Si chiamava Federico Salvagni e aveva appena 16 anni il ragazzo che nella notte tra giovedì 14 e venerdì 15 agosto - giorno di Ferragosto - è stato travolto e ucciso da un'auto pirata mentre si trovava col fratello gemello e un loro amico sulla strada provinciale che collega Terracina al Circeo, in provincia di Latina. Dopo ore di ricerche, il responsabile dell'incidente che gli è costato la vita è stato rintracciato e fermato dai carabinieri. Ora è accusato di omicidio stradale aggravato dall'omissione di soccorso.
Federico Salvagni viveva a Latina, dove frequentava l'Istituto Marconi. Negli ultimi giorni si trovava in vacanza con la famiglia a Terracina, nota località marittima del litorale del Circeo. La notte di Ferragosto, insieme al fratello gemello e a un amico, aveva partecipato a una festa in spiaggia. Al termine della serata, i tre si erano incamminati a piedi verso casa.
Intorno alle 3:30 del mattino, lungo la strada provinciale che collega Terracina a San Felice Circeo, in un tratto di strada privo di marciapiedi e scarsamente illuminato, la tragedia: un'auto li ha travolti. Il 16enne è morto sul colpo. Il fratello gemello è rimasto illeso, mentre l'amico ha riportato ferite lievi, con una prognosi di circa 20 giorni. Il responsabile, invece di soccorrerli, si è dato alla fuga.
Solo ieri, 15 agosto 2025, dopo essersi messi sulle sue tracce, i carabinieri - con l'aiuto della polizia locale, della polizia di Stato e della Polstrada - hanno arrestato il conducente della vettura, una Y10 di colore beige. Si tratta di Gioacchino "Jonathan" Sacco, 49 anni, originario di Terracina ma residente a Cassino.
Fondamentali - per arrivare a lui - le testimonianze dei presenti, l'analisi delle tracce lasciate dall'auto sull'asfalto e il confronto delle immagini di videosorveglianza raccolte vicino al luogo del sinistro. Sacco, già noto alle forze dell'ordine per precedenti legati allo spaccio di sostanze stupefacenti - e, pare, per una truffa -, è ora accusato di omicidio stradale aggravato.
Dopo l'arresto è stato condotto in carcere a Latina. Non sarebbe vero - come emerso in un primo momento - che si è costituito spontaneamente in caserma dopo aver appreso la notizia della morte del giovane. Lo zio di Federico, Andrea Casale, aveva pubblicato sui social anche un post in cui chiedeva aiuto per individuarlo:
La comunità locale è sgomenta. Tanti, in poche ore, i messaggi di cordoglio e solidarietà per i familiari della vittima comparsi online. Mentre sul luogo dell'incidente sono stati deposti dei fiori e qualche biglietto in sua memoria.
le parole affidate a una nota dalla sindaca di Latina, Matilde Celentano, che ha inoltre sottolineato la necessità di una riflessione seria sulla sicurezza stradale. Tema caldo, dopo gli ultimi fatti di cronaca. Pochi giorni fa, a perdere la vita era stata la 71enne Cecilia De Astis, investita a Milano da un'auto pirata.
Dalle indagini è emerso che a bordo della vettura - rubata il giorno prima a dei turisti francesi - c'erano quattro ragazzini italiani di origini bosniache di età compresa fra gli 11 e i 13 anni. Tre di loro sono stati allontanati dalle famiglie e portati in comunità. Uno dopo l'incidente si è reso irreperibile.