Hanno formato una lunga catena umana per permettere ai soccorritori di scandagliare in fretta l'acqua: così i turisti che lunedì pomeriggio, 11 agosto 2025, si trovavano sulla spiaggia di Cavallino-Treporti, nel Veneziano, hanno contribuito alle ricerche del bambino di 6 anni scomparso mentre faceva il bagno sotto gli occhi della mamma. Ricerche che purtroppo, alla fine, hanno avuto il peggiore degli esiti: nella notte, i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno ritrovato il corpo a circa 100 metri dalla riva, a oltre due metri di profondità.
Il piccolo, di nome Carlo Panizzo, era originario di Roncade, in provincia di Treviso, e si trovava a Cavallino-Treporti - località molto frequentata del litorale veneziano - per trascorrere le vacanze insieme ai familiari.
Lunedì pomeriggio stava giocando in acqua, nella zona di Ca' Pasquali compresa tra il Villaggio San Paolo e il campeggio Vela Blu, quando all'improvviso è scomparso dalla vista della madre.
L'allarme è scattato immediatamente, attorno alle 16: la donna, preoccupata, ha chiesto aiuto al personale dei vicini stabilimenti balneari, che ha quindi attivato il protocollo di emergenza.
Le ricerche si sono concentrate sia in acqua che a terra, tra Venezia e Jesolo, con il supporto di un elicottero e di un aereo ATR-42 "Manta" dotato di sensori termici e sistemi di telerilevamento. A renderle complicate, via mare, la corrente, che ha reso la visibilità sott'acqua limitata.
Per questo i bagnanti presenti si sono presi per mano, formando una lunga catena umana che potesse facilitare i soccorritori. Una scena toccante, catturata dall'alto, che ha poi fatto il giro del web come esempio di solidarietà e umanità.
Fonti locali riportano che alcuni dei presenti si sarebbero fermati in spiaggia fino a tarda sera, partecipando attivamente alle perlustrazioni a piedi. In tantissimi hanno pregato, aspettato, sperato. Ma l'esito purtroppo è stato tragico.
Intorno alle 3 del mattino, i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno individuato il corpo del piccolo. Era adagiato sul fondale sabbioso, a circa 100 metri dalla battigia, nei pressi di un frangiflutti, a oltre due metri di profondità.
Non lontano dal punto in cui si era tuffato e in cui - già ieri - era stato a lungo cercato. Il ritrovamento è stato reso possibile dall'utilizzo di un sonar capace di rivelare anomalie sui fondali. Il recupero è poi avvenuto nel silenzio, in segno di rispetto.
La notizia ha lasciato sgomenta la comunità, che fino all'ultimo aveva confidato in un miracolo. "A nome di tutti noi, esprimo il più profondo cordoglio alla famiglia in questo momento di grande dolore", ha scritto su Facebook la sindaca di Cavallino-Treporti, Roberta Nesto. Che ci ha poi tenuto a ringraziare tutti coloro che hanno preso parte alle ricerche, dalla Prefettura ai volontari e ai cittadini.
Tanti i commenti apparsi sotto al suo post. "Non ci sono parole", "un dolore immenso", "riposa in pace piccolo angelo", i più frequenti. "I pericoli con i bambini sono dietro l'angolo. È un attimo, veramente un attimo, e tutto può cambiare per sempre. Sono vicina alla mamma e al papà colpiti da questa tragedia", recita un altro messaggio. Quanto accaduto ha segnato per sempre la vita di molte persone. Il ricordo del piccolo Carlo resterà nel cuore di molti, anche di chi non lo conosceva.