21 Jul, 2025 - 13:43

Famiglia disfunzionale: un insieme di dolore e tossicità

In collaborazione con
Margherita Maurich
Famiglia disfunzionale: un insieme di dolore e tossicità

Quando si pensa al concetto di famiglia, si associano idee quali un rifugio, una rete di supporto o un luogo di affetto. Tuttavia, il nucleo famigliare può diventare fonte di dolore, insicurezza e tossicità. 

Una famiglia disfunzionale è un contesto in cui si manifestano con frequenza conflitti, comportamenti ingiusti o forme di abuso. In questo ambiente, i membri interiorizzano tali dinamiche, replicandole come se fossero normali, ostacolando così lo sviluppo di una comunicazione sana e di una crescita emotiva equilibrata. Gli strumenti educativi sono spesso inadeguati e il nucleo familiare, invece di rappresentare una fonte di sostegno, diventa un ostacolo al benessere individuale.

Spesso i genitori attuano comportamenti disfunzionali senza rendersene conto. Le cause possono essere molteplici: in certi casi è evidente che le scelte sono inadeguate, mentre in altri si agisce con l’intenzione di fare il meglio per il proprio figlio, senza però accorgersi che quelle stesse azioni possono finire per danneggiarli.

Da generazione in generazione

I genitori possono essere stati vittima in primis di queste dinamiche: crescono in contesti in cui la terapia è percepita come un’opzione esclusiva per i matti, in cui  piangere è sinonimo di debolezza e ciò che accade in famiglia va confinato tra le mura domestiche. Di conseguenza, assorbono i medesimi comportamenti, impedendo ai figli di vivere un’atmosfera famigliare autentica e affettiva. Ovviamente, anche le scelte consapevoli contano: frequentare persone poco affidabili, ad esempio, può trascinare in situazioni e comportamenti fallimentari che tolgono stabilità e fiducia.

Non aver mai elaborato i propri traumi

Tutti nella propria vita devono subire e superare degli eventi particolarmente dolorosi. Il trauma che ne deriva, se non trattato, costituisce un impedimento per una vita sana. Incidendo negativamente dal punto di vista psicologico, si riflettono sui rapporti famigliari, creando delle dinamiche destabilizzanti.

Anche i genitori possono soffrire di disturbi psicologici

Che siano traumi generazionali o derivino da situazioni di instabilità economica e sociale, anche i propri genitori possono soffrire di ansia o depressione. In alcuni casi, poi, si manifestano disturbi più gravi, come disturbi della personalità, schizofrenia o narcisismo, che influenzano profondamente il clima familiare.

La dipendenza da sostanze che alterano l’umore può provocare un lento ma inesorabile deterioramento psicologico ed emotivo, compromettendo profondamente il rapporto tra genitore e figlio. Le conseguenze possono includere una distanza fisica voluta o involontaria del figlio,  un distacco affettivo oppure la ripetizione, da parte del figlio, dei modelli comportamentali appresi nell’infanzia.

L’impatto dei rapporti disfunzionali

Le dinamiche familiari disfunzionali assumono forme diverse a seconda delle loro radici. In un ambiente affettivamente sterile, dove ogni emozione viene svalutata o criticata, cresce un senso profondo di insicurezza. Al contrario, un controllo genitoriale oppressivo che alterna manifestazioni esagerate di affetto a punizioni silenziose o privazioni materiali quando il figlio cerca autonomia crea un rapporto manipolativo e tossico.

Ricominciare a stare bene

La terapia è essenziale per ritrovare un proprio equilibrio. Riconoscere di vivere una situazione famigliare complessa è il primo passo per star bene con sé stessi. Non si potranno cambiare i propri genitori, ma si analizza e cambia il proprio approccio alla situazione. L’obiettivo è scegliere di stare bene: se ciò comporta l’allontanamento della persona tossica, che così sia. Non tutti i rapporti famigliari sono recuperabili e portarli avanti solo perché si è imparentati può creare ulteriori traumi profondi.

Creare nuove dinamiche

La famiglia disfunzionale è un luogo doloroso e intrinseco di dinamiche tossiche. Comprendere la complessità della situazione, accogliere il malessere che ne deriva e scegliere il proprio benessere è un atto estremamente coraggioso. Le scelte che si fanno dipendono unicamente da sé stessi: non bisogna lasciare che il proprio destino venga scritto da altre persone.

A cura di Margherita Maurich

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