22 Jul, 2025 - 12:14

Puntura zanzara del Nilo, come riconoscerla? Ecco quando preoccuparsi

Puntura zanzara del Nilo, come riconoscerla? Ecco quando preoccuparsi

Con l’arrivo dell’estate aumenta la presenza delle zanzare, tra cui alcune specie pericolose come la Culex pipiens, nota come “zanzara del Nilo”, responsabile della trasmissione del West Nile Virus (WNV). Negli ultimi anni, i casi registrati in Italia sono in crescita e la domanda più frequente riguarda come riconoscere una puntura di questa zanzara e i relativi sintomi, oltre alle misure di prevenzione indispensabili per proteggersi.

La febbre West Nile (o “febbre del Nilo Occidentale”) è una malattia infettiva causata dal West Nile Virus, appartenente alla famiglia dei Flaviviridae, la stessa della Dengue e della febbre gialla. Il virus viene trasmesso all’uomo quasi esclusivamente attraverso la puntura di zanzare infette, in particolare la specie Culex pipiens (la “zanzara comune”), attiva prevalentemente al crepuscolo e di notte.

Uccelli selvatici sono il serbatoio naturale del virus; le zanzare, pungendo questi uccelli, diventano vettori del WNV e possono trasmetterlo successivamente agli esseri umani e agli animali domestici o selvatici, come cavalli e in rari casi cani e gatti.

Come riconoscere la puntura (e la zanzara) del Nilo

Aspetto della zanzara del Nilo

La zanzara Culex pipiens:

  • È di colore brunastro omogeneo senza striature bianche (che invece caratterizzano la zanzara tigre).
  • Le sue dimensioni sono generalmente tra i 5 e i 7mm.
  • È attiva soprattutto al tramonto e di notte, sia all’aperto che in ambienti chiusi.

Segni locali della puntura

La puntura di Culex pipiens, come quella di altre zanzare, provoca:

  • Arrossamento e prurito locale sulla pelle.
  • Gonfiore e formazione di pomfi.

In genere, il sintomo locale è indistinguibile da quello provocato da altre zanzare; non esiste un segno cutaneo specifico della “zanzara del Nilo”.

Quando preoccuparsi?

Se dopo una puntura di zanzara (soprattutto in periodi e aree a rischio) si sviluppano sintomi strani oltre la reazione cutanea classica, è opportuno contattare il medico per escludere infezioni come il West Nile Virus.

Sintomi dell’infezione da West Nile Virus

L’infezione da West Nile Virus è asintomatica nell’80% dei casi: la maggior parte delle persone punte da una zanzara infetta non sviluppa alcun sintomo visibile.

Nel restante 20%, dopo un’incubazione di 2-14 giorni (fino a 21 giorni nei pazienti immunodepressi), compaiono sintomi lievi e simil-influenzali:

  • Febbre leggera o moderata
  • Mal di testa
  • Nausea e vomito
  • Stanchezza, dolori muscolari
  • Ingrossamento dei linfonodi
  • Occasionalmente, eruzione cutanea (maculopapulare, cioè pelle arrossata con piccole macchie o rilievi, soprattutto su tronco e arti)
  • Arrossamento degli occhi (più frequente nei giovani)

Questi sintomi generalmente durano pochi giorni e si risolvono completamente senza bisogno di terapie specifiche.

Forme gravi

Meno dell’1% dei casi evolve in una forma severa, con coinvolgimento neurologico:

  • Febbre alta persistente
  • Forti mal di testa
  • Rigidità della nuca
  • Disorientamento, torpore
  • Tremori, convulsioni, debolezza muscolare
  • Disturbi della vista
  • Paralisi (anche flaccida acuta)
  • Nei casi peggiori, encefalite, meningite e coma

Le forme gravi colpiscono più facilmente anziani, soggetti immunodepressi o con malattie croniche e possono avere conseguenze permanenti o fatali.

Tabella: Differenze tra sintomi lievi e severi del West Nile Virus

Tipo di sintomiFrequenzaManifestazioni principali
Lievi20% circaFebbre, mal di testa, nausea, vomito, sfoghi cutanei, linfonodi ingrossati
Asintomatici80% circaNessun segno o sintomo apparente
Gravi (con coinvolgimento sistema nervoso)<1%Febbre alta, encefalite, meningite, convulsioni, paralisi, coma

West Nile, come avviene la diagnosi?

La diagnosi di infezione da West Nile Virus è clinica (basata sui sintomi in presenza di puntura di zanzara in aree endemiche) e confermata da test sierologici per anticorpi specifici (IgM e IgG) su sangue e, nei casi neurologici, su liquido cerebrospinale. Può essere impiegata anche la PCR per l’RNA virale.

Negli stadi precoci (entro 8 giorni dall’inizio dei sintomi) i test sierologici potrebbero risultare negativi: per questo, a volte è necessario ripeterli.

West Nile, esistono cure o vaccini?

Ad oggi, non esistono né vaccini né cure specifiche per il West Nile Virus. La terapia è solo di supporto: riposo, idratazione, farmaci sintomatici come antipiretici e, nei casi gravi, ricovero e supporto ospedaliero.

Come prevenire la puntura della zanzara del Nilo?

La prevenzione resta l’arma più efficace:

  • Utilizzare repellenti cutanei certificati sulle aree esposte della pelle.
  • Indossare pantaloni lunghi e maglie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto.
  • Applicare zanzariere a finestre e porte.
  • Limitare i ristagni d’acqua vicino alle abitazioni: svuotare regolarmente sottovasi, secchi, ciotole animali, grondaie.
  • Non lasciare giochi o contenitori all’aperto che possano raccogliere acqua piovana.
  • Per i neonati coprire culle e passeggini con reti apposite.

Quando rivolgersi al medico

Se dopo una puntura di zanzara, nei giorni successivi (soprattutto nei mesi tra luglio e ottobre), insorgono febbre alta, mal di testa intenso, debolezza o sintomi neurologici, è fondamentale consultare subito il proprio medico o rivolgersi al pronto soccorso.

La diagnosi rapida è particolarmente importante per i soggetti a rischio (età avanzata, patologie croniche, immunodepressi).

Domande frequenti

  • La puntura della zanzara del Nilo si riconosce “a occhio”? No. Dal punto di vista locale cutaneo, la puntura non si distingue da quella di altre zanzare: è il quadro clinico complessivo (segni generali, epidemiologia, eventuali sintomi atipici) a indirizzare il sospetto diagnostico.
  • Si possono evitare tutte le punture? No, ma è possibile ridurre drasticamente il rischio adottando regole di protezione individuale e cura dell’ambiente domestico e circostante.
  • Posso trasmettere la malattia ad altri? No: il West Nile Virus non si trasmette da persona a persona.
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