storia del rock, Horses si distingue per il suo sound grezzo, energico e per le liriche potenti, molte di esse tratte da poesie di William Blake, Herman Melville, Arthur Rimbaud, che riflettono disagio, ribellione e spiritualità. La canzone più iconica del suo repertorio, Because the Night, scritta a quattro mani con Bruce Springsteen, rappresenta un vero e proprio inno per una generazione. La loro collaborazione, insieme a pezzi come Gloria (versione energica di un brano dei Them) e People Have the Power, consacra Patty come una voce autentica del movimento punk e della controcultura.
Patty Smith ha sempre mantenuto un forte impegno sociale e politico nel suo lavoro. La sua musica è intrisa di messaggi di pace, uguaglianza e lotta contro oppressione e ingiustizia. People Have the Power, del 1988, rappresenta il suo inno di speranza e di resistenza, diventando un simbolo di attivismo. La sua poesia e musica spesso si intrecciano, creando un’arte che invita alla riflessione personale e collettiva. Alcuni dei brani più importanti sono: Horses, nel suo album di debutto, che getta le basi del suo stile e scava nella forza purificatrice del rock vedendo la musica come un mezzo per affrontare le difficoltà e padroneggiare la gioia e la responsabilità nella vita. Because the Night, probabilmente il brano più famoso della cantautrice, esprime desiderio e liberazione attraverso il corpo come veicolo per fuggire dalla routine e dal controllo sociale. Dancing Barefoot, una canzone romantica, ma anche spirituale, che rappresenta l’amore e la ricerca di sé, ispirata dalla tragica storia di Jeanne Hebuterne, musa e compagna del pittore Amedeo Modigliani, che si suicidò dopo la dipartita dell’ amato compagno di vita. La canzone è una dedica per tutte le donne che si donano totalmente ai propri affetti.
Patty Smith è nota per le sue performance energiche e coinvolgenti. Ha dato profonda influenza specialmente nel periodo punk e della new wave degli anni 70. Grazie alla sua capacità di comunicare energia emotiva e spirituale con la sua sola presenza scenica, alcuni l’hanno definita quasi sciamanica. Svariati i suoi concerti memorabili, tra le più celebri performance quella del 1978 al CBGB di New York, dove ha portato il suo messaggio di ribellione e libertà, e le performance al Glastonbury Festival, uno degli eventi più significativi della sua carriera. Nel corso degli anni, ha condiviso il palco con artisti di rango, tra cui Bob Dylan, U2, Lou Reed e Patti LaBelle, creando momenti storici nel mondo della musica dal vivo. Nel 2007, durante il Celebrate Brooklyn Festival, Patty ha mostrato di essere ancora una performer potente e carismatica, capace di trasmettere emozioni intense anche a un pubblico internazionale di giovani e meno giovani. Mai arresa al tempo che avanza e in barba ai suoi 79 anni che la vedono ancora carica di spirito, altruismo, luce, Patti Smith terrà tre concerti in Italia nel 2025: a Venezia il 7 luglio in Piazza San Marco, a Roma il 15 settembre all'Auditorium Parco della Musica (Cavea) nell'ambito del Roma Summer Fest, e a Bergamo il 10 ottobre alla ChorusLife Arena per celebrare i 50 anni dell'album "Horses"
La vita privata di Patty Smith è stata sempre caratterizzata da un forte spirito libero e da un’intensa ricerca spirituale. È stata sposata con il produttore Fred Smith, da cui ha avuto due figli, Jackson e Jesse. La sua famiglia ha giocato un ruolo importante nel suo percorso artistico e personale. Patty ha anche avuto stretti legami di amicizia e collaborazione con figure come Robert Mapplethorpe, fotografo e artista, con cui ha condiviso un intenso rapporto di amicizia e creatività. La loro storia è raccontata anche nel libro e nel film Patty Hearst e nella biografia Just Kids di Patti Smith, un delicato ritratto della sua vita artistica e personale. Oltre alla musica e alla poesia, Patty Smith nutre passioni per l’arte, la letteratura e la spiritualità. È anche impegnata in cause sociali e ambientaliste, sostenendo movimenti per i diritti civili e la conservazione dell’ambiente.
La sua rete di amicizie e collaborazioni include alcune delle figure più influenti del mondo culturale e musicale. Oltre a Bruce Springsteen e Bob Dylan, ha collaborato con artisti come David Bowie, U2, Andy Warhol, e Michael Stipe degli R.E.M. La sua amicizia con David Bowie è particolarmente significativa, essendo stata un’ispirazione sia per lui che per lei stessa, condividendo tematiche di creatività e rivoluzione. Connessione significativa è nata tra la sua mente e quella del poeta e scrittore William S. Burroughs, basata sull’ ammirazione reciproca e sull’ influenza culturale condivisa. Entrambi facevano parte di un’epoca di fermento creativo e Smith ha più volte detto di trovare in Burroughs un maestro, citandolo spesso durante i suoi concerti e recitando dei suoi scritti.
Patty Smith si può considerare una vera e propria icona di libertà, espressione artistica, amore per la vita nonostante tutto. La sua musica, intrisa di poesia, passione e impegno sociale, ha attraversato generazioni e continenti, lasciando un’impronta indelebile nel panorama culturale mondiale. Ancora oggi, a quasi 80 anni, continua a esibirsi, con un approccio diretto e anticonformista, a scrivere e a ispirare nuove generazioni di artisti e attivisti, riaffermando il suo ruolo di voce che non si arrende e che crede fermamente nel potere della cultura di cambiare il mondo.
A cura di Gioia Blasi