24 Jul, 2025 - 16:03

Delitto di Garlasco, DNA ignoto 3 contaminato da un altro cadavere?

Delitto di Garlasco, DNA ignoto 3 contaminato da un altro cadavere?

Il delitto di Garlasco, avvenuto nell’agosto 2007 con l’omicidio di Chiara Poggi, torna nell’occhio del ciclone mediatico e giudiziario. Le più recenti udienze hanno riacceso il dibattito sulle modalità con cui furono eseguite le indagini scientifiche, aprendo nuove prospettive investigative e sollevando quesiti inquietanti sul processo che ha portato alla condanna di Alberto Stasi.

A rendere ancora più incandescente il clima attorno al caso ci pensano le continue discussioni anche in tv, con giornalisti, esperti e legali che si confrontano nei vari talk show. In particolare, la puntata di “Zona Bianca” del 23 luglio ha visto il dibattito animarsi tra tesi investigative divergenti e tensioni in studio, segno che il delitto di Garlasco rimane una ferita aperta nell’opinione pubblica italiana.

Dna e contaminazione: la voce degli esperti

Durante la terza udienza dopo l’estensione dell’incidente probatorio, il tema principale è stato quello della possibile contaminazione delle prove biologiche. In particolare, è sotto la lente la garza usata per tamponare il cavo orale di Chiara Poggi. Secondo quanto dichiarato dal direttore di Medicina Legale dell’ospedale Gaslini di Genova, Alberto Bonsignore, questa garza potrebbe essere stata contaminata da materiale biologico proveniente da un altro cadavere.

Bonsignore ha spiegato che a differenza di un tampone oro-faringeo, la semplice garza non è sterile se viene lasciata su un carrellino comune nella sala settoria. Proprio questa eventualità potrebbe consentire la trasmissione di residui biologici tra due autopsie eseguite precedentemente o in contemporanea. In sale autoptiche dove i carrelli possono essere condivisi e le postazioni vicine, il rischio di contaminazione incrociata non può essere escluso in maniera assoluta.

Questa dichiarazione fa eco all’ipotesi avanzata dal legale della famiglia Poggi, Marzio Di Capria, secondo cui il misterioso “Ignoto 3”, la cui traccia di DNA era stata riscontrata proprio sulla garza, potrebbe non essere il segno della presenza di un correo, ma il risultato di una contaminazione avvenuta in ambiente obitorio.

Nuovi scenari e sviluppi investigativi

L’inchiesta, ravvivata dal maxi-incidente probatorio ordinato dal Gip Garlaschelli, entra ora in una fase cruciale. Oltre alla verifica delle modalità autoptiche, saranno svolti ulteriori accertamenti dattiloscopici su materiali recuperati sulla scena del delitto, tra cui la spazzatura, le fascette para-adesive e i fogli di acetato. Tuttavia, una delle impronte chiave, la cosiddetta “impronta 33”, verrà esclusa dall’incidente probatorio, aggiungendo ulteriore confusione e scontento tra i protagonisti del caso.

Intanto rimane sul tavolo la pista che porta al nome di Andrea Sempio, già emerso in passato come possibile sospettato per via di una compatibilità parziale del DNA, ma sempre respinta formalmente dalla Procura. Le indagini adesso mirano a chiarire definitivamente anche questa componente, alla luce delle nuove verifiche sull’eventuale contaminazione.

La reazione delle parti: i legali di Stasi all’attacco

A reagire con maggiore vigore è la difesa di Alberto Stasi, rappresentata dagli avvocati Giada Bocellari e Antonio De Rensis. Secondo i legali, la possibilità di contaminazioni sistematiche delle prove scientifiche mina alle fondamenta l’intero impianto accusatorio: “Non può passare il concetto che era tutto contaminato, perché allora deve essere revisionata la sentenza e Stasi deve uscire subito, perché è in carcere sulla base di asserite prove scientifiche”, ha dichiarato Bocellari durante l’ultima udienza.

La difesa insiste sulla necessità di chiarezza: “Se sarà contaminazione dovrà emergere il nome, come al momento non si può dire che sia di un correo con certezza”. La posizione dei difensori è chiara: qualora venisse confermata la contaminazione, la condanna di Stasi non potrebbe più essere sostenuta, almeno secondo il loro punto di vista.

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