Con l’approvazione del Documento Programmatico di Finanza Pubblica (DPFP), avvenuta nella notte tra il 2 e il 3 ottobre, prende ufficialmente il via il percorso che porterà alla definizione della Legge di Bilancio 2026.
Il testo, che sostituisce la NADEF, fissa gli obiettivi strategici ed economici del Governo per i prossimi anni e rappresenta il punto di partenza per la futura manovra.
Cosa contiene? Ecco tutte le novità in vista della prossima Legge di Bilancio 2026.
Il DPFP offre una prima cornice di riferimento sulle priorità politiche e finanziarie dell’esecutivo, aggiornando le previsioni macroeconomiche e tracciando le direttrici della futura manovra.
Il testo comprende:
L’approvazione del documento arriva in un contesto di transizione normativa: le nuove regole europee sul coordinamento di bilancio richiederanno anche un adeguamento delle procedure italiane, attualmente in fase di revisione con il coinvolgimento del Parlamento.
Uno degli elementi più significativi emersi riguarda il rapporto deficit/PIL, rivisto al 3% per il 2025, in miglioramento rispetto al 3,3% stimato nei mesi scorsi.
Un dato che, secondo le valutazioni del Governo, potrebbe consentire al nostro Paese di uscire dalla procedura europea per disavanzo eccessivo già nel 2025, con un anno di anticipo rispetto alle previsioni.
Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha sottolineato che l’esecutivo intende proseguire su una linea di responsabilità, rispettando i vincoli europei senza rinunciare agli interventi necessari per stimolare l’economia e tutelare le fasce più deboli della popolazione.
Le nuove stime indicano una crescita del PIL più contenuta rispetto alle proiezioni precedenti.
Per il 2025 si prevede un incremento dello 0,5%, in leggero calo rispetto allo 0,6% stimato ad aprile.
Tuttavia, le previsioni restano positive nel medio periodo, con una crescita che dovrebbe attestarsi allo 0,7% nel 2026, per poi salire gradualmente negli anni successivi.
Una parte di queste risorse sarà destinata all’aumento delle spese per la difesa, in linea con gli impegni assunti a livello internazionale e con l’obiettivo di rafforzare il comparto strategico.
Il DPFP apre ufficialmente il cantiere della prossima manovra economica, delineando le aree su cui l’esecutivo intende concentrare le risorse e gli interventi nei prossimi mesi. Tra i temi centrali già emersi figurano quelli elencati nei paragrafi seguenti.
Tra le misure annunciate, un nuovo intervento sull’IRPEF con l’obiettivo di ridurre il peso fiscale sui redditi da lavoro, soprattutto nel ceto medio.
Prevista anche una possibile nuova rottamazione delle cartelle, in linea con quanto promesso negli scorsi mesi, anche se al momento mancano dettagli ufficiali sulla cosiddetta “pace fiscale”.
La sanità sarà uno degli ambiti su cui il Governo intende rafforzare l’investimento. L’obiettivo è quello di garantire la sostenibilità del sistema e migliorare l’accesso ai servizi, in risposta alle richieste delle Regioni e alla crescente pressione sulle strutture sanitarie.
In arrivo nuove misure per il sostegno alla natalità e per favorire la conciliazione tra vita familiare e lavoro.
Si parla di agevolazioni fiscali per i nuclei familiari, incentivi per l’acquisto o l’affitto della casa e detrazioni potenziate legate alla composizione familiare.
Previsti incentivi per stimolare gli investimenti, soprattutto nel campo dell’innovazione e della transizione digitale.
Le imprese dovrebbero beneficiare di nuovi strumenti per favorire la crescita e aumentare la competitività a livello nazionale ed europeo.
L’iter che porterà all’approvazione della Legge di Bilancio 2026 è già tracciato e scandito da passaggi obbligati.
Dopo l’approvazione del DPFP, il prossimo appuntamento sarà la presentazione del Documento Programmatico di Bilancio (DPB), atteso entro il 15 ottobre, che verrà trasmesso alla Commissione europea.
Successivamente, entro il 20 ottobre, il Governo presenterà ufficialmente il Disegno di Legge di Bilancio in Parlamento.
La Commissione europea esprimerà il suo giudizio sulla manovra entro la fine di novembre, mentre l’iter parlamentare dovrà concludersi entro il 31 dicembre, con l’approvazione definitiva della legge.
L’approvazione del DPFP segna l’avvio di una fase chiave per la politica economica italiana.
In un quadro complesso, caratterizzato da vincoli esterni stringenti e da margini di manovra limitati, il Governo si prepara a costruire una finanziaria che dovrà conciliare rigore nei conti pubblici e misure concrete per la crescita e la coesione sociale.
La vera sfida sarà trasformare le intenzioni programmatiche in interventi credibili, sostenibili e coerenti con gli obiettivi europei. Le prossime settimane saranno decisive per capire quale sarà la direzione reale della Manovra 2026.