26 Jul, 2025 - 12:17

Quanto è pericoloso il virus Chikungunya? Tasso di mortalità e categorie più a rischio

Quanto è pericoloso il virus Chikungunya? Tasso di mortalità e categorie più a rischio

Il virus Chikungunya è una malattia di origine virale trasmessa principalmente dalla puntura di zanzare del genere Aedes, note soprattutto per la presenza della zanzara tigre (Aedes albopictus) e della Aedes aegypti.

Negli ultimi anni, il chikungunya è balzato all’attenzione anche in Italia a causa di alcuni focolai locali. In questo articolo, approfondiremo quanto è pericoloso il virus, i sintomi che provoca e la durata della malattia, fornendo informazioni utili per la prevenzione e la gestione della patologia.

Quanto è pericoloso il virus Chikungunya?

Nella maggior parte dei casi, la chikungunya ha un decorso benigno e tende a risolversi spontaneamente, senza esiti fatali.

Tuttavia, non deve essere sottovalutata: Le complicanze più gravi sono rare e includono:

  • Complicanze emorragiche (principalmente nei primi giorni)
  • Complicanze neurologiche (soprattutto nei bambini)
  • Complicanze gastrointestinali e cardiovascolari (di rado)
  • Crisi importanti nei soggetti anziani con patologie croniche preesistenti

Le categorie più a rischio e il tasso di mortalità

Le persone maggiormente a rischio di complicazioni sono gli anziani, i bambini piccoli, le donne in gravidanza e coloro che soffrono di malattie croniche o immunodepressione.

Anche se la mortalità è bassa (stimata intorno allo 0,4%), la malattia può causare forti dolori articolari debilitanti che possono durare settimane o mesi, a volte anche anni in casi particolari. 

Che cos’è il virus Chikungunya?

Il nome “chikungunya” deriva dalla lingua swahili e significa “ciò che curva” o “contorce”, riferimento alla postura che le persone affette assumono a causa dell’intenso dolore articolare tipico dell’infezione.

Il virus appartiene al genere Alphavirus della famiglia delle Togaviridae ed è endemico principalmente in Africa, Asia e sempre più frequentemente anche in Europa e America.

Trasmissione: come si contrae?

Il virus si trasmette all’uomo esclusivamente tramite la puntura di zanzare infette, in particolare durante le ore diurne, quando le zanzare Aedes sono più attive.

Dopo aver punto una persona infetta, la zanzara può trasmettere il virus a un’altra persona attraverso successive punture. Non esistono evidenze di trasmissione diretta da persona a persona tramite il contatto o i liquidi biologici.

Sintomi della Chikungunya

Dopo un’incubazione variabile tra 2 e 12 giorni (in media 3-7 giorni), la malattia si presenta quasi sempre in modo acuto e improvviso:

  • Febbre alta (spesso superiore a 38.5°C, può arrivare a 40°C)
  • Dolori articolari intensi (artralgie) che coinvolgono diverse articolazioni e costringono spesso la persona a posizioni antalgiche
  • Dolori muscolari
  • Mal di testa
  • Stanchezza intensa
  • Nausea e vomito
  • Eruzione cutanea (rash maculo-papulare, simile a quello del morbillo, a volte pruriginosa e bollosa soprattutto nei bambini)
  • Occhi rossi

In alcuni casi, possono comparire manifestazioni cutanee di tipo emorragico (petecchie, ecchimosi, epistassi, gengivorragie), ma si presentano di norma in forma benigna.

Quanto dura la malattia?

I sintomi acuti come febbre, mal di testa e dolori articolari sono particolarmente intensi nei primi giorni e di solito durano tra 7 e 10 giorni. La febbre tende a risolversi rapidamente, mentre i dolori articolari possono essere molto persistenti.

I dolori articolari possono durare settimane o, in una percentuale variabile di casi, anche alcuni mesi o anni. Si parla spesso di “artrite post-chikungunya” o “artralgie croniche”. La stanchezza e l’indebolimento generale possono protrarsi nel tempo, soprattutto nei soggetti più vulnerabili.

Diagnosi e trattamento

La diagnosi si effettua attraverso esami del sangue che ricercano la presenza dell’RNA virale, soprattutto nei primi giorni di sintomi, oppure tramite test sierologici per le immunoglobuline IgM e IgG specifiche.

Attualmente non esistono antivirali specifici né un vaccino per il chikungunya. Il trattamento è sintomatico e comprende:

  • Riposo
  • Antipiretici e antidolorifici (da evitare antinfiammatori se non esclusa la dengue)
  • Idratazione abbondante
  • Per le forme croniche, si impiegano terapie analgesiche e antinfiammatorie su consiglio medico.

Prevenzione: come difendersi

La misura più efficace è la prevenzione della puntura di zanzara. Si consiglia di:

  • Usare repellenti specifici per insetti
  • Indossare abiti chiari e coprenti, soprattutto nelle ore di massima attività delle zanzare
  • Installare zanzariere alle finestre e intorno ai letti
  • Eliminare ristagni d’acqua vicino alle abitazioni

Non esistendo un vaccino a oggi disponibile, la prevenzione è fondamentale, sia per residenti in zone a rischio che per viaggiatori.

LEGGI ANCHE