13 Aug, 2025 - 11:21

Chi è don Flavio Paoli, il missionario di 68 anni disperso da giorni nei boschi della Val di Non

Chi è don Flavio Paoli, il missionario di 68 anni disperso da giorni nei boschi della Val di Non

Da oltre 48 ore non si hanno notizie di don Flavio Paoli, 68 anni, missionario pavoniano molto conosciuto e stimato in Trentino. Lunedì 11 agosto, poco dopo pranzo, l'uomo era uscito per una passeggiata in solitaria nei boschi attorno a Nanno, suo paese natale, ma - nonostante avesse un appuntamento - non ha fatto ritorno. Da allora - a parte una breve telefonata ("Mi sono perso nel bosco", avrebbe detto ai familiari) - di lui si sono perse le tracce. 

Chi è don Flavio Paoli, missionario conosciuto e stimato

Nato in una famiglia religiosa molto numerosa - è il quarto di otto fratelli - don Flavio Paoli è stato ordinato sacerdote nel 1983 nella chiesa di Susà di Pergine. 

Fin da giovane ha scelto la via della missione, trascorrendo 17 anni in Eritrea, dove ha contribuito alla nascita di un centro per bambini orfani ad Asmara, e altri 13 in Burkina Faso, impegnato in progetti educativi e sociali.

In Trentino è considerato un punto di riferimento per il suo impegno umanitario e la sua testimonianza cristiana. La sua figura, legata ai Pavoniani, è vista da molti come un simbolo di fede e umanità.

La scomparsa lunedì scorso in Val di Non: "Perso nel bosco"

Don Flavio era appena tornato in Val di Non per trascorrere alcune settimane con la famiglia prima di partire per una nuova missione in Nigeria. Alle 18 di lunedì scorso era atteso in parrocchia.

Quando non è arrivato, i presenti, preoccupati, hanno provato a contattarlo. Solo intorno alle 20.30 il prete ha risposto. La sua voce, secondo i familiari, era disorientata.

"Mi sono perso nel bosco", avrebbe detto, senza riuscire a fornire indicazioni precise sulla sua posizione. Pochi istanti dopo, il telefono - con la batteria scarica - si è spento. E i contatti si sono persi.

L'allarme, poi le ricerche: la comunità locale è preoccupata

La macchina dei soccorsi si è attivata subito dopo le prime segnalazioni. La centrale operativa è stata allestita, secondo fonti locali, presso la caserma dei vigili del fuoco di Nanno. Ma sono in tanti a partecipare alle ricerche: volontari, carabinieri e finanzieri, con l'aiuto di unità cinofile, droni, elicotteri e squadre del soccorso alpino e speleologico regionale. Oltre a vari membri della comunità.

Alcuni conoscono personalmente il 68enne. Altri si stanno mobilitando per senso civico. Ma dappertutto - nell'intera valle - si parla solo di lui. Le operazioni si starebbero concentrando, in particolare, in un'area con un raggio di circa due chilometri compresa tra gli abitati di Nanno, Dermulo, Taio e Tassullo, fino alla forra del fiume Noce.

Proprio in questa zona, infatti, sarebbe stato localizzato per l'ultima volta il cellulare del sacerdote. Si tratta di un luogo in cui il terreno è irregolare e la vegetazione fitta. Molti tratti sono impervi e difficilmente accessibili. La speranza è che don Flavio abbia trovato un rifugio oppure che - camminando - abbia raggiunto qualche centro vicino, senza riuscire a mettersi in contatto con amici e conoscenti. 

Per questo, chi lo cerca ha affisso delle foto che lo ritraggono in vari paesi della zona. Ogni ora che passa non fa che aumentare la preoccupazione, ma la speranza - almeno per il momento - resta viva. La stessa speranza che accomuna, in queste ore, anche altre famiglie. Come quella di Sebastian Pastorelli, il 15enne scomparso da Pontirolo Nuovo, nella Bergamasca, il 12 agosto. 

Secondo le prime ricostruzioni, il minore si sarebbe allontanato dalla comunità di cui era ospite, facendo perdere le proprie tracce. "Non ha con sé nulla, neanche lo smartphone", ha spiegato la madre a Tag24, lanciando un appello a chiunque possa averlo visto: "Mettetevi una mano sulla coscienza e aiutateci, avvisando noi o il Numero unico per le emergenze 112". 

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