21 Jul, 2025 - 17:26

Elena Matteotti, chi è la nipote di Giacomo e cosa ha detto sulla lapide distrutta e su Giorgia Meloni?

Elena Matteotti, chi è la nipote di Giacomo e cosa ha detto sulla lapide distrutta e su Giorgia Meloni?

Il 21 luglio 2025, la lapide commemorativa posta a Roma in memoria di Giacomo Matteotti è stata gravemente danneggiata da un atto vandalico che ha suscitato indignazione e condanna bipartisan nel mondo politico e civile. La lapide, simbolo della Resistenza e della lotta per la democrazia, era già stata negli anni passati oggetto di atti simili, ma questo episodio assume particolare gravità perché arriva al termine di un lungo anno di celebrazioni per il centenario dell’assassinio del deputato socialista.

Le reazioni istituzionali sono state immediate. Il sindaco di Roma ha annunciato il rapido ripristino e la sorveglianza del monumento. Anche parlamentari di diversi schieramenti hanno espresso indignazione, ricordando come Matteotti sia “uno dei simboli più fulgidi dell’antifascismo e della nostra democrazia”. Tuttavia, tra le molte voci, spicca quella di Elena Matteotti.

Elena Matteotti: età, genitori e origini

Elena Matteotti è la nipote di Giacomo Matteotti, figura simbolo dell’antifascismo italiano, assassinato dai fascisti il 10 giugno 1924 per le sue posizioni coraggiose e le sue denunce pubbliche contro la dittatura di Benito Mussolini. Elena è la figlia di Matteo Matteotti, uno dei tre figli di Giacomo e Velia, e nata nel 1957. Lavora come docente di italiano agli stranieri a Roma ed è conosciuta non solo per il ruolo di custode della memoria familiare, ma anche per la sua attività di testimonianza e impegno civico nella diffusione dei valori che il nonno rappresentava.

Nonostante il peso della sua eredità, Elena racconta di aver riscoperto solo in età adulta la vera portata del sacrificio del nonno. In famiglia, la vicenda di Giacomo era vissuta quasi come un tabù: un trauma troppo forte, rimosso per decenni, tanto che lei stessa ha ricostruito la storia familiare grazie a letture e testimonianze esterne.

Solo negli ultimi anni, soprattutto in occasione del centenario dell’omicidio di Matteotti, Elena si è fatta portavoce della memoria, impegnandosi in iniziative culturali, incontri pubblici e visite nelle scuole per tramandare la figura del nonno e i valori fondamentali di libertà, pluralismo e tolleranza.

Elena Matteotti: “Mi aspettavo un gesto dalla presidente Meloni”

Elena Matteotti ha affidato all’ANSA e ai principali organi di stampa un messaggio molto diretto dopo la distruzione della lapide dedicata a suo nonno Giacomo. “Mi aspettavo in primis un gesto della presidente del Consiglio Giorgia Meloni -ha affermato Elena-. Le avevo già chiesto di esprimersi un anno fa quando è cominciato il centenario. Sarebbe un atto doveroso, quello che tutti ci aspettiamo”. Ha poi aggiunto di aver accolto positivamente i gesti compiuti da ministri come Tajani e Giuli, ma secondo lei dalla premier dovrebbe arrivare una presa di posizione chiara e inequivocabile.

Il suo non vuole essere un giudizio personale, precisa Elena, ma una richiesta di riaffermazione dei valori contrari a ogni forma di sopraffazione. Secondo la sua testimonianza, il ricordo di Matteotti non deve ridursi a una ritualità vuota o diventare un semplice simbolo, ma restare un monito culturale e civile per l’intero Paese. Elena ribadisce che il fascismo di allora non c’è più, ma sottolinea quanto sia sempre necessario restare vigili di fronte a nostalgie autoritarie o minimizzazioni del passato.

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