Il circo è una forma di intrattenimento che affonda le sue radici nella storia antica, evolvendosi nel corso dei secoli sotto molteplici forme e tradizioni. La sua nascita può essere fatta risalire all’antica Roma, con le famose “circenses”, spettacoli di grande portata che combinavano corse di carri, acrobazie, combattimenti tra gladiatori e altre esibizioni pubbliche. Questi eventi erano progettati per divertire e allo stesso tempo consolidare il potere politico e sociale dell'impero.
L’arte del circo come la conosciamo oggi si è sviluppata nel 18° secolo in Inghilterra, grazie a figure come Philip Astley. Astley, considerato il padre del circo moderno, creò nel 1768 un anfiteatro circolare a Londra, dove si combinavano acrobazie equestri, giochi di abilità e spettacoli di vario genere. Da qui, il circo si diffuse in tutta Europa e oltre, diventando un fenomeno di massa. La sua evoluzione ha visto l’introduzione di numeri sempre più sofisticati, dall’equilibrismo all’uso di animali, fino a spettacoli acrobatici e di magia.
Il circo è itinerante per una serie di motivi storici e economici. In passato la natura nomade del circo era legata alla necessità di raggiungere un pubblico sempre nuovo e diverso, portando gli spettacoli in varie città e paesi. Questo modo permetteva ai circhi di sopravvivere economicamente raccogliendo i proventi dei diversi show inoltre il circo tradizionale, formato da una vita condivisa, in comunità, è sempre stato associato all’ idea del viaggiare e portare ovunque la sua gioia.
Oggi il circo ha subito molte trasformazioni, adattandosi ai tempi e alle sensibilità sociali. Il tradizionale circo con animali, spesso criticato per motivi di tutela degli animali, si sta riconfigurando in forme più moderne ed etiche, con un’attenzione maggiore alle esibizioni umane e alle tecnologie visive. La sperimentazione di nuovi linguaggi come il circo contemporaneo, che combina danza, teatro, acrobazia e arti visive, rappresenta la frontiera più innovativa. Tra i più noti circhi mondiali ci sono il Ringling Bros and Barnum & Bailey, storico circo statunitense, e il Cirque du Soleil, canadese, famoso per le sue produzioni di grande qualità artistica senza uso di animali.
Confrontando le due idee di circo, occidentale e orientale, si evidenzia una differenza di approccio e tradizione. Il circo occidentale, a partire dal 19° secolo, si è spesso basato su spettacoli di abilità e comicità, con grande enfasi sul divertimento e l’intrattenimento di massa. Al contrario, il circo orientale, come quello cinese, giapponese o indiano, ha radici più spirituali, con spettacoli che spesso combinano arti marziali, danza e rituali religiosi, puntando anche a un’esperienza estetica più meditativa e complessa.
Entrambi, soprattutto nei paesi della Cina e della Russia, hanno inserito uno studio e una grande attenzione nei confronti del contorsionismo, dove una insolita flessibilità del corpo umano sottoposto a ore e ore di allenamenti, produce torsioni estreme. Ha origini dalle danze tradizionali mongole che includevano posizioni che richiamavano a forme animali.
Nato a Montreal nel 1984, è formato da una compagnia di artisti internazionali che portano in via itinerante spettacoli dal vivo meravigliosi, innovativi, combinando danza, musica, teatro, senza l’uso di animali. Si distingue per i suoi spettacoli che fondono la tradizione circense ad elementi teatrali moderni con l’aiuto della tecnologia di luci ed effetti speciali per le coreografie. La sontuosità degli elementi scenici e dei costumi lo rende inimitabile, puntando sulla performance umana di altissimo livello con una forte componente narrativa che segue un tema allegorico principale ogni volta differente. Il cirque du soleil ha reso nota una canzone distintiva, che accompagna ogni spettacolo chiudendo lo show, “Alegria” che racconta la storia di un regno un tempo glorioso che ha perso il suo re ed è in conflitto tra il potere del vecchio ordine e dei giovani, in lotta nel nome della speranza e del rinnovamento. Ogni spettacolo offre acrobati eccezionali, giocolieri, mimo, trapezisti ed è una esperienza da vivere almeno una volta, perché capace di lasciare il segno.
Il circo più famoso d’ Italia è tradizionalmente considerato il circo Medrano. Nato nel 1873 è noto per la sua lunga storia e la varietà di spettacoli che offre, includendo in passato esibizioni con animali. Nel corso del tempo hanno offerto spettacoli di cavalli, pony, asini, leoni, tigri, elefanti, scimmie, cammelli, orsi, giraffe e ippopotami, tuttavia negli ultimi anni c è stata una crescente attenzione nei confronti dei diritti degli animali e al loro sfruttamento per il divertimento delle persone e molti circhi, come anche il Medrano, hanno scelto di concentrarsi su spettacoli differenti adattando le esibizioni a questa nuova forma di sensibilità, offrendo spettacoli stupendi ma senza la presenza di animali puntando sul talento e sull’ adrenalina offerta dagli artisti.
Il circo Orfei, di origine romagnola, è una delle dinastie più famose d’ Italia, ha una storia che ha origini legate al 19° secolo grazie a Paolo Orfei, sacerdote che abbandonò la tonaca per diventare saltinbanco. La vera svolta del circo Orfei ci fu con il figlio di Paolo, che fondò un piccolo circo con spettacoli di acrobazia e commedie. Nel corso degli anni la famiglia Orfei, numerosa e dedita alla vita circense, fu brava a mandare avanti la tradizione mescolando l’idea del circo con la presenza della televisione e del cinema mettendosi al passo con i tempi e contribuendo a rendere sempre più famosa la loro forma di intrattenimento. Pioniera del circo in televisione fu Moira Orfei, diventata celebre come domatrice di elefanti e addestratrice di colombe, acrobata e trapezista fondando il suo circo nel 1960 e contribuendo grazie alla sua personalità spumeggiante, aperta e esibizionista, alla notorietà del nome, dedicandosi anche ad una vita parallela da attrice grazie anche alla sua grande bellezza.
Il circo può essere preso come metafora della vita, con i suoi diversi personaggi e spettacoli, con le sfide, le sue gioie e le sue difficoltà. E’ legato all’ idea di confusione, esagerazione e colore, ma anche di dedizione, talento e creatività.
Nato come forma di intrattenimento pubblico nelle antiche civiltà, si è evoluto nel tempo in molte forme diverse. Oggi rappresenta non solo uno spettacolo di abilità fisiche, ma anche un voyage attraverso la cultura, l’arte e l’innovazione, riflettendo le sensibilità e i valori di diverse società nel mondo.
A cura di Gioia Blasi