25 Jul, 2025 - 17:08

Sant’Angelo di Roccalvecce, il paese delle favole

In collaborazione con
Gioia Blasi
Sant’Angelo di Roccalvecce, il paese delle favole

Un sogno divenuto realtà, tra arte e natura

Il paese delle favole si chiama Sant'Angelo di Roccalvecce, ed è una frazione del comune di Viterbo nel Lazio, nel verde della stupenda zona della Tuscia. Questo piccolo borgo è noto per i suoi numerosi murales che raffigurano personaggi e scene di fiabe, trasformandolo in un vero e proprio museo a cielo aperto circondato da verdi valli, noccioli, ciliegi e tanta storia. L'iniziativa è nata per rivitalizzare il paese, che rischiava lo spopolamento, e ha avuto un grande successo, attirando turisti e visitatori.

La nuova vita di Sant’ Angelo

Il primo murales, dedicato ad Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carrol, è stato inaugurato nel 2017 nella piazza principale. Non potrai non notare l’immagine gigantesca di Alice e del Bianconiglio con il suo orologio. L’ opera è nata dalle mani e dalla fantasia di Tina Loiodice, direttrice artistica dell’intero progetto del paese delle fiabe. Una curiosità del murales risiede nel dettaglio dell’orologio del Bianconiglio che segna le ore 11 e 27, non è un numero a caso! Infatti segna l’inaugurazione del progetto artistico facendo riferimento al giorno e al mese di inizio, il 27 novembre. Oltre questo, il volto di Alice raffigura una ragazza del posto! Le fiabe rappresentate spaziano dalle classiche come Cenerentola e Biancaneve, a opere più contemporanee come quelle ispirate al Piccolo Principe o a Willy Wonka che è dare il benvenuto ai visitatori proprio all’ ingresso di Sant’ Angelo. I murales di Sant’Angelo sono stati dipinti da donne artiste locali e internazionali, che hanno collaborato al progetto tra il 2017 e il 2022, per poter portare nuova vita al paese ormai quasi disabitato, riqualificandolo e impendo così che venisse abbandonato. L’idea e l’impegno sono venuti dall’associazione culturale ACAS Murales, diretta dai fratelli Gianluca e Paola Chiovelli. Il progetto continua la sua missione anche grazie a fondi europei ma, soprattutto, alle donazioni di privati cittadini di Viterbo e di altre parti di Italia, innamorati di questo Borgo fiabesco. Ad oggi offre ben 38 murales disseminati per tutto il paese, tra cui pinocchio, la spada nella roccia, il brutto anatroccolo, la bella addormentata nel bosco, il gatto con gli stivali, cappuccetto rosso, peter pan, pollicino, la bella e la bestia, l’era glaciale, hansel e gretel. Oltre a Tina Lo Iodice, hanno contribuito a questo progetto tutto al femminile artiste come Isabella Modanese, Cecilia Tacconi, Daniela Lai, Layla Xing, Stefania Capati, Desiré Di Liberto, Violetta Carpino, e oggi Sant’ Angelo è annoverato tra le particolarità del nostro paese da proporre ai turisti.

Dove si trova il paese e cosa offre il paesaggio

Visitare Sant'Angelo significa immergersi in un'atmosfera magica, passeggiando tra le casette decorate e riscoprendo il piacere della fantasia. E’ una vera e propria galleria d’arte dove le pareti delle case si trasformano in tele colorate che narrano le storie più amate dell'infanzia. Situato nella Valle dei Calanchi, a un’ora e mezza da Roma, Sant’ Angelo affascina visitatori di tutte le età grazie al suo nome evocativo. Questo piccolo borgo si trova arroccato tra i monti della Tuscia, immerso nella natura, ma la passeggiata che offre è facile, non presenta pendenze faticose ed è adatto a tutti. La Valle dei Calanchi in cui si trova Sant’Angelo è una zona ricca di Borghi stupendi, tra questi possiamo ricordare Bomarzo e il Parco dei Mostri, che si trova a una ventina di km dal Paese delle fiabe, ma anche la suggestiva Civita di Bagnoregio, ribattezzata la città che muore perché nata su una montagna di tufo più soggetta all’ erosione, e si trova a circa 17 km. Per chi volesse unire una gita a Sat’ Angelo e un altro paesaggio nel medesimo giorno, sicuramente è da consigliare il Lago di Bolsena che si trova a meno di 30 km. Sant’Angelo è caratterizzato da vie strette, case colorate e un centro storico ricco di dettagli. Intorno strade alberate, piccole alture. Le sue piazze, i muri decorati, le piccole botteghe o ristoranti dove è possibile mangiare sono sempre a tema e curate nei minimi particolari. “Osteria Mastro ciliegia”, “il paese delle fiabe”, o “lo gnomo goloso”, vi offriranno prodotti tipici o un gelato per fare una pausa durante la passeggiata. Per non perderti nessuna delle fiabesche opere, segui la mappa che troverai in tutti i negozietti per aiutarti nel tuo giro di esplorazione.

La scala dei sogni

All’ interno del paese è possibile visitare la Scala dei Sogni di Silvia Selvetti, una delle artiste del progetto che ha reso così prezioso e raro il luogo. La scala recita su ogni gradino vieni con me dove nascono i sogni e dove il tempo non è programmato. Pensa solo cose felici e il tuo cuore volerà sulle tue ali per sempre, emblematica espressione della nuova natura di Sant’Angelo

Cappuccetto rosso

Una delle opere più emozionanti è la fiaba di cappuccetto rosso rappresentata da Vera Bugatti. Un murales pieno di sentimento e poesia che raffigura una bellissima cappuccetto rosso che abbraccia il lupo con occhi pieni di affetto, vivi, e su una parete attigua la nonna rappresentata con un cuore al centro del petto da cui escono dei rami pieni di vita. Il murales è una delle opere più fotografate del paese ed è veramente impressionante per i dettagli che racchiude e i messaggi intrinsechi che ci invia.

Una gita da non perdere a costo quasi zero

Ad eccezione dell’investimento per arrivare nel caso in cui non ti trovassi vicino, Sant’Angelo è un paesino tranquillo, ideale sia per chi cerca relax sia per gli appassionati di arte e cultura. L’ingresso nel paese è gratuito, e la visita ai murales e alle attrazioni artistiche non comporta costi. Il paese è attualmente abitato, con residenti che vivono immersi in questo mondo fiabesco, mantenendo vive le tradizioni e l’arte locale. Una volta varcato l’ingresso al paese, il cuore diventa subito più leggero e gli occhi si riempiono di meraviglia. La routine della quotidianità scompare e il telefono diventa finalmente utile solo per scattare delle magnifiche foto ricordo. 

A cura di Gioia Blasi

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