La morte di Francesca Ariazzi ha profondamente scosso la comunità bresciana e lasciato sgomenti amici, colleghi e familiari. Una vacanza che doveva essere occasione di relax e spensieratezza si è trasformata in un dramma improvviso sulle strade di Ibiza, isola simbolo della movida estiva.
Francesca Ariazzi si trovava nelle Baleari per una vacanza con le amiche. Dopo una settimana trascorsa tra le spiagge di Formentera, all’alba di sabato 19 luglio 2025 è sbarcata al porto di Ibiza, pronta a fare ritorno a Brescia. Purtroppo, poco dopo essere scesa dal traghetto, è stata colta da un malore che ha avuto conseguenze fatali.
La giovane donna si è improvvisamente accasciata a terra, suscitando il panico tra chi era con lei. I soccorsi, a causa dell’affollamento stagionale e delle difficoltà logistiche, non sono stati tempestivi: si parla di almeno 40 minuti di attesa prima del trasferimento all’ospedale Can Misses di Ibiza, dove Francesca è stata ricoverata in terapia intensiva. Dopo cinque giorni di dura lotta tra la vita e la morte, il 24 luglio il suo cuore ha smesso di battere.
La causa immediata del decesso di Francesca Ariazzi è stato un infarto. Il malore si è manifestato con sintomi improvvisi e violenti, lasciando poco tempo d’azione a chi le era intorno. Le condizioni sono apparse subito disperate. Nonostante il rapido ricovero in terapia intensiva, i danni riportati dall’arresto cardiaco sono risultati irreversibili. I media locali sottolineano come il ritardo nei soccorsi abbia potuto aggravare il quadro clinico, alimentando dolore e rabbia nella famiglia e nella comunità bresciana.
Francesca Ariazzi aveva 36 anni. Era originaria di Caionvico, una frazione di Brescia dove aveva trascorso l'infanzia e la giovinezza prima di trasferirsi nel quartiere Sant’Eufemia, sempre nel capoluogo lombardo. Era molto legata alla sua terra d’origine e a Brescia stessa, dove aveva costruito il suo percorso di formazione personale e professionale.
Questo attaccamento era ben testimoniato dai numerosi rapporti di amicizia coltivati nel tempo e dalla presenza attiva nella comunità locale. Più volte era stata descritta da chi la conosceva come una persona solare, sempre pronta a dedicarsi agli altri e a trasmettere energia positiva.
Sul piano professionale, Francesca era impiegata di banca presso un’importante filiale della Bper Banca a Brescia. Lavorava come executive assistant, posizione che aveva raggiunto dopo anni di dedizione e impegno nell’ambito bancario. Laureata presso l’Università degli Studi di Verona, poteva vantare una solida formazione accademica perfettamente integrata nell’attività aziendale quotidiana.
Molto stimata tra colleghi e clienti, Francesca veniva ricordata come figura affidabile e gentile, apprezzata per la disponibilità al lavoro di squadra e per la cura verso i dettagli. Anche l’azienda si è unita al cordoglio dopo la notizia della sua scomparsa prematura.
Francesca Ariazzi era una donna molto legata alla famiglia e agli affetti. Lascia i genitori, una sorella e il fidanzato, anche lui collega nel settore bancario. Aveva costruito una rete di rapporti personali sinceri e profondi, basati su valori come la lealtà, l’amicizia e il rispetto.
Era nota per l’entusiasmo verso la vita e per la capacità di coinvolgere amici e conoscenti in attività di gruppo, viaggi e progetti di solidarietà. La perdita di Francesca rappresenta un vuoto incolmabile per chi l’ha conosciuta e amata: numerosi sono stati i messaggi di cordoglio giunti tanto dal mondo privato quanto da quello lavorativo e associativo.