25 Jul, 2025 - 13:24

Jonathan Forzan: come è morto e dove è stato ritrovato il cadavere

Jonathan Forzan: come è morto e dove è stato ritrovato il cadavere

Dopo giorni di angoscia e di ricerche disperate, la città di Sanremo è stata scossa questa mattina da una notizia che in molti speravano di non ricevere.

Intorno a mezzogiorno, al largo delle coste sanremesi, a circa tre miglia dalla riva, è stato ritrovato il corpo senza vita di Jonathan Forzan, il giovane commerciante di 32 anni scomparso martedì mattina da Riva Ligure.

Dove è stato ritrovato il corpo di Jonathan Forzan?

Il ritrovamento è avvenuto grazie all’intenso impegno delle squadre di ricerca, coordinate dalla Capitaneria di Porto, Carabinieri, Vigili del Fuoco e Protezione Civile, che negli ultimi giorni hanno battuto ogni angolo della costa e del mare tra Riva Ligure e Sanremo.

L’allarme era scattato nel pomeriggio di martedì, dopo che alcune infradito erano state rinvenute abbandonate sulla spiaggia, unico segno tangibile della presenza di Jonathan in riva al mare.

Il corpo è stato subito recuperato dalla motovedetta della Capitaneria e trasportato verso il Porto Vecchio di Sanremo, dove ad attenderlo vi erano autorità, sanitari e familiari, visibilmente provati dal dolore ma desiderosi di avere finalmente delle risposte.

Il riconoscimento e i dettagli

Il riconoscimento ufficiale, come riporta La Stampa, è avvenuto poco dopo lo sbarco. Decisivo, secondo quanto comunicato dagli inquirenti, è stato il costume da bagno arancione che Jonathan indossava al momento della scomparsa. Sono stati i genitori a confermare l’identità della salma, mettendo così fine alle speranze rimaste nei cuori di amici e conoscenti.

Secondo le ricostruzioni, Jonathan era uscito di casa la mattina di martedì, come testimoniato dai suoi nonni, con l’intenzione di trascorrere qualche ora al mare. Era molto conosciuto in paese per la sua attività commerciale e per i suoi modi gentili e riservati.

La scomparsa improvvisa aveva fatto scattare immediatamente un’impressionante macchina delle ricerche, supportate anche dall’utilizzo di droni, unità cinofile e mezzi navali.

L’impatto sulla comunità

La notizia della scomparsa di Jonathan aveva profondamente colpito la comunità di Riva Ligure e dei paesi limitrofi. In tanti si erano mobilitati per le ricerche e si erano stretti alla famiglia, condividendo appelli e messaggi di speranza sui social network.

Mentre le autorità perlustravano terra e mare, un senso di ansia aveva pervaso l’intera zona, unita dalla speranza di un esito positivo.

L’annuncio del ritrovamento del corpo, confermato nelle prime ore del pomeriggio, ha lasciato tutti sgomenti, portando tristezza e dolore tra la popolazione. In molti ricordano Jonathan come un giovane solare, lavoratore serio e con una vita davanti.

I messaggi di cordoglio stanno invadendo in queste ore i profili social di chi lo conosceva, a testimoniare quanto fosse benvoluto.

Le ricerche incessanti e il dispiegamento di forze

Le operazioni di ricerca sono state continue e meticolose sin dal primo istante. Carabinieri, Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Capitaneria di Porto e volontari hanno formato una vera task force, coprendo sia i tratti di costa più accessibili che quelli impervi, con l’ausilio di mezzi tradizionali e tecnologici.

La Prefettura di Imperia ha coordinato vari vertici per aggiornare piani ed estendere le zone da battere.

Le condizioni del mare e la corrente non hanno agevolato le operazioni, ma la perseveranza di tutti ha permesso di stringere rapidamente il campo delle ricerche, che si sono concluse questa mattina con il tragico ritrovamento.

Jonathan Forzan: causa della morte da chiarire

Resta ora da chiarire la dinamica dell’accaduto. Al momento, gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi: si pensa a un malore improvviso, oppure a un incidente durante il bagno.

I riscontri medico-legali potranno fornire indicazioni più precise nelle prossime ore. La comunità spera di poter avere risposte definitive, mentre si prepara a stringersi attorno alla famiglia Forzan per l’ultimo doloroso saluto.

La vicenda di Jonathan ha messo in luce, ancora una volta, l’importanza della solidarietà e del sostegno collettivo nelle situazioni drammatiche, così come la straordinaria dedizione delle forze di soccorso, capaci di agire con prontezza e umanità nei momenti più difficili.

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