Si chiamava Cecilia De Astis e aveva 71 anni la donna che nella tarda mattinata di ieri, 11 agosto 2025, è stata investita e uccisa da un'auto pirata - poi risultata rubata - in via Saponaro, nel quartiere Gratosoglio, estrema periferia sud di Milano. Dietro il volante, secondo le prime ricostruzioni, c'erano quattro minorenni: tutti ragazzi con meno di 14 anni. Dopo ore di ricerche, sono stati rintracciati e fermati.
Nata a Ruvo di Puglia il 21 giugno 1954 (aveva spento le candeline da poche settimane), Cecilia De Astis si era trasferita a Milano da tempo, alla ricerca di un futuro più stabile. Donna "riservata e gentile", aveva lavorato per trent'anni nello storico cotonificio Cederna, fino alla pensione, arrivata poco prima la chiusura definitiva dello stabilimento, nel 2020.
Amava cucire, viaggiare, aiutare gli altri. E frequentava con regolarità la mensa della "Casa della Solidarietà" dei Fratelli di San Francesco, luogo di ritrovo di molti anziani del quartiere. Proprio da lì stava uscendo, poco prima di mezzogiorno dell'11 agosto, quando è stata travolta da una Citroen DS4 con targa francese. Un impatto violentissimo, che non le ha lasciato scampo.
Stando a quanto emerso finora, la vettura, risultata rubata nel corso degli accertamenti di rito, avrebbe sbandato mentre la 71enne si apprestava ad attraversare la strada, sulle strisce pedonali, investendola in pieno, prima di finire la sua corsa contro un cartello stradale.
A bordo quattro giovanissimi - tre ragazzi e una ragazza - che dopo il sinistro erano fuggiti a piedi, senza prestare soccorso alla vittima. All'arrivo dei sanitari del 118, allertati da alcuni passanti, per la donna non c'era già più nulla da fare. Dei minori invece non c'era più traccia.
Alcuni testimoni li avevano descritti come "bambini", ipotizzando che avessero al massimo 12 anni. La loro fuga è durata, alla fine, meno di 24 ore. Martedì mattina, la polizia locale di Milano li ha infatti rintracciati e fermati in un accampamento rom abusivo.
Il Corriere della Sera riporta che il conducente avrebbe 13 anni, gli altri tra gli 11 e i 12, e che tutti sarebbero nati in Italia da famiglie di origini bosniache. L'auto incriminata sarebbe invece stata sottratta ai legittimi proprietari - quattro ventenni francesi in Italia per le vacanze - il 10 agosto. A bordo c'erano ancora i loro bagagli.
La morte di Cecilia ha lasciato sgomenta la città. I figli, Gaetano e Filippo, tra i primi a raggiungere il luogo del sinistro una volta appresa la notizia, ieri avevano raccontato che avevano cenato con lei la sera prima. Poi, addolorati, avevano rivolto un appello ai responsabili, chiedendo loro di farsi avanti: "Fatevi un esame di coscienza. Tutti fanno delle bravate, ma non così. Costituitevi". Ora la svolta.
La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per omicidio stradale aggravato dall'omissione di soccorso e furto, ma l'età dei fermati complica il quadro: sotto i 14 anni, infatti, in Italia, non si è imputabili penalmente. Bisognerà quindi capire come procedere e se nella vicenda siano in qualche modo coinvolti adulti. Si attendono sviluppi.
"Fai buon viaggio", scrive intanto qualcuno sui social. "È venuta a mancare la nostra ex collega - le parole di un'utente - Una preghiera per lei". Non mancano - tra i tanti - i messaggi polemici, che chiedono controlli e pene più severe. "Non si può morire così", il commento che ricorre più spesso, che riassume il senso di incredulità evocato da simili tragedie.