22 Aug, 2025 - 14:06

Isee università 2025/2026: quando richiederlo, calcolo, documenti e soglie di esenzione (no tax area)

Isee università 2025/2026: quando richiederlo, calcolo, documenti e soglie di esenzione (no tax area)

L’Isee università 2025/2026 è il principale strumento attraverso cui migliaia di studenti e famiglie determinano la contribuzione annuale da versare agli atenei. Si tratta di un modello indispensabile per accedere a riduzioni delle tasse di iscrizione, borse di studio e alloggi universitari.

L’indicatore, infatti, consente di fotografare in modo ufficiale la situazione reddituale e patrimoniale del nucleo familiare dello studente beneficiario.

Ma come si calcola l’Isee università 2025/2026 e quali documenti servono? Quali sono le soglie che permettono di rientrare nella no tax area o nelle fasce intermedie di contribuzione ridotta? In che modo viene gestito lo studente indipendente e quali regole specifiche valgono per l’Isee corrente?

Prima di dare una risposta esauriente ai diversi quesiti, vi lasciamo al video YouTube di Alessio Serio-Tutorial, guide e burocrazia! sull'argomento.

Isee università 2025/2026: come funziona e quando richiederlo

Il modello Isee università ha finalità specifiche rispetto all’Isee ordinario. Oltre ai dati reddituali e patrimoniali, contiene il codice fiscale dello studente, requisito essenziale per ottenere agevolazioni legate al diritto allo studio.

Il documento si richiede presentando la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu), da trasmettere tramite Caf, professionista abilitato o direttamente online sul portale Inps con credenziali Spid, Cie o Cns.

La tempistica è rilevante: pur essendo utilizzato in modo intensivo dopo l’estate, al momento delle immatricolazioni, numerose famiglie scelgono di predisporlo già nei primi mesi dell’anno, così da avere a disposizione anche l’Isee ordinario. L’indicatore rilasciato nel 2025 è valido per l’anno accademico 2025/2026.

Documenti necessari per l’Isee universitario 2025/2026

Occorre presentare un set di documenti, che fotografi in modo completo il nucleo familiare, per la corretta compilazione della Dsu utile per l'Isee universitario 2025/2026. Tra i principali:

  • stato di famiglia aggiornato;
  • codice fiscale e documento d’identità di ogni componente;
  • dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Unico);
  • Certificazione unica (ex Cud);
  • contratto di locazione e ricevuta dell’ultimo canone versato;
  • saldo contabile e giacenza media al 31 dicembre 2023 di conti correnti bancari e postali;
  • estratti conto titoli, azioni, fondi comuni;
  • visure catastali per gli immobili posseduti;
  • polizze vita.

Tutta la documentazione deve riferirsi a ogni componente del nucleo familiare. Al Caf va specificato che il modello richiesto è quello universitario, valido ai fini delle prestazioni agevolate.

Soglie Isee università 2025/2026 e no tax area: quando scatta l'esenzione totale dalle tasse

Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha fissato soglie uniformi a livello nazionale. La no tax area si applica con Isee fino a 22.000 euro: in questo caso vi è esenzione totale dalle tasse di iscrizione e frequenza.

Per valori superiori, le riduzioni sono progressive:

  • Isee da 22.001 a 24.000 euro - contributo pari al 20% delle tasse;
  • Isee da 24.001 a 26.000 euro - contributo pari al 50%;
  • Isee da 26.001 a 28.000 euro - contributo pari al 75%;
  • Isee da 28.001 a 30.000 euro - riduzione del 10%.

Le agevolazioni si applicano automaticamente al primo anno di immatricolazione. Dal secondo anno in avanti, oltre al limite reddituale, subentra il requisito di merito. Lo studente deve conseguire almeno 10 CFU entro il 10 agosto successivo all’immatricolazione e almeno 25 CFU per gli anni successivi.

Come si calcola l' Isee universitario 2025/2026

Il calcolo dell’Isee universitario parte dall’ISR (Indicatore della situazione reddituale), a cui viene aggiunto il 20% dell’ISP (Indicatore della situazione patrimoniale). La somma viene divisa per il parametro della scala di equivalenza che differenzia le situazioni familiari in base alla numerosità del nucleo.

Alcune maggiorazioni intervengono in casi particolari, come nuclei con più figli, presenza di minori sotto i 3 anni, genitori entrambi lavoratori, oppure componenti con disabilità. Ad esempio, a una famiglia con quattro figli spetta una maggiorazione di 0,35 sul parametro della scala, mentre per nuclei con almeno cinque figli il valore aggiuntivo è 0,5.

Nuove regole di presentazione dell'Isee

Gli atenei non richiedono più il deposito fisico del modello Isee. L’indicatore viene acquisito direttamente dalle banche dati Inps, previo consenso dello studente, che deve fornire l’autorizzazione attraverso la propria area riservata sul sito universitario.

Senza questa autorizzazione l’università non può accedere all’indicatore, con conseguente applicazione della fascia contributiva più alta. È quindi un passaggio essenziale.

Studente indipendente e Isee 2025/2026

Il tema dello studente indipendente è tra i più delicati. Secondo il messaggio Inps 3155/2021 e le disposizioni della Legge di Bilancio 2021, lo studente può essere considerato autonomo solo se rispetta due requisiti:

  1. residenza diversa da quella del nucleo familiare da almeno due anni, in immobile non di proprietà dei genitori;
  2. reddito da lavoro dipendente o assimilato superiore a 9.000 euro annui, dichiarato da almeno due anni

In assenza di questi requisiti, lo studente viene incluso nel nucleo familiare dei genitori e l’Isee tiene conto dei redditi e patrimoni familiari.

Quando richiedere l'Isee corrente

Nel caso di variazioni significative del reddito, dovute a eventi come perdita del lavoro o riduzione consistente dell’attività, è possibile richiedere l’Isee corrente. Tale modello aggiorna i redditi e i trattamenti degli ultimi 12 mesi e può essere presentato solo da chi ha già un Isee universitario valido nello stesso anno.

Cosa accade se non si presenta l’Isee universitario

La mancata presentazione del modello non è vietata, ma comporta conseguenze pesanti: lo studente viene collocato automaticamente nella fascia contributiva massima prevista dal proprio ateneo.

Una scelta che, per famiglie con redditi medio-bassi, comporta il pagamento integrale delle tasse, senza alcuna riduzione.

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