Hanno rubato un'auto e con essa hanno investito e ucciso una donna, Cecilia De Astis, 71 anni, pensionata, che stava attraversando sulle strisce pedonali a pochi passi dalla "Casa della Solidarietà" del quartiere Gratosoglio, estrema periferia sud di Milano. Per legge, però, non sono imputabili, perché minori di 14 anni. Tre dei minorenni coinvolti nell'incidente mortale avvenuto l'11 agosto mattina sono stati ora allontanati dalle famiglie e affidati a comunità protette. Il quarto sarebbe irreperibile.
I quattro giovani responsabili del sinistro hanno età comprese tra gli 11 e i 13 anni; sono tutti italiani di origini bosniache, tutti - secondo le ricostruzioni - non sarebbero mai andati a scuola.
Domenica scorsa erano in giro quando hanno notato delle valigie all'interno di un'auto in sosta, una Citroen DS4, e le hanno prese: al loro interno, tra i tanti oggetti, anche una copia delle chiavi che lunedì hanno usato per rubare la vettura.
La ricostruzione della vicenda in un servizio mandato in onda dalla trasmissione Rai "Estate in Diretta" il 13 agosto 2025.
Alle 12 la loro corsa è finita in tragedia: Cecilia De Astis, che era diretta a casa, è stata falciata sulle strisce e uccisa. Dopo l'impatto, i quattro sono fuggiti a piedi, facendo perdere le loro tracce.
Sappiamo ora che sarebbero stati al centro commerciale e che, solo in serata, avrebbero fatto ritorno nel campo rom abusivo di via Selvanesco in cui vivono. Dove la polizia li ha infine rintracciati.
avrebbe detto uno di loro - il più grande, che era alla guida - agli inquirenti.
I quattro ragazzini sono stati inizialmente riconsegnati alle famiglie. Per la legge, essendo minori non sono infatti imputabili: si ritiene, in pratica, che non siano capaci di intendere e di volere.
Tutti, però, nelle ore successive, si sono allontanati da Milano con le rispettive famiglie. Tre di loro - due fratelli di 13 e 12 anni e la loro cugina di 11 - sono stati rintracciati tra Piemonte e Liguria, separati dal nucleo familiare e collocati in comunità protette.
Entro 72 ore di tempo la Procura dei Minori dovrà ora chiedere la convalida del provvedimento a un giudice. Si cerca intanto il quarto minorenne, un altro undicenne, che con i suoi genitori si sarebbe reso irreperibile.
Già ieri, mentre i primi giornalisti avevano iniziato ad arrivare al campo per fare domande e chiedere informazioni, qualcuno di loro aveva lasciato il campo, salvo poi fare ritorno. In seguito, evidentemente, la decisione di ripartire per sfuggire ai riflettori.
La vicenda ha lasciato sgomenta la comunità, sia perché la vittima era conosciuta e benvoluta, sia per la giovane età dei responsabili.
In tanti, sui social e non solo, hanno denunciato falle nei controlli sul territorio. In tanti hanno chiesto di adottare misure nei confronti dei ragazzini e delle loro famiglie.
"Non è una disgrazia, è un omicidio", ha dichiarato Filippo De Terlizzi, uno dei due figli della 71enne. Ma anche la politica è intervenuta nel dibattito.
Il sindaco Giuseppe Sala ha definito l'accaduto "gravissimo" e ha parlato della necessità di "riflettere su nuovi strumenti di prevenzione".
Più duro il ministro Matteo Salvini, che ha rilanciato la proposta di abbassare l'età della punibilità penale, per evitare che chi commette atti così gravi esca senza conseguenze.
I sentimenti che prevalgono dopo l'accaduto sono di incredulità, ma anche di rabbia. Nella chiesa di Santa Barnaba, intanto, si sono tenuti oggi, 14 agosto 2025, i funerali della vittima.